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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Aprile 2008
 
   
  RELAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUI PROGRESSI COMPIUTI NEL SETTORE DELLE TIC: OLTRE 250 MILIONI DI EUROPEI UTILIZZANO REGOLARMENTE INTERNET

 
   
  Bruxelles, 21 aprile 2008 - Oltre la metà degli europei utilizza regolarmente Internet, l´80% degli utenti ha una connessione a banda larga e il 60% dei servizi pubblici nell´Ue è integralmente disponibile in rete. Grazie alla rapida diffusione della banda larga in Europa, i due terzi delle scuole e la metà dei medici usano connessioni veloci. Sono queste le cifre presentate dalla Commissione in una relazione sui risultati ottenuti finora con l´iniziativa i2010, che costituisce la strategia digitale dell´Ue per la crescita e l´occupazione. La strategia, concordata nel 2005, ha favorito l´assunzione di un forte impegno a favore delle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic) a livello comunitario e nazionale. Dal 2007 tutti gli Stati membri considerano lo sviluppo delle Tic come uno dei principali obiettivi dei programmi di riforma strutturale. Allo stesso tempo, le istituzioni comunitarie hanno incoraggiato l´istituzione di un mercato unico dei servizi on line e l´aumento dei finanziamenti a favore della ricerca. Tuttavia, il mercato unico delle telecomunicazioni, che dovrà promuovere i servizi transfrontalieri di comunicazione, è ancora in via di realizzazione. "È una piacevole novità vedere come oggi tutti i 27 Stati membri sostengano con le loro rispettive politiche nazionali le Tic, il vero motore della crescita europea. Questa tendenza contribuisce a rafforzare la competitività dell´Europa a livello internazionale e a modernizzare la vita quotidiana degli europei", ha dichiarato Viviane Reding, Commissaria responsabile della società dell´informazione e dei media. "È particolarmente positivo constatare che nell´Ue il 77% delle imprese, il 67% delle scuole e il 48% dei medici colgono i vantaggi offerti dalle connessioni veloci a banda larga. Tuttavia, alcune regioni dell´Ue sono ancora in ritardo e non sono completamente connesse. Tutti i paesi dell´Ue devono quindi potenziare gli sforzi per colmare queste lacune e migliorare i servizi transfrontalieri di comunicazione così come quelli che raggiungono anche le regioni rurali e periferiche". La relazione di oggi mostra che la strategia politica dell´Europa nel settore delle Tic, intitolata "i2010 – una società europea dell´informazione per la crescita e l´occupazione" (Ip/05/643), all´origine di nuove iniziative comunitarie in materia di regolamentazione, ricerca e partenariati pubblico-privato, inizia a dare i suoi frutti. L´ue è il maggior mercato sviluppato di consumatori al mondo e conta 100 milioni di connessioni a Internet a banda larga, si trova quindi in una buona posizione per trarre i benefici economici offerti dalle Tic. Nel 2007 Internet ha attirato quasi 40 milioni di nuovi utenti regolari nell´Ue (oggi sono in totale 250 milioni). Negli ultimi cinque anni le Tic hanno avuto un impatto notevole sui servizi pubblici, soprattutto mettendo in rete l´istruzione e la sanità: oltre il 96% delle scuole in Europa è connesso a Internet e i due terzi hanno una connessione a banda larga, mentre nel 2001 la percentuale era praticamente uguale a zero. Nel settore della sanità il 57% dei medici invia o riceve per via telematica i dati dei pazienti (il 17% nel 2002) e il 46% riceve i risultati degli esami di laboratorio in formato elettronico (l´11% nel 2002). Nel 2007 il 77% delle imprese dell´Ue dispone di una connessione a banda larga (nel 2005 era il 62%) e il 77% utilizza Internet per le operazioni bancarie (rispetto al 70% nel 2005). La relazione della Commissione tratta le questioni fondamentali che dovranno essere affrontate nel periodo 2008-2010: Nonostante le attività di ricerca nel settore delle Tic siano intense, fino a raggiungere livelli superiori agli Usa in Svezia (18%), Finlandia (17%) e Danimarca (11%), in Slovacchia, Lettonia e Polonia sono inferiori all´1%. Per potenziare la ricerca, nel corso del 2008 diventeranno operative le iniziative congiunte per la tecnologia in materia di nanoelettronica e sistemi integrati (Ip/08/284, Ip/08/283), la "sanità elettronica" (Ip/08/12) e la ricerca di punta ad alto rischio (Ip/07/1931), finanziate dall´Ue. Quasi il 40% degli europei non usa mai Internet: le percentuali oscillano fra il 69% in Romania, il 65% in Bulgaria e il 62% in Grecia, da un lato, e il 13% in Danimarca e nei Paesi Bassi, dall´altro. Per incoraggiare l´uso delle nuove tecnologie on line, entro la fine del 2008 la Commissione pubblicherà una Guida sui diritti e sugli obblighi degli utenti comunitari di servizi digitali. Mentre in alcuni paesi, come l´Austria, la Repubblica ceca, Malta e il Portogallo, il 100% dei servizi pubblici di base per le imprese è integralmente disponibile in rete, in altri la percentuale è invece molto inferiore: il 15% in Bulgaria, il 25% in Polonia e il 30% in Lettonia. Per questo motivo, a maggio la Commissione lancerà una serie di progetti su larga scala per sostenere i servizi pubblici paneuropei, come i servizi transfrontalieri di identificazione o di firma elettronica. Contesto Nell´ue le Tic rappresentano il 26% delle attività di ricerca, il 20% degli investimenti delle imprese e quasi il 50% della crescita della produttività. La relazione pubblicata oggi dalla Commissione mette in evidenza i progressi compiuti nell´Ue e in ciascuno Stato membro e presenta una serie di proposte per promuovere ulteriormente la competitività e la diffusione delle Tic. La relazione sui progressi del mercato unico delle telecomunicazioni (Ip/08/460), pubblicata di recente dalla Commissione, ha constatato che in 8 Stati membri dell´Ue la diffusione della banda larga è superiore agli Usa, mentre nel 2007 per il quinto anno consecutivo sono aumentati gli investimenti nel settore delle telecomunicazioni nell´Ue, arrivando a superare i 50 miliardi di euro. Per maggiori informazioni: La relazione della Commissione i2010 è disponibile all´indirizzo seguente: http://ec. Europa. Eu/i2010 Annex .  
   
 

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