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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Aprile 2008
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA ESPRIME LA SUA POSIZIONE RIGUARDO A UN APPROCCIO ECOSISTEMICO ALLA PESCA

 
   
  La Commissione europea ha pubblicato in data 11 aprile una Comunicazione sul ruolo della politica della pesca nell´attuazione di un approccio ecosistemico alla gestione dell´ambiente marino. In essa la Commissione descrive come la politica comune della pesca (Pcp) possa contribuire a un´impostazione più coordinata della tutela dell´equilibrio ecologico dei nostri oceani, visti come fonte sostenibile di ricchezza e benessere per le generazioni future. Due sono gli obiettivi principali: minimizzare l´impatto della pesca sull´ambiente marino nel suo insieme, riducendo il livello globale della pressione di pesca, e assicurare che le misure adottate nell´ambito della pesca vadano ad appoggiare pienamente l´impostazione intersettoriale definita nella direttiva sulla strategia per l´ambiente marino e nella direttiva "Habitat". Questo dovrebbe garantire la protezione degli habitat vulnerabili e delle specie sensibili, evitare interruzioni della catena alimentare e tutelare l´integrità dei principali processi ecosistemici, creando così un ambiente marino sano che potrà contribuire positivamente a un´industria della pesca fiorente e ad altre attività umane sostenibili. La Comunicazione fa parte del primo pacchetto di azioni da realizzare nell´ambito della nuova politica marittima integrata (v. Ip/07/1463). A proposito dell´approccio delineato nella Comunicazione, il commissario europeo per la pesca e gli affari marittimi Joe Borg ha dichiarato: "Proteggere l´integrità del nostro ambiente marino non è solo un fine in sé, ma anche una condizione essenziale per un settore marittimo sostenibile e rivolto al futuro. Senza ecosistemi sani, gli stock ittici non possono prosperare né le attività di pesca essere redditizie. Ecco perché tutti trarranno vantaggio dall´applicazione di un approccio ecosistemico. " La Cfp prevede l´applicazione progressiva di un approccio ecosistemico precauzionale della gestione della pesca, come stabilito nel regolamento del 2002 sulla politica comune della pesca. L´obiettivo di un approccio ecosistemico è garantire la gestione sostenibile delle risorse acquatiche viventi entro limiti ecologicamente significativi. Questo significa considerare l´intero ecosistema, non semplicemente l´elemento isolato al suo interno che riveste interesse economico, e ridurre al minimo l´impatto sia diretto che indiretto delle attività di pesca sul funzionamento, sulla diversità e sull´integrità futuri degli ecosistemi. Nemmeno la pesca stessa può essere considerata isolatamente, ma va invece vista nella sua interazione con le altre attività dell´uomo. Il primo compito di un approccio ecosistemico alla gestione della pesca deve quindi consistere nella riduzione della pressione di pesca, che attualmente è superiore ai livelli sostenibili nella maggioranza delle attività di pesca commerciale dell´Ue. Questo consentirà non solo di diminuire il tasso di mortalità degli stock bersaglio, ma anche di ridurre gli effetti non intenzionali delle attività di pesca su altre specie, prelevate come catture accessorie, e sui loro habitat. Questo approccio si sta già concretizzando con l´introduzione di piani pluriennali che fissano tassi obiettivo della mortalità per pesca, in linea con l´impegno dell´Ue di realizzare un approccio fondato sul rendimento massimo sostenibile (v. Ip/06/931), e con la nuova politica della Commissione volta a ridurre le catture accessorie e ad eliminare la pratica dei rigetti nelle attività di pesca dell´Ue (v. Ip/07/429). Nel lungo termine queste misure non solo diminuiranno l´impatto delle attività di pesca sugli ecosistemi, ma porteranno anche a un settore della pesca più redditizio, in quanto gli stock ittici potranno recuperare la loro produttività. Un altro elemento fondamentale che comporta la protezione dell´integrità ecosistemica è assicurare che la politica della pesca sostenga e sia pienamente coerente con le azioni intraprese nell´ambito della direttiva sulla strategia per l´ambiente marino e della direttiva "Habitat", entrambe intersettoriali. La direttiva sulla strategia per l´ambiente marino (v. Ip/07/1894), adottata lo scorso anno, costituisce il pilastro ambientale della politica marittima integrata dell´Ue. Essa tratta della protezione delle acque marine degli Stati membri, ponendo l´accento sugli ecosistemi a livello regionale, e invita gli Stati membri situati in una stessa regione a elaborare strategie per conseguire un "buono stato ecologico" e a stabilire un piano per raggiungere tale risultato. Il concetto di "buono stato ecologico" comprende la preservazione della biodiversità nonché nozioni più ampie di integrità e salute degli ecosistemi. La direttiva "Habitat", del 1992, riguarda habitat specifici con proprie caratteristiche definite e una precisa delimitazione spaziale. La direttiva istituisce la base giuridica per la creazione di una rete europea di aree protette rappresentative (Natura 2000). Negli ultimi anni è stata attribuita importanza crescente all´istituzione di una rete di zone marine protette designate ai sensi della direttiva. Dal 2002 sono state attuate nell´ambito della Pcp numerose misure finalizzate a risolvere particolari questioni ambientali, come ad esempio la tutela di specifici habitat vulnerabili, comprese misure di protezione transitorie in attesa della designazione a siti Natura 2000, la riduzione delle catture accessorie di mammiferi marini, la protezione di determinati stock da cui dipendono le colonie di uccelli marini (ad es. I cicerelli) o il divieto di pratiche di pesca distruttive. Le misure comprenderanno proposte relative a un piano d´azione per la protezione degli squali (2008) e a un piano d´azione per la protezione degli uccelli marini (2009), la semplificazione delle misure tecniche, la messa a punto di indicatori e la promozione di un approccio ecosistemico all´interno delle organizzazioni regionali di gestione della pesca. Gli Stati membri sono incoraggiati ad utilizzare gli aiuti disponibili nell´ambito del Fondo europeo per la pesca per rafforzare l´attuazione di questo approccio. .  
   
 

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