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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 12 Luglio 2006 |
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SPIELBERG E SPIKE LEE PER IL BUON MANAGER DELLA SOCIETÀ MULTIETNICA CON UN BLOB DI GRANDI FILM E UN DIBATTITO SULLA DIVERSITÀ CON L’ASSOCIAZIONE FORMATORI, SI CONCLUDE GIOVEDÌ AL MUSEO PECCI L’EDIZIONE 2006 DI MOVIE & MANAGEMENT
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Prato, 12 luglio 2006 - Un cocktail dei migliori film degli ultimi anni per trattare il tema della diversità nella società multi etnica, una delle grandi questioni del nostro tempo. Terminal (di Steven Spielberg), La venticinquesima ora (di Spike Lee), Lost in Translation (di Sofia Coppola) e vari altri titoli della più recente produzione internazionale sono stati assemblati in un blob spettacolare, al centro dell’ultimo round di Movie & Management 2006, la rassegna pratese che si ispira al cinema per dibattere sulla difficile arte di fare impresa. Appuntamento giovedì 13 luglio, ore 21,30, al Museo di Arte Contemporanea Luigi Pecci (info e prenotazioni: Pratofutura, fax 0574. 582931, e. Mail pratofutura@ui. Prato. It, oppure ggi@ui. Prato. It). Per l’occasione, il Museo resterà aperto fino alle ore 21 (di norma chiude alle 19) con ingresso libero per il pubblico di Movie & Management. Coordina la serata Brunella Librandi, di Aif Toscana, la nota Associazione Italiana Formatori. L’approccio alla Diversità ha risvolti di rilievo sia nella formazione che nel management. In proposito, l’Aif parteciperà da settembre a un importante progetto europeo di ricerca sulle best practices nel campo del Diversity Management. Partecipano al dibattito con il pubblico anche il consulente di direzione Mauro Stolfi e Sergio Di Giorgi, formatore Aif e critico cinematografico, nonché curatore della selezione dei brani cinematografici. La rassegna Movie & Management è organizzata, come noto, dall’associazione culturale Pratofutura e dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale in collaborazione con varie istituzioni pratesi: Comune, Provincia, Camera di Commercio, Fondazione Cassa di Risparmio, Apt, Pin Università di Firenze, Scuola di Cinema Anna Magnani. . |
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