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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Aprile 2008
 
   
  L´EUROPA SOCIALE PUÒ AFFRONTARE LA GLOBALIZZAZIONE, LO AFFERMA UN NUOVO STUDIO UE

 
   
  Bruxelles, 14 aprile 2008 - Il modello sociale europeo è più valido che mai, ma deve essere migliorato per affrontare le sfide poste dalla globalizzazione, afferma un importante nuovo studio presentato in data odierna dalla Commissione europea. I risultati saranno discussi il 16 aprile a Bruxelles in occasione di una conferenza di alto livello sulle implicazioni sociali della globalizzazione e su come farne un´opportunità per l´Unione europea. "Per molti cittadini europei la globalizzazione è fonte di preoccupazione", ha affermato Vladimír Špidla, commissario responsabile per l´Occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità. "Essi sono preoccupati per i loro posti di lavoro e le loro pensioni. Ma un forte modello sociale e l´affermazione in un´economia globalizzata non sono fattori antitetici – essi devono anzi procedere di pari passo. Se ci prepariamo, investiamo e ci adattiamo la globalizzazione diventa una situazione in cui tutti hanno qualcosa da guadagnare invece di essere un gioco perdente. " Da recenti sondaggi d´opinione Eurobarometro (maggio 2006) emerge che il 47% dei cittadini europei vede nella globalizzazione una minaccia per i posti di lavoro e per le imprese insediate nel loro paese (rispetto al 37% che vi ravvisa una buona opportunità per le imprese). Ma il nuovo studio – ´Is social Europe fit for globalisation?´ (L´europa sociale è pronta per la globalizzazione?)[1] – indica che questi timori sono ampiamente infondati. Alcune delle economie più floride nell´Europa settentrionale coniugano elevati tassi di occupazione con un grado di equità dei redditi molto più alto che in alte parti del mondo, conservando nel contempo un settore pubblico importante e efficiente. Secondo lo studio non vi è nessuna prova empirica del fatto che la globalizzazione abbia prodotto un´erosione del dispositivo sociale. La spesa per la protezione sociale in proporzione del Pil è rimasta nell´Ue essenzialmente stabile negli ultimi due decenni, gravitando attorno al 27-28% sin dall´inizio degli anni ´90. Analogamente, i dati evidenziano continui progressi in direzione di obiettivi sociali che suscitano un ampio consenso quali la riduzione dei differenziali retributivi legati al genere e gli squilibri occupazionali tra donne e uomini, anche se tali differenze rimangono ancora sensibili (il differenziale retributivo tra i sessi nell´Ue era ancora del 15% nel 2005). Ciò implica che non è l´entità dell´erogazione di previdenza sociale quanto piuttosto il modo in cui questa è usata a ripercuotersi sulla competitività. Lo studio riconosce inoltre la necessità di modernizzare le politiche sociali e di investire nelle risorse umane se si vuole che l´Ue faccia il miglior uso delle opportunità offerte dalla globalizzazione. Affinché l´Ue e i suoi Stati membri procedano in tal senso occorrerà tutta una serie di risposte politiche, in particolare: Attrezzare l´economia a competere investendo in attività del futuro nonché apportando i necessari adattamenti per tener conto del cambiamento climatico, dell´invecchiamento demografico e delle nuove fonti di competizione; Un adeguamento morbido che tenga conto del fatto che la globalizzazione richiederà un cambiamento socioeconomico che imporrà costi e implicherà la ridistribuzione delle risorse; Il miglioramento della governance socioeconomica in modo da agevolare questi cambiamenti, fatto questo che richiederà un´azione concertata dell´Ue e degli Stati membri. Il 16 aprile si terrà a Bruxelles una conferenza di alto livello in cui si discuteranno le implicazioni politiche di questo studio. Vi parteciperanno gli attori chiave: responsabili politici a livello europeo e nazionale, quadri di organizzazioni internazionali e rappresentanti della società civile, per condurre una discussione aperta sul miglior modo di cogliere e divulgare le implicazioni della globalizzazione e farne un´opportunità per l´Unione europea. Ulteriori informazioni Per lo studio, il policy brief e il programma della conferenza si rinvia a: http://ec. Europa. Eu/employment_social/spsi/simglobe_en. Htm .  
   
 

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