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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Aprile 2008
 
   
  UN DISEGNO DI LEGGE PER GARANTIRE PIU´ SICUREZZA AI MOTOCICLISTI

 
   
  Como, 15 marzo 2008 - Il Presidente della Provincia di Como propone di incentivare l´uso di un abbigliamento tecnico protettivo per limitare - soprattutto fra i giovani - i danni derivanti dagli incidenti stradali su due ruote. Necessario intervenire anche sui guard-rail. Sulle strade italiane - secondo gli ultimi dati Istat - si registrano oltre 5 mila morti e più di 300 mila feriti l´anno, vale a dire 15 morti e più di 800 feriti al giorno. E anche se sull’asfalto avvengono meno dell´1,5% dei decessi che si verificano annualmente in Italia, tra i 15 e i 24 anni questa proporzione sale oltre il 40%, costituendo in assoluto la prima causa di morte in questa fascia d´età. Tanto più che ai decessi, poi, si deve aggiungere il dramma di centinaia di ragazzi che - a seguito di un incidente stradale - restano invalidi, generando così gravi sofferenze a se stessi e alle loro famiglie. “Le cause di questi incidenti - afferma Leonardo Carioni, presidente della Provincia di Como - sono spesso l’imprudenza e l’eccessiva velocità, ma anche una rete stradale non sempre adeguata ed efficiente; sotto quest’ultimo aspetto la Provincia di Como ha fatto e sta facendo tutto quanto è possibile sulle strade di sua competenza, con investimenti cospicui e razionali, con una sorveglianza discreta ma puntuale, con campagne educative mirate che parlino il linguaggio dei giovani. Tutto questo, però, non basta ancora secondo me, anche di fronte ai drammatici dati divulgati recentemente dalla Polizia stradale e relativi al nostro territorio (4mila incidenti, 3mila feriti e circa 40 morti ogni anni sulle strade del comasco). Siccome molti di questi incidenti riguardano giovani motociclisti, da appassionato delle due ruote mi sono chiesto come fosse possibile intervenire con maggiore decisione di fronte a quella che è una vera e propria emergenza per migliaia di famiglie. Da qui - rivela Carioni - è nata l’idea di proporre un vero e proprio “disegno di legge” da affidare ai parlamentari della Provincia di Como per tutelare i motociclisti attraverso l’uso, regolamentato, delle protezioni necessarie al fine di preservare l’incolumità in caso di cadute o impatti violenti. Del resto grazie all’obbligo del casco si è potuta verificare una rilevante diminuzione di decessi e menomazioni gravi; sono convinto che con l’uso di paraspalle, paraschiena e delle altre protezioni già disponibili in commercio potremmo dare un ulteriore e significativo taglio a statistiche che assomigliano più a un bollettino di guerra che alla cronaca quotidiana di un Paese civile. Naturalmente credo che per favorire una politica di questo tipo sia necessario mettere in campo risorse significative, sia da un punto di vista educativo, sia sotto forma di “incentivi economici” all’acquisto delle protezioni. L’obiettivo del disegno di legge - conclude il presidente Carioni - è, dunque, quello di garantire ai motociclisti uno standard di sicurezza decisamente più elevato di quello attuale. Credo che questa mia proposta possa ottenere un vasto favore, tanto più che potrà contare sull’appoggio dell’Aci nella persona del suo presidente, l’amico Enrico Gelpi, al quale ho già accennato questa idea trovandolo estremamente disponibile a condividerla. Mi aspetto eguale appoggio anche da altre componenti importanti della società. Io sono pronto, comunque, a combattere questa battaglia in prima persona”. Un secondo aspetto da non trascurare sul quale occorre impegnarsi, secondo Carioni, riguarda la cosiddetta “sicurezza passiva”, ossia quelle infrastrutture stradali che dovrebbero garantire maggiore sicurezza in caso di caduta e impatto violento. Purtroppo spesso non è così poiché le strade sono concepite per salvaguardare l’incolumità degli automobilisti mentre poco o nulla si fa per i motociclisti. Esempio concreto di quanto detto sono i guardrail che, per la loro conformazione, finiscono per diventare vere e proprie trappole mortali. In alcuni Paesi europei (la Francia ad esempio) si sta già intervenendo posizionando delle apposite barriere di materiale gommoso o spugnoso (comunque riciclabile e di basso costo) da posizionare davanti ai guardrail, così da assorbire l’eventuale urto e creare una barriera uniforme contro la quale rimbalzare senza finirvi incastrati. .  
   
 

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