Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Aprile 2008
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: UN TETTO PER I SENZA-DIMORA ENTRO IL 2015

 
   
  Bruxelles,14 aprile 2008 - L´accesso ad un alloggio decoroso è uno dei diritti umani fondamentali. Il Parlamento chiede quindi di porre fine al fenomeno dei senzatetto entro il 2015. Sollecita gli Stati membri a creare piani invernali d´emergenza nel quadro di una più ampia strategia volta ad affrontare tale questione, visto che ogni anno molte persone muoiono ancora di freddo in Europa. All´apertura della seduta il Presidente ha annunciato all´Aula l´iscrizione al processo verbale - e quindi l´adozione formale da parte del Paramento - di una dichiarazione sottoscritta dalla maggioranza dei deputati che invita il Consiglio a «porre fine al problema dei senzatetto entro il 2015» e gli Stati Membri a creare «piani invernali d´emergenza» nel quadro di un´ampia strategia volta ad affrontare tale questione. Il Parlamento sottolinea infatti che l´accesso ad un alloggio dignitoso «è uno dei diritti umani fondamentali» ed è il primo passo verso «soluzioni abitative decorose e durature» per coloro che vivono in condizioni di emarginazione e in estrema povertà. Osserva inoltre che, proprio a causa della mancanza di alloggi d´emergenza e di insufficienti servizi, ogni inverno «molte persone muoiono di freddo in tutta Europa». I senzatetto per le strade, a parere dei deputati, «sono la forma più visibile» di un problema che deve essere affrontato nel quadro di «un´ampia strategia globale». Tanto che il Parlamento europeo, quest´anno, ha richiesto due volte delle «azioni urgenti» per affrontare la questione che, peraltro, rappresenta una priorità del programma di "inclusione attiva" della strategia Ue per la protezione sociale e l´integrazione. Il Parlamento, infine, sollecita la Commissione ad elaborare una «definizione-quadro europea per i senzatetto» e a raccogliere dati statistici «comparabili ed affidabili», nonché a fornire degli aggiornamenti annuali sulle azioni intraprese e sui progressi fatti negli Stati Membri al fine di risolvere il problema dei senzatetto. Background: i senzatetto in Italia - Nel 2000 è stata effettuata l’ultima indagine nazionale sul numero di senzatetto in Italia dalla Fondazione Zancan di Padova su incarico della Commissione di Indagine sulla Povertà. La ricerca portò ad una stima di 17. 000 persone senza dimora. Per la Caritas, che giudica tale dato sottostimato, il 60% delle strutture che si occupano dei senzatetto sono enti religiosi, parrocchiali ed ecclesiastici. Il fenomeno colpisce maggiormente i maschi e i maggiorenni, anche se il numero di più giovani è in aumento. Nell’indagine nazionale della Fondazione Zancan svolta nel 2000, gli stranieri risultavano pari al 58,9%, ma il loro numero è cresciuto negli ultimi anni. A livello europeo si trovano solo poche statistiche ufficiali sul numero di senzatetto che, peraltro, sono difficilmente comparabili per i diversi paesi europei. Per questo motivo nel 2005 la Dg Occupazione e Affari Sociali della Commissione europea ha commissionato la realizzazione di un´ampia ricerca volta a identificare le metodologie e le pratiche adottate nei diversi paesi europei per misurare l´estensione e la natura del fenomeno dei senzatetto. Così nel gennaio 2007 è stato pubblicato il rapporto "Measurement of Homelessness at European Union Level" che deve servire da supporto informativo nella misurazione del problema dei senzatetto. Inoltre, nel 2006 la strategia Ue di protezione ed inclusione sociale ha consentito a varie organizzazioni (ad esempio Feantsa, federazione europea delle associazioni nazionali che lavorano con le persone senza dimora) di sviluppare politiche di inclusione sociale per i senzatetto attraverso vari progetti, campagne, studi e incontri con la partecipazione della Commissione europea, degli Stati membri e delle autorità locali. .  
   
 

<<BACK