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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2008
 
   
  GIOVANI : ACCORDO GOVERNO–REGIONE UMBRIA PREVISTI SEI MILIONI DI EURO PER L´UMBRIA

 
   
   Perugia, 1 aprile 2008 - “Concepire i giovani come una risorsa, sulla quale costruire una comunità più sicura, più giusta, capace e solidale”: è la filosofia ispiratrice del progetto “I giovani sono il presente” che, nei prossimi giorni, sarà oggetto di un Accordo di programma quadro tra Governo nazionale (Ministeri allo sviluppo economico e alle politiche giovanili) e Regione Umbria. Il progetto, messo a punto dall’assessorato alle politiche sociali e giovanili della Regione Umbria, prevede una serie di azioni per valorizzare e promuovere ruolo e diritti delle giovani generazioni, per agevolarne l’accesso al lavoro, alla cultura, alla casa, per favorirne la rappresentanza e la partecipazione alla vita pubblica. Alla realizzazione degli interventi sono destinati 5milioni 880mila euro derivanti per quasi la metà dal Fondo nazionale per le politiche giovanili e per la restante quota da altre fonti di finanziamento (comunitarie, regionali, dei Comuni e di altri soggetti, quali le Organizzazioni del Terzo settore, le scuole medie superiori, e l’Università). Le cinque azioni individuate nel progetto – si evidenzia nel documento di accompagnamento all’atto – si muovono lungo gli assi strategici indicati dal Forum regionale sul welfare in materia di politiche giovanili, riguardanti tempo libero e vita associativa, occupazione e lotta alla precarietà, abitazione e qualità dell’ambiente urbano, educazione e processi partecipativi, mobilità, prevenzione sociale, centri di informazione ed interventi di natura culturale e sportiva. Una “declinazione di priorità” che trova particolare spazio nella prima azione dell’Accordo rivolta ai Comuni umbri e finalizzata alla predisposizione di Piani Territoriali d’Ambito triennali, da presentare entro il prossimo 31 maggio, che dovranno caratterizzarsi soprattutto per lo sviluppo di misure già attivate nelle rete dei servizi territoriali e per lo scambio di “buone pratiche”. Le risorse previste, per questo asse, ammontano ad un milione 727mila euro. La seconda azione riguarda l’emanazione di un bando per progetti finalizzati alla valorizzazione, al supporto ed alla promozione delle politiche giovanili. L’intervento è rivolto ai Comuni e agli Ambiti (in forma associata), ma anche ai soggetti del Terzo settore, alle scuole medie superiori ed all’Università. Le risorse previste ammontano a quasi un milione 600mila euro. Il terzo intervento, per un importo di 417mila euro, è relativo ad azioni dirette della Regione Umbria in materia di ricerca, informazione e promozione, anche con l’obiettivo di favorire la partecipazione dei giovani alle scelte istituzionali. Il progetto consentirà, a partire dal 2008, la stesura di un Rapporto biennale sulla condizione giovanile in Umbria, interventi di supporto e assistenza tecnica alla rete dei servizi territoriali, alla realizzazione di seminari e convegni ed alla costituzione di una Consulta regionale dei Giovani. Le ultime due azioni dal titolo “Lavoro e quindi sono”, per un importo di 800mila euro, e “Una casa per i giovani”, per un importo di 1 milione 342mile euro, hanno rispettivamente l’obiettivo di favorire l’occupazione stabile di giovani svantaggiati e precari e di sostenere l’accesso ad una abitazione. A tal fine è previsto il supporto a programmi locali per prestiti a tassi ridotti per l’acquisto della prima casa e fondi di garanzia per gli affitti. “Con la sottoscrizione di questo Accordo di programma quadro – sottolinea il rappresentante dell’assessorato regionale alle Politiche sociali e giovanili – per la prima volta nella storia del regionalismo umbro si avvia un’organica e integrata politica per i giovani, all’interno di un percorso che porterà anche alla definizione di un disegno di legge quadro per le politiche giovanili”. “L’approccio politico-culturale che è stato adottato per la definizione dell’Accordo di programma quadro e che ispirerà la futura legge regionale – conclude il rappresentante dell’Assessorato – parte dal presupposto che i giovani e le giovani non sono solo il futuro della nostra società, ma anche soggetti portatori di bisogni e diritti nel presente, qui ed ora”. Secondo i dati della relazione di accompagnamento all’Accordo, in Umbria sono presenti 153. 178 giovani di età compresa tra i 14 e 30 anni, di cui circa 75mila femmine e 78. 244 maschi, un terzo dei quali residente negli ambiti dei capoluoghi di provincia (Perugia e Terni). Nella fascia di età tra i 20 e 24 anni prevale, naturalmente, la quota dei giovani che vive nel nucleo familiare come figlio (poco più dell’85,4%, con un’incidenza più alta tra i maschi rispetto alle femmine di quasi 8 punti percentuali). Si tratta di circa 39 mila giovani. Molto basse sono invece le percentuali relative ai 20-24enni che vivono in coppia (6,9%) e in famiglie senza nuclei (famiglie unipersonali, con atre famiglie/persone), per il 5,7%). Tra i 25-29enni, la quota di coloro che vivono in nucleo come figli si abbassa al 59%, mentre aumentano i giovani che vivono in coppia (28%) e in famiglie senza nuclei (9,3%). Infine, nella fascia 30-34 anni, la modalità prevalente è vivere in coppia (57%), mentre coloro che vivono ancora i famiglia come figli rappresentano il 27% e in famiglie senza nuclei il 10%. I Giovani che vivono da soli (come quelli che compongono famiglie unipersonali) sono il 3,4% tra i 20-24enni, il 6,3% tra i 25-30enni e il 7,6% tra i 30-34enni, con percentuali più alte tra i maschi rispetto alle femmine. Questi valori sono, più o meno, in linea con la media nazionale. Si tratta di circa 10 mila giovani. Relativamente alla presenza di servizi, progetti ed interventi a favore dei giovani, nei 92 comuni dell’Umbria sono presenti 56 centri di aggregazione giovanile, 12 interventi e servizi di supporto all’inserimento lavorativo, 34 interventi nel settore della promozione culturale e del sostegno alla creatività giovanile, 11 servizi di informagiovani e 19 interventi di prevenzione sociale e sanitaria, legati in particolare ad azioni di contrasto ai fenomeni di dipendenza. In misura ridotta esistono interventi legati al tema della partecipazione dei giovani e alla promozione della pratica sportiva, che in genere comunque è demandata direttamente agli enti di promozione. Poco sviluppati sono invece i progetti sui temi della mobilità giovanile e sugli scambi culturali. Esiste una differenziazione marcata tra aree urbane e rurali per la quale diventano necessari interventi di riequilibrio. .  
   
 

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