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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Aprile 2008
 
   
  NUOVE PROSPETTIVE PER IL PORTO DI VENEZIA SCENARI ECONOMICI E TERRITORIALI POSSIBILI, NELLA PREVISIONE DEL PIANO STRATEGICO

 
   
   Venezia, 7 aprile 2008 - Sono stati presentati il 27 marzo a Venezia due importanti studi di ricerca - realizzati dal prof. Paolo Feltrin e dal prof. Umberto Trame - che delineano la visione dell’Autorità Portuale di Venezia sul futuro di Porto Marghera e ne disegnano le nuove linee di uno sviluppo - compatibile e sostenibile dal territorio - per un Porto che ritrova la sua centralità e funzionalità nello scenario economico e produttivo del nord est. Uno sguardo al futuro che il Porto di Venezia ha voluto accanto ai grandi successi del presente. E’ stato reso noto giusto oggi in Comitato Portuale il riconoscimento all’Autorità Portuale di Venezia - l’unica in Italia - di un Sistema Gestione Qualità conforme alla norma Uni Iso 9001:2000. Senza menzionare i dati di traffico dei primi mesi dell’anno, che segnano risultati positivi in ogni categoria. Scenari futuri possibili emersi dagli studi di ricerca - Lo scenario internazionale evidenzia una nuova centralità del Mediterraneo ed in particolare dell’Adriatico in un contesto di sempre più elevata globalizzazione. E’ anche per questo che oggi la rilevanza strategica di un porto non si gioca più solo fronte mare, ma sempre più sulle relazioni che esso è capace di intrattenere con il proprio entroterra. Parlare di sviluppo dell’hinterland portuale significa parlare di infrastrutture – ferrovie e stradali – e ancor più di logistica. Questi ricerche preliminari consentono di aprire un primo confronto sul tema del futuro Piano Regolatore per il Porto. “I due importanti rapporti di ricerca che presentiamo oggi” ha detto il Presidente dell’Autorità Portuale Giancarlo Zacchello “ delineano la visione dell ’Autorità Portuale di Venezia sul futuro di Porto Marghera e ne disegnano le nuove linee di uno sviluppo - compatibile e sostenibile dal territorio - per un Porto che ritrova la sua centralità e funzionalità nello scenario economico e produttivo del nord est ”. Le prospettive di sviluppo del Porto di Venezia negli scenari internazionali e regionali Studio del prof Paolo Feltrin, docente di Scienza dell’Amministrazione Università di Trieste. La ricerca individua quale ambito prefigurabile per lo sviluppo del Porto di Venezia quello del settore container, attraverso un incremento del livello di specializzazione rispetto all’attuale. In relazione all’accesso al porto lato mare, il completamento dei lavori di escavo dei canali di adduzione alle banchine, consentirà il transito a navi con il pescaggio di 12 m, ovvero con capacità prossima ai 5000 Teu’s. La prossimità alle reti infrastrutturali viarie e ferroviarie sovraregionali costituisce un indubbio punto di forza che richiede tuttavia di essere accompagnato da contestuali interventi di potenziamento della rete viaria e ferroviaria interna all’isola portuale e di raccordo con le reti primarie nazionali e regionali. Tuttavia, l’assenza di decisioni strategiche genera un clima di incertezza sul destino generale dell’area di Marghera che ha come effetto la prudenza negli investimenti da parte dei terminalisti container. Per interrompere questo circolo vizioso è necessario partire da un chiaro segnale di specializzazione funzionale dell’area in grado di favorire l’interesse dei terminalisti e delle compagnie di navigazione. Viceversa, in mancanza di un quadro programmatico definito che attribuisca all’area periportuale una funzione logistica di supporto allo scalo marittimo, non aumenteranno presumibilmente gli investimenti. Da ciò ne consegue l’impossibilità per il porto di accrescere la sua capacità di movimentazione e di conseguenza di rispondere alla crescente domanda internazionale e locale. Si apre uno scenario che presuppone una forte capacità innovativa e progettuale del Porto da un lato e una stretta sinergia programmatica con gli enti locali e le autonomie funzionali operanti sul territorio. Sulla base di questi elementi lo scenario prevede che venga realizzato un Distripark in area portuale o periportuale - anche immaginando lo sviluppo di moli e banchine fuori dall’isola portuale. Ciò consente di integrare le attività prettamente marittime con funzioni logistiche avanzate, incrementando la strategicità del porto. Il Distripark è una piattaforma logistica avanzata, in grado di fungere da elemento di interscambio fra diverse modalità di trasporto e da anello di congiunzione fra industria e servizi. Un programma per il rilancio dell’azione programmatoria e pianificatoria dell’Autorità Portuale a Porto Marghera Studio del prof. Umberto Trame, docente di Composizione Architettonica e Urbana Dipartimento Di Progettazione Architettonica Università Iuav di Venezia. Tre sono le questioni principali inerenti l’ambito portuale di Porto Marghera e intorno alle quali dovrà svolgere la prossima azione l’Autorità Portuale. 