|
|
|
 |
 |
|
| |
Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Aprile 2008 |
|
| |
|
|
| |
FURLA COLLEZIONE A/I 2008-09: LOFT MON AMOUR
|
|
| |
|
|
| |
Vecchie fabbriche abbandonate, laboratori artigianali degli anni ’50 in disuso, magazzini polverosi e carrozzerie dismesse, sono stati reinventati negli ultimi anni dando vita ad una nuova concezione dell´abitare, che incontra le preferenze di giovani creative ed internazionali che amano i grandi spazi fisici…e mentali. Ed è così che quei luoghi del lavoro si popolano di morbidi divani bianchi che osservano opere di giovani artisti su pavimenti di resina grigia illuminati da vecchie lampade anni ’30… è il loft il mood sviluppato dal team creativo e stilistico Furla. Una collezione che mixa sapientemente canoni estetici e stilistici che rimandano alle correnti degli anni 80 e 90, dalla scuola di Anversa al Giappone, ma che vengono però sorpresi da una capacità di rielaborazione della semplicità. Le forme lineari, basiche, diventano tridimensionali, prendono vita, con l’utilizzo di lavorazioni speciali e curatissime che ne ridefiniscono l’essenza, le dimensioni, ma soprattutto la percezione. Imbottiture, tagli con effetti grafici, cuciture rincorrono con la loro forza materiali di altissima qualità scelti tra jacquard dots, nappe, pellami con effetto bagnato, incontrando una rosa di colori che le rendono “ little piece of art”, declinate in bianco, nero, rosso, grigi e ortensia. La garçonne, la garçonne! Un inno, quasi fosse una nouvelle Marianna rivoluzionaria. Dagli anni 20 è diventata un simbolo dell’emancipazione femminile e dello spirito di libertà ed indipendenza che ha influenzato il secolo che si stava aprendo. Quel look dai capelli cortissimi su pantaloni rigorosamente mascolini e cravattina rubata ad un lui dimenticato, ritrova oggi una seduzione sempre attuale, non tanto e non solo nello stile, quanto nei contenuti di vita. Il team creativo di Furla ha parlato con una donna dal carattere internazionale e viaggiatrice, che si sposta con agilità tra una galleria d’arte contemporanea e l’asilo del figlio, che legge l’Herald Tribune ma che si impegna socialmente nel proprio quartiere, che ama il cinema francese ma che si diverte a fare rafting…con gli amici. Per una “garçonne” contemporanea che ama la moda senza subirla, e che sa riconoscere la qualità all’apparenza. Ma guai a dire che non è femminile o à la page! Furla propone così una collezione di borse funzionali dove i dettagli senza tempo la rendono riconoscibile e mai banale, introducendo una collezione che vibra cromaticamente sui nuovi classici: marroni, bordeaux, verdi. Ecco allora per il lavoro e le situazioni formali una collezione di borse strutturate con materiali importanti come cuoio, rettili, vitello stampa whips / ayers, mentre per le situazioni meno formali rimangono forme costruite ma più destrutturate con dettagli, in cervo con galvaniche in oro, che ricordano il mondo degli sport elitari. Curiosa e divertita, la consumatrice Furla è abituata a vivere ed amare le proprie borse, a riconoscerne la qualità e sentirne l’esclusività del possesso rispetto al proprio lui. Quel piacere, tipicamente femminile, di comprare per sé un prodotto Furla o di riceverlo in dono, sembra però estendersi…a favore dell’uomo. Una collezione intrigante e seduttiva, dedicata al viaggio e al mondo professionale, sta infatti crescendo di stagione in stagione in casa Furla, pensata per un uomo contemporaneo, un “urban bohemien”, che si divide tra viaggio, lavoro e momenti in famiglia. Il rigore riconosciuto al marchio bolognese si ritrova nella pulizia delle linee, nell’atemporalità dello stile, nella facilità d’utilizzo, e nella qualità dei pellami per una armoniosa scelta di prodotti che vanno dalle borse professionali, ai portapc, dai portafogli ai portadocumenti, alle borse da viaggio, morbide e capienti, ai trolley. Uomini tra le donne…o donne tra gli uomini, dunque? Furla, un mondo di stile ed eleganza, non solo in rosa. . |
|
| |
|
|
| |
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|
