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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Aprile 2008
 
   
  CONFERENZA DEL CICLO “MINI MED” SU INFARTO E ARRESTO CARDIACO

 
   
  Bolzano, 9 aprile 2008 - L’appuntamento è per lunedì 14 aprile, alle ore 20,00, presso la Casa della Cultura “Walther von der Vogelweide“ di Bolzano. Le patologie cardiocircolatorie sono la prima causa di morte, e l’arresto cardiaco causa ogni anno piú morti del tumore al seno, del cancro al polmone e dell’Aids messi insieme. In compenso, si tratta di patologie spesso evitabili. Lunedí 14 aprile, il prof. Guy Friedrich, del reparto di cardiologia della clinica universitaria di Innbruck, e il dott. Walter Pitscheider, primario del reparto di cardiologia all’ospedale di Bolzano, informeranno la popolazione sul tema: “L’infarto e l’arresto cardiaco – Una corsa contro il tempo”. La conferenza, seguita come sempre da un dibattito col pubblico, si terrà presso la Casa della Cultura “Walther von der Vogelweide” di Bolzano, con inizio alle 20 e, come sempre, con traduzione simultanea. L’ingresso alla conferenza è gratuito e non serve una prenotazione. Le cause dell’infarto cardiaco sono ormai note: la malattia da cui trae origine, infatti, si chiama cardiopatia coronarica, e consiste in pratica nella calcificazione progressiva e nel conseguente intasamento delle arterie coronarie, cosí chiamate perché fanno da “corona” al cuore. Quando uno di questi vasi si occlude all’improvviso, il più delle volte perché ostruito da un coagulo di sangue, si ha un infarto cardiaco. Da quel momento, tutto dipende dalla rapidità con cui si riesce a diagnosticarlo e ad avviare gli interventi necessari, sicché occorre riconoscerne i sintomi, per esempio, un senso di costrizione prolungato al petto, e chiamare immediatamente un’ambulanza o un medico d’emergenza. Ma è altrettanto utile conoscere gli interventi immediati di pronto soccorso che ciascuno può eseguire da solo, in attesa del medico, e che in molti casi possono davvero salvare la vita del paziente. Quanto più rapida è la diagnosi, tanto piú veloce è l’aiuto prestato al malato, e l’unico a poter diagnosticare con certezza che si tratta di infarto è il medico (con l’esame obiettivo, l’elettrocardiogramma e un prelievo di sangue). Una volta accertata la diagnosi, bisogna cercare, con farmaci o con la cateterizzazione, di riaprire velocemente la coronaria occlusa, poiché solo cosí si può salvare il cuore da una morte altrimenti certa. Molto meglio che curare l’infarto, però, è evitare che si verifichi. È ormai risaputo che alcune abitudini di vita favoriscono l’occlusione delle coronarie, in particolare il fumo, l’alto livello di colesterolo, l’ipertensione, il diabete, il sovrappeso e una certa predisposizione congenita (familiare). Quasi tutti questi fattori si possono combattere efficacemente adottando uno stile di vita piú sano, anche perché, per quanto efficiente e rapido sia l’intervento del medico in caso di infarto, non potrà mai essere altrettanto efficace quanto la prevenzione individuale praticata da ogni persona. Le aritmie improvvise prodotte da un infarto cardiaco possono scatenare un arresto cardiocircolatorio, con immediata perdita di coscienza del paziente, ma soprattutto con la conseguenza che gli organi vitali, primo fra tutti il cervello, non ricevano più ossigeno dal sangue. Se non si adottano subito degli interventi di rianimazione o di elettroshock, il cervello già dopo pochi minuti è irrimediabilmente compromesso. Se quindi un paziente non reagisce piú alle domande e non respira, è probabile che sia in arresto cardiaco. L’esperienza pratica ha insegnato che il fattore decisivo per riuscire a rianimare una persona in arresto cardiocircolatorio è il massaggio cardiaco, un’operazione da avviare quindi immediatamente. Un’altra misura da adottare senza perdere tempo prezioso è allertare subito il servizio di soccorso, in modo che il paziente possa essere sottoposto quanto prima a defibrillazione, l’unico modo, di solito, per riportare il cuore al suo ritmo fisiologico. Per ulteriori informazioni sul ciclo di conferenze “Mini Med” gli interessati possono contattare la dott. Ssa Petra Siegele, Tel. 0043/1 600 21 57 19, info@minimed. At, www. Minimed. It. .  
   
 

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