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Notiziario Marketpress di
Martedì 08 Aprile 2008 |
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CUSTODE SOCIOSANITARIO NON SOLO PER GLI ANZIANI DALLA REGIONE LOMBARDIA, 4,5 MLN PER ESTENDERE IL SERVIZIO A TUTTA LA CITTÀ
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Milano, 8 aprile 2008 - Si allarga e si consolida l´esperienza avviata con il progetto "Custodi socio-sanitari" che dal 2004 impegna tantissimi operatori nell´intercettare e rispondere ai bisogni degli anziani ultra settantacinquenni che, vivono soli e in condizioni disagiate, nelle case popolari, situate in quartieri particolarmente svantaggiati della città di Milano. Questo progetto, promosso da Regione Lombardia, e finanziato con 2 milioni di euro all´anno, ha messo in campo quasi 60 operatori con competenze di carattere sociale e sanitario. Ad essi si sono affiancati 110 custodi sociali, le cui competenze sono invece prevalentemente di tipo socio assistenziale, che fanno parte del progetto "Custodia e portierato Sociale", attivato dal Comune di Milano. Per migliorare il coordinamento tra Regione e Comune e dare continuità a questa esperienza i due enti hanno ora deciso di integrare i loro progetti, ampliando così la possibilità di presa in carico e di assistenza. La Giunta lombarda ha infatti approvato, su proposta dell´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale Gian Carlo Abelli, lo schema della convenzione per la "Realizzazione di un sistema integrato di custodia sociale e socio sanitaria nei confronti della popolazione fragile della città di Milano". La convenzione verrà ora sottoscritta anche dagli altri "attori" dell´iniziativa: Comune di Milano, Asl Città di Milano, Aler (Azienda lombarda edilizia residenziale) e la Jt International Italia srl, una società che sponsorizzerà con 600. 000 euro il progetto che è programmato fino al giugno del 2010 e per la cui realizzazione la Regione Lombardia ha deciso di stanziare quasi 4 milioni e mezzo di euro. In base a questa convenzione il servizio verrà progressivamente esteso, dai quartieri di edilizia popolare delle Aler e del Comune di Milano a tutta la città di Milano, e coinvolgerà non solamente le persone anziane ma anche le altre persone che si trovano in condizioni di particolare fragilità, di degrado economico, sociale o culturale. "L´esperienza maturata in questi anni - ha detto l´assessore Abelli - ha dato i suoi frutti, rendendo evidente che l´azione sinergica di tutti i soggetti operanti sul territorio (sanitari, sociosanitari e sociali) è il metodo vincente. Credo che si debba continuare a lavorare insieme e che si debbano sommare le forze per potenziare un servizio che non ha eguali, per dimensioni, in nessuna altra città d´Italia. " La convenzione prevede, inoltre, di monitorare la situazione, attraverso anche la raccolta dei dati relativi alle persone coinvolte. Una miglior conoscenza della realtà permetterà infatti di programmare meglio gli interventi di prevenzione. . |
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