PESCA. COPPOLA SU DETOSSIFICAZIONE VONGOLE LAGUNA DI VENEZIA
La Regione ha già chiesto al Ministero della salute, all’Istituto superiore di sanità e al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare un parere circa la possibilità di sperimentare processi di detossificazione per le vongole che si trovano in aree della laguna di Venezia non autorizzate alla produzione per consumo umano. Lo ha reso noto l’assessore alla pesca Isi Coppola intervenendo oggi ad un incontro su questo tema in Prefettura a Venezia. Pur non avendo una diretta responsabilità nell’adozione di provvedimenti in merito al processo di detossificazione – ha sottolineato l’assessore Coppola – la Regione ha immediatamente interessato le autorità statali competenti, per capire anzitutto se la normativa vigente consenta l’avvio di tali attività. A fronte di stringenti normative di tipo comunitario che parrebbero vietare questo percorso, si è voluto comunque formalizzare la richiesta per l’eventuale avvio della sperimentazione, finalizzata alla definizione di protocolli sperimentali. Tutto ciò nel rispetto delle tutele della tracciabilità del prodotto e garantendo tutte le prescrizioni e precauzioni da adottare ai fini dei controlli e della garanzia della salute dei consumatori. Finora la Regione – ha concluso l’assessore – ha consentito il prelievo dei molluschi in acque assolutamente controllate e immessi sul mercato con ogni garanzia di tracciabilità documentata. Deve continuare ad essere così, attraverso una gestione responsabile anche da parte del mondo della pesca che collabora con la Regione, e con un monitoraggio continuo della qualità del prodotto. Il processo di detossificazione potrà essere quindi attivato solo in presenza di una precisa disposizione in merito da parte delle autorità competenti. .