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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Aprile 2008 |
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ASSOCAMERESTERO: EGITTO, 360 MILIONI DI FONDI EUROPEI PER LA MODERNIZZAZIONE DELLŽECONOMIA EGIZIANA
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Roma, 15 aprile 2008 - Ammontano a 360 milioni di euro i fondi messi a disposizione dallŽUnione Europea per programmi di sviluppo e di modernizzazione dellŽeconomia egiziana attraverso lŽAssociazione Euromed con lŽUe, nata nel 2004 con lŽobiettivo di creare una zona di libero scambio commerciale tra lŽEuropa e lŽEgitto nellŽarco di 12 anni a partire dalla sua entrata in vigore. "Tali fondi daranno più opportunità allŽintroduzione dellŽexpertise italiana anche in settori di attività egiziani in cui tradizionalmente lŽItalia era assente" commenta Giancarlo Cifarelli, presidente della Camera di commercio italiana a Il Cairo, importante crocevia del business italo-egiziano dal 1927. In particolare, 250 milioni di euro saranno destinati alla modernizzazione dellŽindustria egiziana, 110 milioni alla sanità, oltre alle risorse dedicate allo sviluppo sociale del paese. Secondo la Camera di commercio italiana locale, grazie a questŽAssociazione lŽEgitto avrà modo di ampliare gli sbocchi di mercato dei propri prodotti e di adeguare al tempo stesso le produzioni egiziane agli standard qualitativi internazionali, in special modo europei. I settori merceologici per i quali maggiori sono le possibilità di sviluppo e qualificazione sono i prodotti industriali, agricoli e lŽagrofood. "Per lŽItalia, tradizionale partner commerciale dellŽEgitto, tale Associazione rappresenta unŽimportante opportunità per promuovere una maggiore penetrazione dei prodotti italiani sul mercato egiziano - sottolinea Cifarelli - e ciò potrebbe inoltre contribuire a rafforzare il ruolo dellŽItalia quale ponte di collegamento tra lŽUnione Europea e i paesi del Mediterraneo, le cui potenzialità di sviluppo offrono ampi spazi di crescita e radicamento per le imprese italiane". Proprio allo scopo di facilitare le relazioni economiche con i paesi dellŽUe, già dal 2004 lŽEgitto ha abbassato il dazio doganale di circa il 50% su prodotti dŽorigine europea e, sempre per questi prodotti, ha abolito lŽobbligo di legalizzare i certificati dŽorigine. Dal canto suo lŽUnione Europea ha proceduto allŽabolizione dei dazi doganali sullŽexport egiziano e delle quote di prodotti di tessitura e filatura dŽorigine egiziana ammesse sul mercato europeo. . |
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