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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Aprile 2008
 
   
  PORTO DI NAPOLI CONTINUA, NEL 2006, LA CRESCITA DI OCCUPAZIONE E FATTURATO

 
   
  Napoli, 8 aprile 2008 - Costante crescita dell’occupazione e del fatturato nel porto di Napoli: aumentano nel 2006 le unità lavorative del 2,1% sul 2005 (+ 32% rispetto al 2001) ed il fatturato aggregato di circa il 3,4% sul 2005 (+69% rispetto al 2001) Lo rilevano i dati che emergono dal monitoraggio svolto annualmente dall’Autorità Portuale sul sistema imprenditoriale dello scalo partenopeo. L’occupazione complessiva nel 2006 ha raggiunto le 4. 866 unità, mentre il fatturato aggregato ha superato i 677 milioni di euro. Questo andamento positivo rispecchia quello del traffico portuale che, nelle varie tipologie, ha fatto registrare nello stesso anno percentuali in costante ascesa. L’importanza del fattore umano emerge dai dati come elemento determinante per il raggiungimento di tali risultati. L’indagine rileva innanzi tutto che l’occupazione generata dalle imprese portuali prese in esame si caratterizza per una prevalenza della fascia d’età compresa tra i 18 ed i 40 anni, pari al 55%; la fascia tra i 41 ed i 50 anni ha un’incidenza del 27%. La composizione degli addetti nei diversi settori di attività (turistico, cantieristico e commerciale) per fascia d’età si presenta, seppure con percentuali lievemente differenti, distribuita principalmente nelle fasce d’età indicate, mentre gli addetti tra i 51 e i 60 anni risultano pari all’incirca al 15% e quelli oltre i 60 anni superano di poco il 3%. Dall’indagine sulla ripartizione per sesso, si rileva che perdura una fortissima incidenza dell’occupazione maschile in tutti i settori di attività. Infatti, il tasso di occupazione femminile , seppure in percentuali diverse nei tre settori, non supera il 9%. Solo nel turistico l’occupazione femminile è al 12%. Sotto il profilo contrattuale la grande maggioranza dei lavoratori (70%) ha un contratto a tempo indeterminato. Il 27% lo ha a tempo determinato. Infine, assolutamente marginali sono le altre tipologie: il 2% part-time e l’1% apprendistato, a progetto, ecc. ). Osservando i singoli settori di attività emerge una diversa distribuzione in percentuale dell’inquadramento contrattuale. In particolare, mentre nel settore commerciale ed in quello cantieristico la percentuale di lavoratori a tempo indeterminato raggiunge rispettivamente l’89% e l’80%; nel settore turistico, a fronte dell’incidenza della stagionalità delle attività (stabilimenti balneari, ormeggiatori, compagnie di navigazione e pubblici esercizi), questa tipologia contrattuale raggiunge appena il 32%, mentre il 64% è rappresentato dal contratto a tempo determinato. C’è, infine, da osservare, per quanto riguarda l’individuazione del Ccnl di riferimento applicato dalle imprese del Porto di Napoli, una corrispondenza delle attività lavorative con il contratto collettivo di riferimento. In particolare, si rileva che il 38% delle imprese applica il Ccnl metalmeccanici, il 27% il Ccnl dei lavoratori portuali, il 16% il Ccnl del commercio mentre il 19% è rappresentato da vari contratti collettivi (edili, armamento, agenti marittimi, ecc. ). Per consultare il testo integrale del monitoraggio sulle attività imprenditoriali del porto di Napoli 2001 – 2006 collegarsi alla pagina studi: http://www. Porto. Napoli. It/it/autoritaportuale/studi. Php .  
   
 

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