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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Aprile 2008
 
   
  “CODICE A SBARRE” 2008: L’ARTE DEI GIOVANI CONTRO LA CRIMINALITÀ CA’ DEI CARRARESI - DAL 5 APRILE 2008 CONCORSO PITTORICO-FOTOGRAFICO

 
   
  Treviso, 7 aprile 2008 - Presentata il 31 marzo in Provincia l’iniziativa “Codici a Sbarre 2008”, alla presenza del presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, dell’assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Treviso, dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Treviso, del Prefetto di Treviso, Vittorio Capocelli, del presidente dell’associazione Emergenze Oggi, Massimo Zanta, e del presidente dell’associazione Itaca, Giorgio De Faveri. “Al giorno d’oggi i nostri ragazzi ricevono numerosi stimoli dall’esterno, anche mediatici, che non sempre sono positivi. E’ per questo che dobbiamo imparare a conoscerli, a comprendere il loro mondo – ha dichiarato il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro – Le istituzioni devono lavorare assieme alle famiglie per accompagnare questi ragazzi alla soglia adulta. Quando si può, facendo loro comprendere come certi comportamenti o situazioni possono portarli alla soglia di ‘situazioni’ pericolose. Noi istituzioni lo sappiamo bene, non a caso sono stati organizzati diversi incontri in Prefettura per parlare a approfondire la problematiche del fenomeno del Bullismo. E il ruolo della famiglia resta comunque imprescindibile e fondamentale ed è epr questo che la Provincia da sempre ha sostiene con progetti e azioni mirate la Famiglia”. “Codice a Sbarre è un’iniziativa importante che abbiamo voluto sostenere – ha dichiarato l’assessore provinciale alle Politiche Sociali – le istituzioni devono pensare anche ai ragazzi che sono tutt’ora in carcere, fornendo loro la possibilità di costruirsi un futuro. Allo stesso tempo, è importante informare i giovani sui comportamenti a rischio”. “Ringrazio gli organizzatori di questo progetto – ha dichiarato il Prefetto Vittorio Capocelli – E anche la Provincia che è sempre vicina nelle iniziative che veicolano la sicurezza, la legalità. La Prefettura è vicina a Codice a Sbarre”. “Un ringraziamento al mondo del volontariato che porta ad un arricchimento interiore” ha aggiunto l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Treviso. De Faveri e Zanta, presidenti delle due associazioni che collaborano nell’organizzazione di Codice a Sbarre, hanno poi illustrato le finalità del progetto, che ha visto il coinvolgimento dei ragazzi della prima superiore nella realizzazione di opere d’arte o fotografia a tema criminalità giovanile sui cartoni della pizza. Il Progetto Filosofia Del Progetto - Codice a Sbarre 2008 nasce con l’intento di raggiungere attraverso l’arte due grandi obiettivi: 1. Riabilitativo per i giovani detenuti degli Istituti di Pena di Treviso; 2. Preventivo per gli studenti del primo anno degli Istituti Superiori della Provincia di Treviso (progetto pilota). Abbiamo pensato che se i ragazzi in carcere potessero sviluppare le loro abilità artistiche, impiegherebbero meglio il tempo di detenzione e si arricchirebbero attraverso l’analisi introspettiva che l’arte favorisce. Allo stesso tempo, se i giovani studenti si rendessero conto maggiormente delle loro potenzialità e delle loro responsabilità, potrebbero contribuire al miglioramento del mondo di domani. Il nostro intento è di migliorare la società attraverso l’educazione dei giovani; per farlo abbiamo Analizzato quelli che a nostro parere sono i “mali” della società: - il “buonismo”: quando induce a scusare tutto e tutti, genera la perdita dei ruoli e del rispetto delle regole. - Il benessere economico che crea dei “figli handicappati”: quando i genitori cercano di proteggere troppo i loro figli, togliendo loro qualsiasi tipo di responsabilità e non permettendo loro di mettersi in discussione, senza rendersene conto crescono persone impreparate ai “No” della società in cui vivono, perché troppo isolate dalla campana di vetro sotto cui sono state tenute. Queste sembrano vivere senza problemi, in quanto per loro “tutto è facile”; in realtà vivere è difficile, poiché non sono in grado di affrontare le frustrazioni della vita, né di accettare o riconoscere le emozioni negative che ne derivano. E quando una persona si abitua a negare le proprie emozioni negative, può succedere che lo faccia anche per quelle positive. - Il rimanere eterni “adolescenti”: oggi spesso i ragazzi vivono in casa dei genitori anche oltre i trent’anni e non diventano veramente adulti; di conseguenza non generano un loro nucleo famigliare e non entrano così in un ciclo responsabile di consumo: intere generazioni, anziché investire nel loro futuro, sprecano il denaro nel divertimento, che non risulta liberatorio, proprio perché non conquistato con le proprie forze. In una società senza adulti, troppe donne sono sovraccaricate di responsabilità, poiché spesso non si relazionano più a “uomini”. - L’affermazione che il genitore deve essere “amico” del figlio: cancella il suo importante ruolo di educatore. E’ fondamentale, invece, che riprenda il ruolo di genitore. - I mass-media: non aiutano a credere nel futuro poiché trasmettono troppi messaggi negativi e generano falsi miti. - L’eccessiva organizzazione del tempo libero dei bambini a