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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Aprile 2008
 
   
  MILANO KIT ANTIDROGA. LANDI: “HO ASCOLTATO PROTESTE RAGAZZI, MA RIBADISCO CHE DROGHE SONO TUTTE PERICOLOSE”

 
   
  Milano, 7 aprile 2008 - “Gli studenti che hanno protestato con foga davanti alla sede dell’Assessorato, hanno ripetuto più volte che non è vero che tutte le droghe fanno male. Ecco, è su questo che dobbiamo intervenire con forza. Non possiamo far passare un concetto di questo tipo ai nostri figli”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna che nella mattinata ha incontrato un gruppo di giovani che protestava contro il kit antidroga. “Uno dei pericoli principali delle droghe è che possono essere piacevoli e il piacere è derivato da un’alterazione dello stato mentale. Questa alterazione, inizialmente gradevole, sbilancia psiche e corpo con effetti e danni diversi per ciascuna droga. Alcune possono essere dannose in acuto e nell’immediato, mi riferisco ai danni gravi, sino alla morte, provocati dall’assunzione di droghe come quelle sintetiche e la cocaina. I danni si possono sviluppare nell’uso continuato nel tempo, in modo cronico: questo è il caso delle sostanze stupefacenti a cui di solito ci riferiamo definendole ‘leggere’. Possiamo dire con sicurezza che tutte le droghe sono pericolose, perchè inquinano il nostro cervello e il nostro corpo. Sottolineo, inoltre, l’assurdità di una società, costituita soprattutto da giovani, che si batte contro gli inquinanti e poi accetta che sia inquinato il funzionamento della propria mente e del proprio corpo, gli unici tramiti che consentono di interagire con il mondo che si vorrebbe più pulito”. “Vorrei che i ragazzi riflettessero sul concetto di pericolo - ha aggiunto Landi di Chiavenna - quando si utilizzano droghe in momenti di interazione con gli altri, come chi assume sostanze al lavoro – cosa che accade sempre più spesso –, queste persone divengono estremamente pericolose non solo per se stesse, ma per tutti coloro che con loro hanno a che fare: pensiamo a chi guida, a chi bada ai nostri figli, a chi gestisce questioni finanziarie. I dati che stima l’Istituto Mario Negri di Milano sono allarmanti. Quotidianamente in città si consumano 34. 400 dosi di cannabis, 10. 555 di cocaina, 2. 800 di eroina, 411 di amfetamine. Il 4% degli abitanti tra i 15 e i 34 anni consumerebbe abitualmente cocaina”. “I ragazzi dei collettivi studenteschi – prosegue l’assessore - mi hanno chiesto spiegazioni anche sui costi. A loro ho spiegato che 680. 000 euro è l’investimento dell’Assessorato alle Politiche sociali per finanziare una serie di progetti in ambito culturale, musicale ed artistico che trasmetteranno messaggi educativi. Vogliamo infatti che ci sia un approccio globale e integrato verso il fenomeno dell’uso e abuso delle sostanze stupefacenti. L’assessorato alla Salute - spiega Landi - rientra nel Piano Antidroga del Comune di Milano con due progetti: ‘No alla droga – parliamone in famiglia’, meglio conosciuto come il kit antidroga gratuito e il relativo opuscolo informativo, la cui distribuzione è iniziata in Zona 6 l’anno scorso e oggi allargata a tutta la città con il coinvolgimento di 387 farmacie private e comunali, che è costato 16. 000 euro per i test rilevatori di sostanze stupefacenti. Il secondo progetto riguarda la promozione di stili di vita sani e comportamenti corretti nelle scuole secondarie di primo grado di Milano. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e la Asl di Milano, è triennale e coinvolge studenti, genitori, personale docente e non docente. Il costo per il Comune è di 3. 500 euro per ogni scuola. Al momento gli istituti che hanno aderito sono una ventina. Con questo progetto abbiamo ben chiari alcuni obiettivi: ridurre la domanda di droghe, accrescere il livello di ‘resistenza sociale’ alle sostanze stupefacenti e alla cultura della normalizzazione dell’uso di droghe nella popolazione, rendere coscienti i giovani e i loro educatori della presenza di un mercato che tende sempre più a considerare le droghe come beni di consumo per il divertimento e per stare bene e inoltre vogliamo rinforzare le funzioni educative dell’istituzione scolastica e della famiglia”. “Ho preso contatti con alcuni degli studenti che hanno manifestato oggi in largo Treves – ha concluso l’assessore alla Salute - per creare l’occasione di un incontro nelle loro scuole e mi impegnerò con i presidi degli istituti perché questo possa diventare realtà al più presto. Siamo già al lavoro da tempo per organizzare corsi di educazione sessuale nelle scuole, mirati all’informazione dei ragazzi sulle malattie sessualmente trasmesse e sulla contraccezione per una sessualità sana. Il mio impegno su questi temi è forte e determinato”. .  
   
 

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