Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Maggio 2006
 
   
  ABI, RELAZIONI SINDACALI E RISORSE UMANE LEVA PER LA COMPETITIVITÀ IN EUROPA

 
   
  Roma, 15 maggio 2006 - Mercato del lavoro, strategie per la competitività dell’industria finanziaria, relazioni sindacali, le nuove professioni: questi i principali aspetti che saranno analizzati nel corso del convegno “Hr2006: banche&risorse umane”, il cui obiettivo è quello di affrontare i profili del tema delle risorse umane nella prospettiva dell’Europa che cambia nel contesto di un’economia globale. Si tratta del primo evento sull’argomento che sarà inaugurato dal Direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, a Roma lunedì 15 maggio, e che servirà ad aprire un’ampia valutazione sulle caratteristiche e i problemi del mercato del lavoro non solo nella dimensione domestica, ma soprattutto nella dimensione europea. La grande attenzione al tema delle risorse umane che l’industria bancaria mette in atto attraverso le ‘leve’ della selezione, formazione, coinvolgimento e motivazione, si inserisce a pieno titolo nella strategia complessiva di rilancio della competitività interna e internazionale dell’Italia. Saranno analizzate, infatti, le questioni dell’occupazione giovanile, della flessibilità, della qualità del lavoro e gli obiettivi di miglioramento nella gestione delle risorse, inquadrando le reali possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. Tutto questo alla luce dei ritardi dell’agenda di Lisbona sull’occupazione, che vede peraltro l’Italia ancora molto indietro. Come afferma la Commissione Ue, le previsioni per l’economia europea in tema di crescita, di produttività e di occupazione non sono state raggiunte: la creazione di posti di lavoro ha subito un rallentamento e restano insufficienti gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo. La priorità è rendere l’Ue più attraente per gli investitori e i lavoratori sviluppando il mercato interno, migliorando le normative europee nazionali, garantendo mercati aperti e competitivi, incoraggiando la conoscenza e l’innovazione, contribuendo alla creazione di una sana base industriale europea. Il tutto attraverso un utilizzo sostenibile delle risorse. In tale contesto si colloca anche l’industria finanziaria. Il processo di allargamento dell’Unione europea richiede operatori finanziari dimensionalmente idonei a sostenere le conseguenti esigenze economiche, capaci di realizzare economie di scala e riduzione dei costi operativi. In primo piano anche i risultati e le prospettive del confronto sindacale di settore che, da un lato, negli ultimi otto anni ha portato ad accordi importanti (dal Protocollo del 1997 agli accordi del 2005), dall’altro ha l’obiettivo di mantenere il contratto collettivo nazionale di lavoro sempre al passo con le esigenze di flessibilità e di trasformazione delle imprese del credito; in stretta relazione con la necessità di tenere sotto controllo i costi operativi, avendo a modello le strategie più avanzate delle banche in Europa e mirando ad offrire strumenti idonei a creare centri di eccellenza anche su questo fronte. .  
   
 

<<BACK