partire dai due anni di età: li priva del tempo per giocare, sviluppare la fantasia, sperimentare la noia, conoscere loro stessi e gli altri in libertà. Quando i bambini sono abituati a ricevere tutto preconfezionato dai genitori, non sono minimamente abituati a scegliere. A 10 anni sono già annoiati, stressati, stanchi, impreparati ad affrontare le piccole frustrazioni della vita e le emozioni forti. Questo può porre le premesse a futuri comportamenti irresponsabili, autolesivi o addirittura criminali. Di fronte a questo scenario, noi abbiamo scelto di puntare sul giovane e di parlargli in modo Diretto, in quanto ci rivolgiamo a lui come ad una persona adulta. “Se vogliamo andare avanti dobbiamo fare un passo indietro verso la riacquisizione del rispetto delle regole e la riappropriazione dei ruoli. ” Abbiamo creato il “Passaporto per entrare in carcere”, un documento con funzione istruttivoeducativa che tratta in modo semplice e diretto di Criminalità, Microcriminalità e Violenza, riassumendone reati e pene. Parla al giovane di legalità, responsabilità, consapevolezza, scelte e rivalutazione di ruoli, dandogli allo stesso tempo energia per capire che Lui è ricco di risorse ed è fondamentale per la società di domani, perché la dovrà costruire. Vogliamo dare un ruolo al giovane facendolo riflettere ed agire su queste importanti tematiche attraverso l’arte con il Concorso “Arte in Scatola”. Per la prima volta i ragazzi hanno dipinto su un box-pizza le loro emozioni ed i loro pensieri rispetto a queste importanti tematiche, per partecipare ad un concorso dove confluiscono le due grandi “società” cui ci siamo rivolti: gli studenti “liberi” ed i giovani “reclusi”. Il nostro scopo è di farli dialogare per un arricchimento reciproco ed un confronto alla pari. Il box-pizza è un contenitore di per sé vuoto di valore e rappresenta la società nichilista in cui viviamo. Diventa opera d’arte grazie all’intervento del giovane artista, che è quindi fondamentale per cambiare e valorizzare la società. L’utilizzo di questo supporto artistico (fatto di semplice cartone) ha un valore aggiunto sul piano ecologico: il giovane non solo da vita ad un cambiamento nella società, ma fa anche in modo che questo sia responsabile, in quanto tiene conto del rispetto dell’ambiente incoraggiando il riciclo dei materiali. Grazie a questo concorso i ragazzi ci hanno sorpreso, poiché hanno recepito in modo forte i temi Trattati nel Passaporto e lo hanno comunicato a modo loro, sia attraverso gli elaborati artistici, sia nei pensieri che hanno scritto al riguardo. Attraverso “Arte in Scatola” crediamo che anche la cittadinanza si renderà conto che si può e si deve sempre fare qualcosa per “aiutare” un giovane in difficoltà. Il Percorso Di “Codice A Sbarre 2008” Il percorso del Progetto di quest’anno, che si concluderà con la mostra a Cà dei Carraresi, ha avuto Inizio con la sensibilizzazione dei ragazzi delle classi prime degli Istituti Superiori della Provincia di Treviso rispetto alle tematiche di Criminalità, Microcriminalità e Violenza. Oltre alle 300 sagome rappresentative di “Codice a Sbarre 2008” ed i 250 Dvd di presentazione dell’evento distribuiti in Scuole, Enti, Istituzioni e Pizzerie, sono stati consegnati agli studenti 12. 000 Passaporti che, letti e discussi in classe assieme ai docenti, sono divenuti la scintilla ispiratrice per far passare i giovani dal pensiero all’azione. Le riflessioni sui temi del Passaporto sono state infatti canalizzate in un gesto concreto mediante la forza comunicativa dell’arte, con l’utilizzo dell’originale e creativo supporto del boxpizza. Contemporaneamente i detenuti degli Istituti di Pena della provincia hanno prodotto le loro opere come testimonianza di una realtà che stanno vivendo in prima persona, con la volontà di mantenere attraverso l’arte un contatto con il mondo esterno al carcere. Con le produzioni degli studenti e dei giovani reclusi è stato realizzato un catalogo rappresentativo dell’evento “Codice a Sbarre 2008”, contenente foto e testi di 123 opere; fra queste, la Giuria Istituzionale del Concorso ha selezionate le 50 da esporre in mostra a Cà dei Carraresi nel mese di aprile. In quella sede, oltre agli elaborati degli “artisti” del Concorso, verrà esposta un’installazione Rappresentante un gruppo di giovani che si conformano all’agire comune e seguono la massa; fra queste, una figura senza volto, distinta dalle altre: potrà assumere il viso di chi desidererà mettersi in gioco e considerare la diversità come una ricchezza. Già quattro detenuti si sono messi in gioco in prima persona raccontando la loro storia davanti ad una telecamera. Grazie alla collaborazione con le nostre associazioni, è stato possibile entrare in contatto con la loro esperienza di vita, perché diventi una risorsa per i ragazzi delle scuole, oltre che motivo di riflessione. Così come una buona foto nasce da un ottimo negativo, le esperienze negative possono diventare un’importante monito positivo per le persone. Il Progetto “Codice a Sbarre 2008” è un sogno diventato realtà. E’ importante che i giovani imparino a sognare, a trasformare i loro sogni in progetti e a farli diventare obiettivi grazie alla loro energia che diventa catalizzatrice di quella degli altri. Www. Emergenzeoggi. It .  
   
 

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