Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 15 Aprile 2008
 
   
  MEETING NAZIONALE DEI GIOVANI IMPRENDITORI CNA IMPRESE GRANDI O GRANDI IMPRESE?

 
   
  Solbiate Olona, 15 aprile 2008 - Nel tessuto produttivo lombardo il 97% delle imprese ha meno di 20 addetti con una media di 5. 5 addetti; il 72% di queste ha massimo due addetti. Da una ricerca svolta su un campione di 1700 imprese che hanno cessato l’attività, risulta che il 41% di queste ha chiuso per mancanza di successori. Il 90% di questo dato indicatore è rappresentato da microimprese, moltissime comprese nella fascia da 1 a 5 dipendenti. Il dato relativo alla nati-mortalità delle imprese italiane chiude con un segno positivo costante (0,67% Ii° trim 2006, 0,66% Ii° trim. 2007) ma, ad esempio in Lombardia, il ricambio totale delle imprese avviene in meno di sette anni: cresce il numero delle imprese ma cresce anche la loro fragilità creando prospettive economiche preoccupanti e un serio indebolimento del tessuto produttivo territoriale. Continuità competitiva - Nelle piccole imprese avere o non avere eredi è una prima importante selezione. Un’impresa che arriva alla fine del suo ciclo senza avere programmato per tempo la trasmissione e senza aver apportato miglioramenti e investito in innovazione, perde valore e quindi la possibilità di essere trasmessa. Sono le imprese che innovano sia in tecnologie che in organizzazione quelle più longeve. La continuità si ha infatti nella competitività: o l’impresa è competitiva o la vendita è molto difficile. Questo punto apre il tema dell’importanza della sensibilizzazione e del sostegno alla competitività dell’impresa a rischio di continuità. Le azioni strategiche - Cosa fare allora per dare continuità a questa tipologia di impresa? Le politiche territoriali - L’impresa sopravvive se il territorio è competitivo; un ambiente favorevole sotto l’aspetto innovativo, finanziario e formativo è fondamentale per la sopravvivenza delle imprese. L’approccio sistemico - Bisogna affrontare il problema in modo sistemico: nessuno va molto avanti da solo. Una rete di soggetti pubblici e privati che insieme attui politiche di supporto è essenziale se si vuole pensare a garantire carattere strutturale all’intervento. La continuità e l’integrazione degli interventi di supporto - Interventi a spot non sono sufficienti a risolvere il problema, serve continuità. E’ necessario mettere a sistema i soggetti e le iniziative creando appunto una politica integrata di intervento. Una normativa regionale - Una legge ad hoc al livello regionale sul tema della continuità di impresa potrebbe sostenere l’obiettivo di “infrastrutturare” le tante iniziative e le risorse disponibili. Quando un’impresa è grande? E’ la dimensione a far grande l’impresa o sono le connessioni che le imprese di qualsiasi dimensione stabiliscono con altre imprese, con clienti e fornitori? Prese da sole le piccole imprese spesso si dimostrano fragili di fronte ai processi di globalizzazione. Ma posizionate all’interno della filiera con la consapevolezza del proprio ruolo, in relazione con i soggetti istituzionali, in costante connessione con il territorio, riportato a un ruolo centrale dentro i processi di competitività, capaci di valorizzare il crescente contributo tecnologico: tutto questo fa grande anche una piccola impresa. Le imprese “molla”, per usare una metafora cara al sociologo Aldo Bonomi, sono quelle che stanno attaccate al territorio ma sono proiettate nel mondo e si contrappongono a quelle “trivella” che invece si limitano a scavare esclusivamente sul proprio territorio. Ecco, per essere “molla”, le imprese devono trovarsi su determinate traiettorie all’interno di reti e altre forme di aggregazione. .  
   
 

<<BACK