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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Luglio 2006
 
   
  QUALE POLITICA DEI TRASPORTI MARITTIMI PER L’UNIONE EUROPEA

 
   
  Roma, 12 luglio 2006 - Il 7 giugno 2006, la Commissione europea ha adottato il Libro Verde “Verso la futura politica marittima dell’Unione: oceani e mari nella visione europea”. Lo sviluppo sostenibile è, da qualche tempo, al centro delle priorità dell’Ue. Esso deve consentire il mutuo rafforzamento della crescita economica, dello sviluppo sociale e della tutela dell’ambiente. L’ue ha dunque deciso di applicare il principio di sviluppo sostenibile agli oceani ed i mari, tenendo conto del contesto internazionale e della necessaria cooperazione con i paesi terzi. In considerazione della sua economia basata sulle esportazioni, dell’aumento dei volumi di commercio in termini globali e regionali e delle circostanze geografiche, l’Ue ha un interesse fondamentale nella competitività del trasporto marittimo, della cantieristica, delle attrezzature marine e delle industrie portuali. L’unione ha pertanto optato per una visione “olistica”. L’innovazione non dovrà essere “l’appannaggio” del solo settore produttivo; i decisori politici dovranno essere anche loro innovatori e andare oltre le tradizionali politiche settoriali che hanno caratterizzato finora l’azione comunitaria e nazionale nel campo dei trasporti marittimi, della pesca, della protezione dell’ambiente, della gestione delle risorse energetiche, ecc… . Con il Libro verde si apre quella che è stata definita, la “più ampia consultazione della storia dell’Ue”, che durerà fino al giugno 2007, durante la quale sono stati già programmati in tutte le capitali europee numerosi incontri per stimolare il dibattito finalizzato all’adozione di proposte legislative. 7 Commissari, responsabili dei settori Trasporti, Energia, Ambiente, Affari Regionali, Imprese, Pesca e Affari Marittimi, Ricerca e Innovazione hanno collaborato in seno alla “Task Force per la politica marittima”. A poche settimane dall’adozione della Commissione, questa Conferenza si prefigge di aprire il dibattito in Italia concentrandosi in particolare sul settore dei trasporti marittimi. Secondo il recentissimo rapporto della Federazione del Mare e del Censis, le attività marittime in Italia annualmente producono beni e servizi per un valore di 36,5 miliardi di Euro (2,7% del Pil), di cui 14 miliardi esportati (5% dell´export nazionale), e dedicano a costi intermedi e investimenti fissi 11,6 miliardi di Euro (4,4% degli investimenti italiani), generando occupazione per oltre 165. 000 addetti direttamente e per altri 230. 000 nelle attività manifatturiere e terziarie indotte. “ll Cluster marittimo italiano al confronto” Consultazione sul Libro Verde per la futura politica marittima dell’Unione per gli Oceani ed i Mari Roma, Giovedì 13 luglio 2006, Ore 9. 30 Camera dei Deputati Sala delle Conferenze,via del Pozzetto,158. Programma: Ore 9. 30 Saluti Maria Gloria Giani Presidente nazionale Wista; Apertura dei Lavori Nicola Coccia Presidente Confitarma, Vice Presidente della Federazione del Mare. Interventi Alessandro Bianchi Ministro dei Trasporti; Alfonso Pecoraro Scanio Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio; Ermete Realacci Presidente Viii Commissione Ambiente Camera dei Deputati; Paolo Costa Presidente della Commissione Trasporti e Turismo Parlamento Europeo; John Richardson Responsabile Task Force per la politica marittima Dg Pesca e Affari marittimi - Commissione Europea. 12. 30: Dibattito con il Cluster marittimo italiano Competitività e Occupazione nelle attività mercantili e del turismo: Sicurezza, Security e Attività degli Stati in Mare . Intervengono: Autorità, Operatori del settore, Parti sociali, Ong. Ore 13. 30: Conclusioni Cesare De Piccoli Vice Ministro dei Trasporti La documentazione relativa al Libro verde è reperibile sul sito della Commissione: http://ec. Europa. Eu/maritimeaffairs/ . .  
   
 

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