1. La costruzione di un Piano Strategico, articolato nelle funzioni, condiviso nelle azioni conseguenti tra Enti competenti, Autorità Portuale e privati proprietari delle aree / investitori, e misurato sulla reale trasformabilità dei luoghi. Con tale Piano si dovrà costruire una visione del futuro delle aree di Porto Marghera articolata nelle funzioni principali della Logistica, della Chimica / Petrolchimica, della Cantieristica e delle Industrie dell’Innovazione, posizionandole strategicamente sul territorio al fine di raggiungere la migliore economia insediativi e il migliore riutilizzo dei luoghi. 2. La definizione di un Piano Urbanistico che superi l’attuale dicotomia derivante dalla coesistenza di due strumenti urbanistici simili, ma non uguali, di cui quello di competenza comunale prevalente e in grado di rapportarsi in maniera più aggiornata ed operativa ai problemi insediativi dell’area costruendo per essa anzitutto il sistema infrastrutturale di impianto come elemento-fondale per qualsiasi azione di rinnovo. Da un lato quindi la predisposizione di un Piano Direttore - Piano Guida di riorganizzazione generale delle aree, condiviso e concertato tra Amministrazione comunale ed Autorità Portuale e “conseguente” al Piano Strategico; d’altro lato la previsione di molteplici masterplan che area per area, attuino gli interventi previsti in maniera flessibile, e cioè in sintonia con l’evolversi delle richieste insediative e con un’operatività continuamente aggiornata dei privati investitori. 3. La configurazione di una attività dell’Autorità Portuale sempre più come “attività di governance” dell’insieme dei processi relativi all’insediamento e allo sviluppo delle nuove funzioni prefigurate dal Piano Strategico, e sempre meno come una “attività di government” di procedure autorizzative ed applicative sia del Piano Strategico che del Piano Urbanistico. Questa attività di governance dovrà esplicarsi sia con riferimento alle opportunità insediative “catturabili”, nel contesto di un’economia della produzione delle merci e della organizzazione dei trasporti sempre più mondializzata, sia con riferimento alla attuazione dei singoli investimenti nelle aree dell’ambito portuale, diventandone così il Responsabile Unico Operativo. Su queste tre questioni si misurerà la prossima azione del Porto e le possibilità di un suo riposizionamento competitivo e rilancio economico. Tornando al presente: Il Riconoscimento all’Autorità Portuale di Venezia di un sistema Gestione Qualità… La visita ispettiva condotta da Rina spa nei giorni 13 e 14 Marzo si è conclusa con il riconoscimento all’Autorità Portuale di Venezia di un Sistema Gestione Qualità conforme alla norma Uni Iso 9001:2000. Questo importante e impegnativo traguardo costituisce un punto di arrivo, iniziato l’anno scorso, e, contestualmente, un punto di partenza per il futuro. Il percorso iniziato nel corso dell’anno 2007 nasce da un’adesione volontaria a una norma internazionale, che propone orientamenti per meglio strutturare le organizzazioni, sia private che pubbliche, affinché siano in grado di rispondere ai bisogni di sviluppo economico-sociale. La Uni Iso 9001:2000 pone al centro della realizzazione di un sistema di gestione: ~ I clienti (per la P. A. Sono gli stakeholders, ovvero i portatori di interessi); situazione vi è una leggera contrazione del traffico petrolifero (-10. 1%) rispetto al medesimo periodo dell’anno appena trascorso.
Tabella Sintetica Dati Gen-feb 2007-2008
(Dati Provvisori 26/03/2008)
Febbraio/february % Gen-feb/jan-feb %
Merci (tonn. )/Goods (m. Tons) 2008 2007 08/07 2008 2007 08/07
- Cereali/cereals 63. 631 - 143. 445 70. 577 103,2%
- Sfarinati/meals Prod. 73. 274 30. 431 140,8% 133. 578 143. 342 -6,8%
- Carbone/coal 63. 024 58. 916 7,0% 124. 492 108. 786 14,4%
- Rinfuse Siderurgiche/cast Iron-scraps 161. 096 149. 672 7,6% 254. 096 168. 873 50,5%
- Rinfuse Altre/other Dry Bulk 208. 316 145. 592 43,1% 333. 767 297. 439 12,2%
- Prodotti Siderurgici/iron Works 219. 886 251. 686 -12,6% 429. 732 260. 773 64,8%
- Merci Altre/other 37. 547 24. 209 55,1% 58. 746 55. 063 6,7%
Totale Tradizionale/tot. Conventional 826. 774 660. 506 25,2% 1. 477. 856 1. 104. 853 33,8%
-Ro-ro (Ton) 201. 911 141. 670 42,5% 378. 371 263. 790 43,4%
- Containers (tonn) 269. 647 232. 487 16,0% 535. 048 501. 849 6,6%
- Rinfuse Liquide/liquid Bulk 6. 705 2. 088 221,1% 8. 984 6. 730 33,5%
Totale Specializzati/tot. Specialized 478. 263 376. 245 27,1% 922. 403 772. 369 19,4%
Totale Commerciale To Tal / Commercial Port Area 1. 305. 037 1. 036. 751 25,9% 2. 400. 259 1. 877. 222 27,9%
Totale Industriale To Tal / Industrial Port Area 392. 163 408. 213 -3,9% 721. 640 948. 252 -23,9%
Totale Petroli Total / Oil Port Area 718. 087 799. 087 -10,1% 1. 855. 858 1. 888. 341 -1,7%
Totale Generale / Overall To Tal 2. 415. 287 2. 244. 051 7,6% 4. 977. 757 4. 892. 411 1,7%
Movimento Contenitori / Containers Tra Ffic (Teu´s) 26. 274 22. 234 18,2% 53. 633 46. 788 14,6%
Movimento Passeggeri / Passenger Traffic 11. 327 11. 799 -4,0% 23. 615 22. 840 3,4%
Navi Arrivate Al Comm / N. Of Vessels (commercial area) 205 226 -9,3% 392 438 -10,5%
di cui navi passeggeri/of which passenger 39 38 2,6% 75 70 7,1%
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