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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Aprile 2008
 
   
  BASILICATA: DIRETTIVA SU ASSISTENZA SANITARIA AI CITTADINI NEOCOMUNITARI

 
   
  Potenza, 7 aprile 2008 - Una recente Direttiva regionale stabilisce le modalità di assistenza sanitaria ai cittadini neocomunitari bulgari e rumeni non ascrivibili al Sistema Sanitario Nazionale. Lo rende noto il Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità della Regione Basilicata guidato dall’assessore Antonio Potenza. Fatte salve nuove indicazioni da parte del Ministero della Salute, per l’anno 2008 – spiega la Direttiva - si forniscono a tutte le strutture sanitarie le seguenti indicazioni: - i cittadini rumeni e bulgari non devono essere ulteriormente considerati Stp: nelle ipotesi in cui, ai sensi del Decreto Legislativo n. 30 del 6/2/2007 siano in possesso di un idoneo titolo giuridico per cui è possibile procedere all’iscrizione obbligatoria/volontaria al Ssn, oppure siano in possesso di un attestato di diritto di mobilità internazionale, si dovrà dare applicazione alla normativa comunitaria secondo le indicazioni già fornite dal Ministero della Salute con nota prot. N. Dgrueri/ii/12712/i. 3. B del 3/8/2007; - nel caso in cui i cittadini rumeni/bulgari si trovino nella condizione di non poter richiedere l’iscrizione al Ssn, o non siano in possesso di un attestato di diritto di mobilità internazionale, ma necessitino di una prestazione urgente e indifferibile questa dovrà essere erogata dai servizi sanitari preposti, ricorrendo a un sistema di rendicontazione separata. Per l’erogazione di tali prestazioni è necessario richiedere ai cittadini comunitari rumeni e bulgari: 1. L’esibizione del passaporto o titolo equipollente; 2. Dichiarazione sostitutiva di certificazione (ai sensi dell’art. 46 D. P. R. N. 445/2000) di domicilio nell’ambito del territorio lucano. Qualora i cittadini rumeni/bulgari accedano ai servizi sanitari presentando una domanda di intervento connotata da indifferibilità ed urgenza come precedentemente indicato, a partire dal 1° gennaio 2008 dovrà essere attribuito un nuovo codice di identificazione denominato “Eni”: tale codice sostituisce il codice Stp eventualmente già assegnato nel corso dell’anno 2007, e dovrà essere utilizzato ai fini della rendicontazione separata. In attesa di chiarimenti da parte del Ministero della Salute in merito all’applicazione della circolare del 3/8/2007, - aggiunge la Direttiva del Dipartimento Salute della Regione - le prestazioni relative alla legge 194/1978 (“Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”) saranno garantite alle cittadine neocomunitarie rumene e bulgare, domiciliate in Basilicata, previo rilascio del suddetto codice Eni .  
   
 

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