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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Aprile 2008
 
   
  VITTIME DELLA STRADA: PARTIRA’ DA PERUGIA LA CAMPAGNA “ACCENDIMI DI SPERANZA”

 
   
  Perugia, 8 aprile 2008 – “Per far diminuire il numero di incidenti stradali è indispensabile diffondere tra i cittadini la cultura della prevenzione ricordando che la fretta e la disattenzione possono provocare danni, a volte, irreparabili”. C’è tutta la passione e il dolore di un padre che ha perso il proprio figlio in un “banale” incidente stradale nelle parole di Franco Ciacci, testimonial dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus e ideatore del progetto “Accendimi di speranza” che prevede la realizzazione di una campagna nazionale con l’obiettivo di far diminuire il numero degli incidenti stradali e le stragi del sabato sera. L’iniziativa, presentata il 4 aprile a Perugia da Franco Ciacci, dal vicedirettore del Corriere dell’Umbria, Riccardo Regi, da Mary Mancinelli, e Alviero Bigi che sostengono l’iniziativa, vuole essere un “viaggio di riflessione e sensibilizzazione” che, partendo da Perugia l’11 aprile, attraverserà tutte le regioni italiane coinvolgendo aziende impegnate con la loro opera, in investimenti, studi, ricerche sulla sicurezza e sulle nuove tecnologie e che lavorano per agevolare l’introduzione di pratiche per migliorare la sicurezza. “Ogni anno in Italia muoiono 7 mila persone sulle strade, altre 20 mila riportano danni permanenti, 300 mila sono i feriti – ha detto Ciacci – Se riuscissimo ad abbassare questi numeri il risultato sarebbe grande. Penso a quanti come me hanno provato questo dolore e, proprio per questa ragione, ho deciso di fare qualcosa per questo problema”. Venerdì prossimo, a partire dalle ore 19, in un locale di Perugia, è in programma una pièce teatrale e una cena di solidarietà per lanciare la campagna nella quale è previsto anche un concorso per artisti che dovranno realizzare delle candele scultura. Franco Ciacci in occasione del lancio dell’iniziativa si trasformerà in scultura vivente: “In pratica mi cospargerò di cera e diventerò una candela che, accesa, sarà inghiottita dal pavimento. Il tutto simboleggia la vita umana ingoiata dall’asfalto”. .  
   
 

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