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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Aprile 2008
 
   
  IL COMMISSARIO PER I DIRITTI UMANI DEL CONSIGLIO D’EUROPA, THOMAS HAMMARBERG, E L’UNIONE EUROPEA LANCIANO UN PROGRAMMA DI FORMAZIONE PER LE STRUTTURE NAZIONALI PER I DIRITTI UMANI

 
   
  Strasburgo, 9 aprile 2008 – La tutela dei diritti umani potrebbe essere assicurata, in molti casi, in maniera più efficace a livello nazionale dal momento che per gli organi internazionali di controllo diventa sempre più difficile agire tempestivamente. Un miglioramento potrebbe essere apportato da azioni nazionali più efficaci e da una migliore interazione tra i meccanismi internazionali e nazionali. Al fine di promuovere tale processo, il commissario per i diritti umani, Thomas Hammarberg, e l’Unione europea (Ue) hanno lanciato, il 3 aprile, un programma della durata di due anni il cui scopo è realizzare una rete attiva di istituzioni indipendenti non giudiziarie presso gli stati membri del Consiglio d’Europa, con particolare attenzione ai paesi non membri dell’Ue. Tale programma congiunto, il “Peer-to-peer Project” (progetto da pari a pari), mira a consolidare le strutture nazionali per i diritti umani (mediatori ed istituzioni nazionali), prevenire e trovare delle soluzioni più efficaci alle violazioni dei diritti umani. Attraverso una serie di programmi formativi, attività comuni di analisi e scambio di buone prassi, i membri specializzati delle strutture nazionali consolideranno le loro competenze in materia di diritti umani e le possibilità di cooperazione con i meccanismi internazionali. “Oltre all’azione dei tribunali, le strutture nazionali non giudiziarie figurano fra le strutture più importanti per la tutela e la promozione dei diritti umani e dello stato di diritto. La loro efficacia è di estrema importanza per l’applicazione delle norme in materia dei diritti umani”, ha affermato il commissario Hammarberg. “Tali istituzioni possono trarre un vantaggio considerevole dagli scambi con i loro colleghi di altri paesi e dalla condivisione di informazioni sui metodi migliori per attuare le norme internazionali di tutela dei diritti umani”. Il programma prevede inoltre la possibilità di fornire un’assistenza tecnica in merito all’istituzione, in un paese, di nuove strutture per i diritti umani indipendenti ed efficaci. “L’applicazione dei diritti umani è una questione di volontà politica”, sottolinea il Commissario. “Non è sufficiente approvare le norme europee ed internazionali: è anche necessario fare in modo che queste divengano una realtà ad ogni livello. Le autorità sono invitate a promuovere e a proteggere l’esistenza di meccanismi non-giudiziari che assicurino un controllo indipendente”. Il Commissario può contare su una tradizione di lunga durata in merito alla cooperazione e alla condivisione di informazioni con i suoi partner nazionali. Il “Peer-to Peer Project” è stato concepito per rispondere al meglio alle priorità indentificate congiuntamente dalle strutture nazionali e dal Commissario. Il progetto (900. 000 euro) è finanziato in parti uguali dal Consiglio d’Europa e dalla Ue. .  
   
 

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