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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2008
 
   
  FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE: FASCE DEBOLI, GIOVANI E ADULTI AL CENTRO DELLE ATTIVITA´ DI FORMAZIONE PREVISTE DALLA DIRETTIVA 2008-2009 CONTRO LA DISOCCUPAZIONE

 
   
   Torino 1 aprile 2008 - Migliorare e accrescere le opportunità di occupazione. E’questo il proposito che la Direttiva sulla formazione professionale approvata oggi, nel corso della seduta della Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Istruzione e Formazione professionale, intende raggiungere attraverso le azioni formative in programma per l’anno 2008-2009. La Direttiva disciplina infatti l´attuazione ed il finanziamento delle azioni oggetto di contributi comunitari, nazionali e regionali, per gli interventi a sostegno della formazione di disoccupati e occupati che si rivolgono al sistema di formazione professionale di propria iniziativa o su segnalazione dei Centri per l’impiego a seguito dei colloqui di orientamento o bilancio di competenze. Un impegno economico pari a 58,254 milioni di euro per le attività di Formazione Professionale e 424 mila € per le attività di sistema. Al fine di integrare le politiche formative con quelle del lavoro, snellire le procedure burocratiche e ridurre i costi di gestione, la Direttiva prevede la creazione di percorsi formativi post-qualifica, post-diploma e post-laurea progettati per competenze e validati dalle Province, uniformati da alcuni principi guida: · centralità della persona, pari opportunità ed equità, quale garanzia per tutti i cittadini di pari accesso alle occasioni formative; · integrazione della programmazione dell’offerta formativa con le politiche educative, lavorative, sociali, culturali, dell’innovazione e della ricerca; · continuità educativa, da assicurare anche attraverso lo sviluppo in verticale delle azioni formative (post qualifica, post diploma, ecc. ) e la promozione di efficaci interventi di sostegno nei passaggi tra i diversi percorsi. Nella progettazione degli interventi si attribuirà priorità a particolari fasce della popolazione: stranieri immigrati, un capitale umano essenziale in alcune aree di attività (agricoltura, costruzioni e servizi familiari); soggetti appartenenti ad aree di marginalità economica e di emarginazione culturale; giovani a rischio di emarginazione sociale, con particolare riferimento a quelli seguiti dai servizi sociali territoriali per problemi di tossicodipendenza, devianza giovanile, bullismo, e disabili sensoriali, psichiatrici e psichici seguiti dai servizi socio sanitari. Verranno inoltre finanziati interventi finalizzati a prevenire l’analfabetismo di ritorno, realizzati in integrazione con le istituzioni scolastiche, accessibili a tutti coloro che, a prescindere dalla condizione professionale e dall’età, siano interessati a migliorare il proprio livello di competenze al fine di rendere effettivo quel diritto alla cittadinanza attiva di cui ogni persona è titolare. Anche sul versante dell’istruzione degli Adulti, la Direttiva sottolinea la necessità di rivolgere l’attenzione verso una progettualità integrata tra scuola e formazione professionale che persegua l’obiettivo di innalzare i livelli di istruzione, creando le premesse per la connessione con la formazione superiore e sviluppando un’ offerta distribuita su tutto il territorio regionale. Nella direttiva è prevista anche la sperimentazione del “Repertorio dei percorsi formativi”. La sperimentazione che si propone di massimizzare l’utilizzo delle risorse nel complesso delle politiche del lavoro, della formazione e di quelle sociali, tramite un’ottimizzazione degli sforzi progettuali delle Agenzie formative, delle professionalità messe in campo per la valutazione dagli Enti titolari del procedimento e delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione destinate sia alla realizzazione dei progetti sia alle azioni di sistema. .  
   
 

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