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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Aprile 2008
 
   
  LOTTA ALLE ECOMAFIE: PIÙ CONTROLLI PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI

 
   
  Venezia, 7 aprile 2008 - Si fanno più stringenti le tutele finanziarie della Provincia all’atto della concessione autorizzativa allo stoccaggio, allo smaltimento e al recupero dei rifiuti. La Giunta Provinciale ha infatti approvato la proposta dell’Assessore alle Politiche Ambientali con la quale si aggiornano le norme che attuano le disposizioni vigenti (dlgs 152/2006, lr 3/2000 e Dgr 2528/1999) per l’esercizio degli impianti relativi alle attività di stoccaggio, smaltimento e recupero dei rifiuti, quindi per le discariche o le aziende per il trattamento di rifiuti, anche pericolosi. Le disposizioni regionali prescrivono che all’atto della richiesta di autorizzazione, e comunque prima dell’avvio delle attività, le imprese autorizzate presentino specifiche garanzie finanziarie. In particolare la normativa prevede fideiussioni a favore della Provincia a garanzia della copertura dei costi di sorveglianza e monitoraggio dell’area, oltre che di bonifica dell’area stessa e delle relative installazioni in caso di accertato inquinamento. L’obiettivo è infatti quello di permettere la riscossione certa ed immediata delle somme necessarie a provvedere, da parte della pubblica amministrazione qualora non lo faccia l’impresa, allo smaltimento dei rifiuti che erano stati stoccati, al ripristino anche ambientale e all’eventuale sistemazione dell’area, al completamento delle attività di ricomposizione finale dell’impianto ed alla corretta gestione delle operazioni di post-chiusura. “La maggiore severità che intendiamo porre in atto – ha spiegato l’Assessore Provinciale alle Politiche Ambientali – è improntata ad un atteggiamento di massima precauzione e garanzia dell’ambiente e della società civile. Sappiamo purtroppo che attorno all’ “affare rifiuti” ruotano interessi economici illeciti di grandissima rilevanza, mentre noi vogliamo garantire chi opera correttamente, nel pieno rispetto della legge e a tutela dell’ambiente. La lotta alle ecomafie passa allora attraverso rapporti di sempre maggiore chiarezza e controlli a tappeto continui. “Ma la tutela dei cittadini viene anche dalla certezza che ci siano le risorse economiche per intervenire in caso di inquinamento. Non sarebbe giusto che a tali spese si provvedesse con il denaro pubblico: chi inquina, paghi. E proprio sulla base di questo sacrosanto principio abbiamo voluto rendere disponibili i soldi delle fidejussioni per un paio d’anni oltre l’eventuale scomparsa della impresa autorizzata, così che la fuga di chi ha inquinato non costringa a pagare con i soldi dei contribuenti. Cosa per altro già successa in diverse occasioni anche nella nostra provincia”. La delibera approvata dalla Giunta provinciale applica la rivalutazione Istat delle quote fidejussorie, sempre sulla base dei quantitativi di rifiuti previsti dall’autorizzazione e prevede la possibilità di ulteriori integrazioni di polizza, eventualmente ritenute necessarie, per la copertura dei costi di dismissione degli impianti ed il ripristino dell’ambiente. Alle imprese è stato fornito un modello di polizza chiaro e aggiornato, anche sulle base delle osservazioni presentate dall´Associazione delle imprese assicuratrici. .  
   
 

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