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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Aprile 2008
 
   
  SANITA’. PROPOSTE E MODELLI INNOVATIVI DI ASSISTENZA PRIMARIA, DOMICILIARE E RESIDENZIALE. STANZIATI PER LA MEDICINA CONVENZIONATA 68 MILIONI DI EURO L’ANNO

 
   
  San Bonifacio, 5 aprile 2008 - Il medico di famiglia è il pilastro del modello veneto. Si colloca come mediatore tra il cittadino e il Servizio sanitario regionale. E’ garante dell’appropriatezza delle cure. La Regione del Veneto è impegnata da tempo a individuare percorsi condivisi dove il medico di famiglia possa esprimere sempre di più la propria professionalità. Così ha detto l’Assessore alle Politiche sanitarie presentando stamane il convegno “Emergenza, cronicità e fragilità” promosso dalla Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) presso il polo ospedaliero di San Bonifacio, Verona. La continuità assistenziale e la presa in carico globale del paziente sono valori non negoziabili perché qui si fonda la qualità dell’assistenza, una qualità che il Veneto rivendica investendo 7 miliardi e mezzo di euro all’anno per la salute dei cittadini. Per l’Assessore la medicina di famiglia è chiamata a rendere il cittadino consapevole del suo stato di salute e del suo percorso di salute. E’ chiamata anche a verificare che i percorsi di cura rispettino il diritto del paziente ad avere risposte certe, appropriate e nel giusto tempo. E’ chiamata, infine, a farsi controllore per i cittadini che il Servizio sanitario regionale governi i processi di erogazione. Da 10 anni il Veneto sta riorganizzando il modello delle cure primarie. Gli elementi chiave del modello veneto sono la promozione attiva di stili di vita e di ambienti sani; l’integrazione sociosanitaria nell’ottica della continuità assistenziale; la partecipazione attiva dei cittadini; la garanzia dell’equità del sistema. La Regione del Veneto sta operando per sviluppare un approccio di networking che veda integrato il sistema delle cure primarie con l’articolazione della rete locale; riconoscere nel distretto sociosanitario il fulcro per la realizzazione della continuità assistenziale; attribuire ai medici e ai pediatri di famiglia il ruolo di responsabili unici del percorso di presa in carico dell’assistito. Nel Veneto esercitano oggi 2 mila e 900 medici di assistenza primaria; le unità territoriali di assistenza primaria sono 29 mentre 40 sono in fase di avvio in 20 Ulss; i patti aziendali siglati sono 90; le risorse strategiche per la medicina convenzionata corrispondono a 68 milioni di euro l’anno. L’assessore alle Politiche sanitarie ha sottolineato, infine, che la popolazione veneta non ha mai beneficiato di condizioni di salute migliori di quelle attuali, che i progressi nella riduzione della mortalità sono stati rapidi e molto significativi e che i miglioramenti della sopravvivenza hanno portato benefici in tute le classi di età inclusi gli anziani. .  
   
 

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