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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Aprile 2008
 
   
  DAVIDE TOLOMELLI: I MARCHESI BOTTA ADORNO TRA LOMBARDIA E PIEMONTE IL PALAZZO DI CITTÀ E LE RESIDENZE DI CAMPAGNA

 
   
  Pavia, 3 aprile 2008 – Il prossimo Mercoledì 9 Aprile alle ore 17. 30 si terrà nell´ Aula Golgi di Palazzo Botta (Sezione di Patologia Generale del Dipartimento di Medicina Sperimentale) Piazza Botta 10, Pavia la presentazione del volume di Davide Tolomelli I marchesi Botta Adorno tra Lombardia e Piemonte - Il palazzo di città e le residenze di campagna. La presentazione dell’opera è organizzata dalla Sezione Pavese di Italia Nostra, che ne ha curato la pubblicazione grazie anche a un contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, e dal Centro Interdipartimentale di Ricerche per la Conservazione dei Beni Culturali della Università di Pavia. Il volume ricostruisce le dinamiche di committenza architettonica e artistica della nobile famiglia Botta Adorno originatasi nel Xvii secolo dal matrimonio del marchese Luigi Botta con Maddalena Adorno ed estinta nell’ ultimo quarto del secolo Xix con la scomparsa di Clementina Botta Adorno. Il sistema residenziale messo a punto entro la fine del Xvii secolo aveva come fulcro il palazzo di città, ubicato a Pavia e considerato ancora in pieno Ottocento la residenza aristocratica più prestigiosa del capoluogo, tanto da essere destinato ad ospitare i personaggi importanti di passaggio, come Napoleone Bonaparte. Da oltre un secolo esso è sede di istituti e laboratori della Università. Si collegavano con il palazzo pavese quattro residenze extraurbane, concepite come luoghi di svago e villeggiatura, ma anche come centri di produzione agricola in fregio a estese proprietà terriere, due in Lombardia in provincia di Pavia, a Castelletto di Branduzzo e a Torre d’ Isola, e due in Piemonte a Borgo Adorno ed a Silvano d’ Orba in provincia di Alessandria. La ricerca eseguita su questo vero e proprio sistema residenziale ne traccia le vicende architettoniche in età barocca e ne illustra gli interventi decorativi, ripercorrendo la storia della famiglia a partire da un’ accurata indagine su numerosi dati d’ archivio inediti, letti nel contesto della più generale situazione politica italiana nell’ epoca dell’ Ancien Régime. L’ opera è il risultato conclusivo del lavoro svolto dall’ arch. Tolomelli nell’ ambito del corso di Dottorato in Storia e Critica dei Beni Architettonici e Ambientali del Politecnico di Torino e può rivelarsi di notevole interesse non soltanto per diffondere e approfondire la conoscenza di edifici di rilevante valore artistico tuttora esistenti e poco noti, ma anche perché suggerisce di ricollegare la città di Pavia al suo territorio storico e in generale a un quadro più ampio che travalica lo stesso contesto lombardo – piemontese in cui le residenze sono sorte. Il prof. Paolo Mazzarello, docente di Storia della Medicina, a titolo di introduzione accennerà alle vicende ottocentesche di Palazzo Botta, con particolare riferimento al periodo in cui vi fu attivo Camillo Golgi, premio Nobel per la Medicina nel 1906. La professoressa Luisa Giordano, ordinario di Storia dell’Arte Moderna, presenterà il volume entrando nel merito delle questioni storico-artistiche in esso affrontate, relative al periodo barocco e tardo-barocco tra Lombardia e Piemonte. .  
   
 

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