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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Aprile 2008
 
   
  LA POLITICA DI COESIONE DOPO IL 2013: IL COMMISSARIO HüBNER RIBADISCE LA NECESSITÀ DI INVESTIRE NEL FUTURO IN OCCASIONE DI UN DIBATTITO DI ALTO LIVELLO ORGANIZZATO A MARIBOR, SLOVENIA

 
   
   Bruxelles, 8 aprile 2008 - Danuta Hübner, Commissario europeo responsabile per la politica regionale, prende oggi la parola in un´importante conferenza a Maribor, Slovenia, per discutere quale sarà la configurazione futura della politica di coesione dopo il 2013. L´evento, organizzato dalla Presidenza slovena dell´Unione europea, offre l´opportunità per discutere la portata e l´impatto di tale politica e prepara il terreno per l´imminente discussione del bilancio Ue. Il Commissario presenterà i risultati iniziali dell´analisi di quanto è emerso nel corso delle consultazioni pubbliche sul futuro della politica di coesione. Tra i partecipanti dell´evento di Maribor vi sono rappresentanti di tutti gli Stati membri, delle istituzioni europee (Commissione europea, Parlamento europeo, Comitato delle Regioni, Comitato economico e sociale europeo, Corte dei conti europea) ed altri attori della politica di coesione (Ong, esperti, associazioni regionali , Banca europea per gli Investimenti, Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economici, Confederazione europea dei sindacati, Businesseurope). Esprimendosi alla vigilia dell´incontro il Commissario Hübner ha affermato: "La politica di coesione deve continuare a evolversi in una politica atta a realizzare l´agenda dell´Unione europea in materia di crescita e occupazione, una politica che promuova lo sviluppo endogeno delle nostre regioni. Questo è il motivo per cui la riforma del 2007-2013 ha maggiormente orientato la politica di coesione su investimenti che assicurino le più alte ricadute in termini di promozione della competitività delle regioni europee. " Nelle osservazioni preparate per il dibattito odierno il commissario ha aggiunto: "Le sfide che attendono le regioni europee richiedono una politica che affronti i fattori strutturali della competitività, la sostenibilità ambientale e sociale e che promuovano la ristrutturazione delle economie regionali facendo leva sulle loro potenzialità specifiche in termini di risorse fisiche, istituzionali e umane. Ciò richiede anche il rafforzamento delle azioni di cooperazione condotte in tutta l´Unione al fine di affrontare i problemi legati alla globalizzazione, al cambiamento climatico, alla sicurezza energetica alla demografia e all´inclusione sociale. Il dibattito sul futuro della politica di coesione va visto in tale contesto. " La consultazione pubblica: primi risultati Lo scorso settembre, sul sito web della Commissione europea, è stata avviata una consultazione pubblica sul futuro della politica di coesione. Sono pervenute più di 100 risposte dagli Stati membri, da regioni, città, istituzioni dell´Ue, parti socioeconomiche, organizzazioni della società civile, studiosi e cittadini, che sono stati invitati a rispondere a un certo numero di quesiti pubblicati nella Quarta relazione sulla coesione (2007). È possibile trarre alcune conclusioni generali: I rispondenti erano, per la stragrande maggioranza, a favore di una politica di coesione attuata a livello europeo e si sono espressi contro qualsiasi tentativo di rinazionalizzarla. La autorità nazionali e regionali sono a favore del principio di "earmarking", vale a dire del fatto che gli Stati membri e le regioni investano risorse della politica di coesione in linea con l´agenda dell´Unione europea per la crescita e l´occupazione. Alla politica europea di coesione si riconosce da più parti il ruolo di incoraggiare la competitività di tutte le regioni europee, ragion per cui si ritiene che dovrebbe coprire l´intero territorio dell´Unione europea. La cooperazione territoriale è chiaramente vista quale parte essenziale della politica di coesione e in tutta l´Unione vi è una forte domanda affinché tale obiettivo venga sviluppato in futuro. Molte delle prese di posizione delle autorità regionali e locali invocano il principio di sussidiarietà e dette autorità desiderano svolgere un ruolo maggiore nell´attuazione della politica di coesione. Nel corso della consultazione sono emerse anche richieste volte a far rientrare il fondo per lo sviluppo rurale nella famiglia degli strumenti di coesione. I passi successivi La Quinta relazione intermedia sulla coesione economica e sociale verrà pubblicata il prossimo giugno a cura della Commissione e conterrà una sintesi della consultazione pubblica. La Commissione adotterà nel settembre 2008 un Libro verde sulla coesione territoriale. La Commissione pubblicherà entro la fine dell´anno un documento analitico in cui svilupperà scenari per le regioni europee nel 2020. Per ulteriori informazioni sul dibattito pubblico in materia di politica di coesione si rinvia a: http://ec. Europa. Eu/regional_policy/conferences/4thcohesionforum/consultation_en. Cfm .  
   
 

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