Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 22 Aprile 2008
 
   
  GLOBALIZZAZIONE ADDIO? TORNA A MILANO DAL 12 AL 14 MAGGIO ECONOMIA E SOCIETÀ APERTA - JEAN-CLAUDE TRICHET (BCE), EMMA MARCEGAGLIA (CONFINDUSTRIA), HA-JOON CHANG (CAMBRIDGE) E DANI RODRIK (HARVARD) I PROTAGONISTI DELL’APERTURA DEL FORUM INTERNAZIONALE ORGANIZZATO DA BOCCONI E CORRIERE DELLA SERA

 
   
  Milano, 22 aprile 2008 - Globalizzazione vs Protezionismo. In che direzione va l’Italia? E l’Europa? A un anno di distanza dalla prima edizione di Economia e società aperta (www. Economiaesocieta. Org) torna a Milano il forum internazionale organizzato da Bocconi e Corriere della Sera. Obiettivo della tre giorni milanese, da lunedì 12 a mercoledì 14 maggio, è disegnare il barometro della globalizzazione. La crisi dei mercati finanziari internazionali, l’avanzata di India, Cina e altri paesi in via di sviluppo come stanno influendo sui processi di globalizzazione e apertura dell’economia? La società appare oggi più aperta o più chiusa di un anno fa? L’opinione pubblica come sta reagendo di fronte ai cambiamenti in atto? E come risponderanno la politica e i leader delle economie occidentali? A queste domande cercheranno di rispondere i protagonisti del forum che, nel 2008, ha assunto una dimensione europea: la tappa milanese segue, infatti, quella di Parigi (marzo) e precede quella di Madrid (ottobre). “Era chiaro da anni, e lo avevamo sottolineato”, nota Mario Monti, presidente della Bocconi, “che una globalizzazione ricca di dinamismo, ma povera di governance da parte dei pubblici poteri, avrebbe determinato squilibri e istanze protezionistiche, capaci forse di rendere reversibile lo stesso processo della globalizzazione. Queste tendenze si stanno manifestando, soprattutto in alcuni paesi, mentre altri hanno saputo ristrutturare l’economia e il sistema di protezione sociale in modo da affrontare con fiducia la globalizzazione, traendone vantaggi rilevanti e diffusi. In questa prospettiva, il tema dell’economia e società aperta diviene più problematico e, al tempo stesso, ancor più essenziale”. “Nelle tre giornate milanesi il forum si interroga quindi sull’evoluzione ma anche sulle contraddizioni dello sviluppo e le involuzioni dell’economia aperta, con una particolare sensibilità per la ricerca di regole che rendano affidabile l’apertura di economie e società”, commenta Piergaetano Marchetti, presidente di Rcs Mediagroup. “In questo ambito, proprio in Italia, è tempo di dedicare la massima attenzione al gravissimo handicap che allo sviluppo e all’apertura viene dalla criminalità organizzata. È impossibile parlare di stato di diritto senza tener conto del reale deficit di legalità nel nostro paese”. “Anche quest’anno il dialogo tra i decisori e l’opinione pubblica, in particolare i giovani veri protagonisti del nostro appuntamento, sarà al centro delle tre giornate”, sottolinea Angelo Provasoli, rettore della Bocconi. “La città, i suoi luoghi e le sue istituzioni saranno il teatro di questo confronto che vedrà il mondo accademico internazionale discutere con quello dell’economia, della finanza e delle istituzioni”. Governare la globalizzazione è il titolo del dibattito che apre il forum lunedì 12 maggio a Palazzo Reale. A confrontarsi sul tema, dopo i saluti del sindaco Letizia Moratti, saranno Jean-claude Trichet, Emma Marcegaglia, Dani Rodrik, Alessandro Profumo, Mario Monti e Paolo Mieli. Filo conduttore dei dibattiti in programma martedì 13 e mercoledì 14 è l’interrogativo che dà il titolo al forum: Globalizzazione addio?. Finanza, industria, commercio, società, politica e cultura gli ambiti intorno ai quali si svilupperanno i convegni: Finanza mondiale: che cosa insegna la crisi. Uscire dalla crisi senza sacrificare la libertà dei mercati finanziari: il ruolo delle regole e della trasparenza. La fabbrica globale. Quali sono le forze che guidano la globalizzazione dell’industria? Il ruolo della diversità e della convergenza dei mercati, della tecnologia e della complessità. Il fantasma del protezionismo. Dopo decenni di liberalizzazioni dei mercati si riaffaccia una nuova voglia di protezionismo: autodifesa o autolesionismo? Imprese globali e capitale umano. Le nuove risorse professionali che servono per competere globalmente: interculturalità, mobilità, incentivi. Società aperta, legalità, crimine organizzato. Si può ancora parlare di stato di diritto in Italia? Criminalità organizzata, inconsistenza del sistema giudiziario, incapacità legislativa: gli effetti del deficit di legalità in termini di distorsione del mercato e freno allo sviluppo. Liberare la crescita. La riforma Attali e le nuove metodologie della politica. I nuovi distretti nella competizione globale. Il distretto industriale italiano, un paradigma che cambia: dalla fabbrica alla creatività. Fra globale e locale: società della conoscenza e processi transnazionali. Sotto l’impatto della globalizzazione la società tradizionale cerca nuovi equilibri più avanzati. Oppure si rifugia nel rifiuto del nuovo. Quale sarà lo scenario vincente? - Le nuove povertà. Il cambiamento economico e sociale sposta la linea di frattura dell’ineguaglianza. Come si manifesta il nuovo rischio povertà? Il reddito, ovviamente, ma non solo. A parlarne saranno esponenti del mondo dell’economia, della finanza, delle istituzioni, della società e della cultura tra cui: Stéphane Boujnah (Deutsche Bank e membro della Commissione Attali); Peter Cappelli (Wharton School of Management); Ha-joon Chang (Cambridge); Innocenzo Cipolletta (Ferrovie dello Stato); Don Virginio Colmegna (Casa della Carità); Alberto Cribiore (Brera Capital Partners); Bill Emmott (giornalista e scrittore); Jörgen Holmquist (Commissione europea); Emma Marcegaglia (Confindustria); Umberto Paolucci (Microsoft); Corrado Passera (Intesa Sanpaolo); Andrea Pininfarina (Pininfarina Spa); Alessandro Profumo (Unicredit group); Dani Rodrik (Harvard University); Prem Sikka (University of Essex); Gian Antonio Stella (giornalista); Shyam Sunder (Yale School of Management); Jean-claude Trichet (Banca centrale europea); Marco Tronchetti Provera (Pirelli); Piero Luigi Vigna (magistrato); Helmut Willke (Universitat Bielefeld). Spazio importante nel programma è riservato agli appuntamenti culturali: L’economia a fuoco. In una società aperta, i linguaggi e le tecniche per rappresentare e raccontare i fenomeni economico-sociali sono molteplici. Come negli ultimi vent’anni le arti e l’editoria hanno guardato e parlato alla società? Un paese di gente perbene. Giornalismo, teatro, canzone d’inchiesta ci raccontano storie di criminalità diffusa Cultura e società aperta. Identità separate e patrimoni culturali. Può il sapere dei popoli elaborare la tolleranza? Economia e società aperta può contare sull’Alto patronato del presidente della Repubblica e sui patrocini del Parlamento europeo, della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e del Comune di Milano. L’edizione 2008 del forum conferma la partecipazione .  
   
 

<<BACK