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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Aprile 2008
 
   
  L´UE SOLLECITA UN INTERVENTO TEMPESTIVO PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI LAVORATIVE DI 1 MILIONE DI LAVORATORI DISTACCATI

 
   
  Bruxelles, 7 aprile 2008 - La Commissione europea ha invitato il 3 aprile i governi nazionali ad intraprendere, con carattere d´urgenza, un´azione per migliorare la situazione dei lavoratori distaccati – inviati temporaneamente dai loro datori di lavoro in un altro Stato membro – mediante una migliore cooperazione tra le amministrazioni nazionali. La raccomandazione delinea una serie di azioni concrete per ovviare alle carenze riscontrabili nel modo in cui la legislazione in vigore viene attuata, applicata e fatta rispettare. Essa sollecita in particolare uno scambio più efficace di informazioni, un migliore accesso alle informazioni e lo scambio di buone pratiche. L´iniziativa fa seguito alla comunicazione della Commissione, del giugno 2007, sul distacco dei lavoratori. Vladimír Špidla, commissario europeo responsabile per l´Occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità, ha affermato: "Il milione circa di lavoratori distaccati attivi nell´Ue svolge un ruolo vitale per ovviare alle carenze di manodopera sul mercato del lavoro europeo. La direttiva sul distacco dei lavoratori vuole andare a vantaggio sia dei fornitori di servizi sia dei lavoratori, ma gli Stati membri devono migliorare la cooperazione se si vogliono tutelare in modo efficace le condizioni di lavoro ed evitare una corsa alle retribuzioni più basse su tutto il territorio dell´Ue. " La comunicazione della Commissione, del giugno 2007, sul "Distacco di lavoratori nell´ambito della prestazione di servizi – massimizzare i vantaggi e le potenzialità garantendo la tutela dei lavoratori" (Ip/07/817) ha identificato una serie di carenze nell´attuazione, nell´applicazione e nel rispetto transfrontaliero della direttiva sul distacco dei lavoratori. L´ampio monitoraggio condotto dalla Commissione ha rilevato che diversi Stati membri si basano soltanto sulle loro misure e sui loro strumenti nazionali per controllare i fornitori di servizi, in un modo che spesso non appare conforme alla direttiva. Tra i problemi di fondo esso ha posto in luce l´assenza virtuale di una cooperazione amministrativa, un accesso insoddisfacente alle informazioni e difficoltà nel far rispettare la normativa a livello transfrontaliero. La raccomandazione di oggi è finalizzata a: una migliore cooperazione amministrativa tra gli Stati membri, in particolare tramite un sistema efficace di scambio di informazioni come, ad esempio, il sistema di informazione del mercato interno (Imi) e lo sviluppo di un´applicazione specifica volta a sostenere l´attuazione pratica della direttiva; un miglior accesso alle informazioni sia per i fornitori di servizi che per i lavoratori distaccati; lo scambio di buone pratiche tra gli Stati membri per il tramite di un comitato di alto livello. La carente esecuzione della legislazione vigente ne pregiudica l´efficacia e mette a rischio la tutela dei diritti dei lavoratori distaccati. È quindi essenziale una stretta collaborazione tra gli Stati membri come anche tra la Commissione e gli Stati membri senza dimenticare il ruolo importante degli ispettorati del lavoro e delle parti sociali. Anche i lavoratori e i datori di lavoro hanno bisogno di informazioni facilmente accessibili, accurate e aggiornate quanto ai termini e alle condizioni occupazionali che si applicano ai lavoratori distaccati nello Stato membri ospitante. Lo scambio di buone pratiche e di informazioni può aiutare gli Stati membri ad affrontare tali problematiche. Cos´è il distacco? Diciamo che il lavoratore è un "lavoratore distaccato" quando è occupato in uno Stato membro dell´Ue ma è inviato dal proprio datore di lavoro, su base temporanea, in un altro Stato membro per svolgere il suo lavoro. Ad esempio, un fornitore di servizi può vincere un contratto in un altro paese e inviarvi i propri dipendenti per l´esecuzione del contratto. Questa fornitura transnazionale di servizi, nell´ambito della quale i lavoratori sono mandati a lavorare in uno Stato membri diverso da quello in cui lavorano di solito, dà origine a una distinta categoria di lavoratori, quella dei "lavoratori distaccati". Link per accedere alla raccomandazione: http://ec. Europa. Eu/employment_social/news/2008/apr/postingworkers_en. Pdf .  
   
 

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