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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Aprile 2008 |
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NASCE IN FVG LA PRIMA AUTOSTRADA DEL MARE CHE COLLEGA I PORTI REGIONALI IMPORTANTI VANTAGGI ECONOMICI, OCCUPAZIONALI E AMBIENTALI: STIMATI 75 MILA CAMION IN MENO SULLE STRADE DELLA REGIONE PER IL FRIULI VENEZIA GIULIA SI APRE L’OPPORTUNITÀ DI DIVENTARE UNA RETE PORTUALE DI RIFERIMENTO PER IL NORDEST
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Trieste, 14 aprile 2008 - La prima nave da 19 mila tonnellate di bramme – semilavorati ferrosi destinati al laminatoio Palini e Bertoli, a San Giorgio di Nogaro -, è arrivata giovedì 10 aprile all’Adriaterminal a Trieste e, nel giro di una settimana, l’intero carico sarà consegnato al committente, a Porto Nogaro, tramite una nave-chiatta da 3mila tonnellate e una nave da circa 750 tonnellate. Risultato: circa 1360 camion in meno sulla strada (“in e out”, pari a un totale di 64 mila chilometri di percorrenza). Il progetto di cabotaggio tra i porti di Trieste e di Porto Nogaro per il trasporto delle bramme ai laminatoi della zona industriale Aussa Corno, che in questi giorni Tradax srl sta avviando – dopo aver fatto una prima prova tecnica nell’ottobre scorso – aderisce perfettamente ai dettami dell’Unione europea in materia di ambiente e trasporti: ridurre la congestione stradale, migliorare le prestazioni ambientali del sistema di trasporto, potenziare l’intermodalità contribuendo a una logistica più efficace e sostenibile. “Nasce una nuova filiera logistica via mare, alternativa al trasporto via terra – afferma Alessandro Paoluzzi, amministratore delegato Tradax. In questo progetto sono coinvolti tutti gli operatori della filiera, sia istituzionali - l’Autorità Portuale di Trieste, Regione Friuli Venezia Giulia – Direzione Pianificazione Territoriale – il Consorzio Aussa Corno - che del mondo economico locale, in primis gli impianti di laminazione, poi la F. Lli Midolini Spa che ha preso in concessione l’Adriaterminal lato Nord nel Porto di Trieste (la banchina di cui Porto Nogaro non dispone, con un pescaggio di 12 metri) e l’Impresa Portuale Porto Nogaro che opera nella movimentazione merci”. Si stima che i tre laminatoi di San Giorgio di Nogaro – Palini e Bertoli (gruppo Evraz), Marcegaglia, Trametal (gruppo Metinvest) - lavorino 1,2 milioni di tonnellate di bramme l’anno in arrivo dal Porto di Monfalcone, per il 70% circa su gomma e il restante via ferrovia. Si tratta di circa 65 mila camion all’anno (in e out) che fanno la spola tra Monfalcone e la zona industriale Aussa Corno. Inoltre una buona quota parte della lamiera prodotta dai laminatoi esce dagli impianti via camion e si calcola che almeno 120 mila tonnellate del semilavorato, pari ad altri 10 mila camion annui, ritornino a Monfalcone per essere imbarcate. Per ogni euro investito in attività di cabotaggio l’Unione europea stima 6 euro di ritorno dell’investimento in termini ambientali e sociali. Nel caso specifico, esiste la concreta possibilità di ridurre gli impatti ambientali e sociali di 75 mila veicoli pesanti in circolazione sulle strade della nostra regione. Oltre ai risvolti occupazionali stimati in 40-50 posti di lavoro, è un punto di forza del progetto anche la garanzia della continuità degli approvvigionamenti per attività a ciclo continuo come quelle degli impianti di laminazione, che potrebbero incrementare la produzione a fronte di una crescente domanda mondiale di semilavorati ferrosi. La nuova rete logistica soddisferà anche gli incrementi produttivi previsti da Marcegaglia con l’ampliamento dello stabilimento di San Giorgio di Nogaro. Inoltre, i laminatoi potranno usufruire dei vantaggi fiscali e finanziari legati al regime di punto franco, in particolare della dilazione a tasso agevolato, fino a un massimo di sei mesi, per il versamento dell’Iva e delle imposte erariali. Con sede a San Giorgio di Nogaro, Tradax è agenzia marittima e broker, ed è specializzata nei servizi intermodali di logistica, in particolare in nuovi servizi di collegamento marittimo per il trasporto combinato di merci a corto raggio. Per mettere a punto l’innovativo progetto “trasporto bramme” che potrebbe aprire la strada a una serie di nuove potenzialità per l’area, Tradax si è avvalsa della consulenza del project manager Massimiliano Cafarelli, partner di B&c Srl di San Giorgio di Nogaro. “Inizialmente il collegamento è tra Trieste e Porto Nogaro, ma è nostro obiettivo coinvolgere al più presto anche il Porto di Monfalcone e integrare l’operatività dei tre porti della regione – aggiunge Paoluzzi. Daremo così vita a un polo logistico di smistamento bramme che in futuro potrebbe essere interessato anche ad estendere il servizio ad altre commodities o tipologie di materie prime e semilavorati. È questa la strada da percorrere per riqualificare e diversificare l’offerta logistica del Friuli Venezia Giulia e diventare una rete portuale di riferimento per il Nordest”. “Il break even point del progetto – spiega Massimiliano Cafarelli - è previsto già nel secondo esercizio, ottimizzando l’utilizzo delle navi e fornendo un servizio di cabotaggio giornaliero. Nel terzo esercizio, su una movimentazione prevista di 1 milione di tonnellate di bramme ai costi attuali, stimiamo che il servizio sarà in attivo, autonomo e svincolato dal contributo. In fase iniziale infatti il “progetto bramme” ricorre ad un contributo regionale di sostegno ai costi aggiuntivi necessari per i servizi di trasporto combinato, compensando la differenza per i diversi costi esterni e costi infrastrutturali specifici derivanti dall’uso del trasporto marittimo in sostituzione del trasporto su strada (ad esempio costi relativi a congestione traffico, inquinamento, inquinamento acustico, incidenti, clima, carico e scarico, diritti portuali)”. . |
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