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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Aprile 2008
 
   
  VARATE LINEE GUIDA PIEMONTESI PER LA TIPICA FAUNA ALPINA PER EFFETTUARE I CENSIMENTI DELLE SPECIE

 
   
  La Giunta Regionale ha approvato nuove linee guida per il monitoraggio e la ricognizione faunistica della tipica fauna alpina, rivedendo alcune modalità operative, soprattutto in relazione allo svolgimento dei censimenti sulla consistenza delle specie, che si svolgono tra la primavera e l’estate, rimandando a un successivo momento l’approvazione delle modalità per la concessione di eventuali piani di prelievo selettivo di dette specie. La tipica fauna alpina è costituita da coturnice, fagiano di monte, pernice bianca e lepre variabile (Lepus timidus), un raggruppamento sistematicamente eterogeneo, che comprende specie dall’alto valore ecologico e naturalistico che convivono in ambienti tipicamente alpini. Queste specie di uccelli sono inserite negli allegati I e Ii della Direttiva Comunitaria “Uccelli” (79/409/Cee), che stabilisce la necessità di prevedere apposite misure di tutela. Infatti, queste popolazioni, ormai rarefatte, sono sensibili alle più piccole variazioni ambientali e risentono in modo negativo di alcune attività antropiche e della modificazione degli habitat, in Piemonte come in altre zone delle Alpi. Una prima deliberazione regionale nel 2004 aveva approvato le “Linee guida per la gestione e tutela della specie fagiano di monte, pernice bianca, coturnice e lepre variabile nella Regione Piemonte”; ora, alla luce dei dati raccolti, nonchè delle conoscenze tecniche e scientifiche acquisite, si è reso necessario rivedere alcune modalità operative. Allo scopo è stato istituito, sin dallo scorso anno, un comitato tecnico composto da rappresentanti del mondo accademico, degli enti di gestione (Province, Aree protette, Comprensori alpini e Aziende funistiche) e dell’associazionismo (associazioni venatorie e ambientaliste) con il compito di effettuare uno studio propedeutico per l’individuazione di misure di tutela della tipica fauna alpina. Tra gli esiti del gruppo di lavoro, vi è l’elaborazione delle modalità ottimali per procedere al monitoraggio e alla ricognizione faunistica, differenziata secondo le diverse specie e da svolgersi in maniera uniforme sul territorio, evitando eccessive frammentazioni e garantendo omogeneità dei dati raccolti. “Le operazioni di censimento e monitoraggio – afferma l’Assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco – sono passaggi fondamentali e preliminari per una corretta conoscenza dei fenomeni, della consistenza e della distribuzione di specie ormai rare, che richiedono specifiche misure di tutela. Abbiamo dunque provveduto a fornire indicazioni omogenee e puntuali per effettuare i monitoraggi in tutte le aree territoriali della Regione, data l’imminenza della stagione più adatta a realizzarli. Le operazioni si svolgeranno sotto la costante supervisione dell’Osservatorio faunistico regionale e ci daranno elementi circostanziati per valutare come procedere con gli eventuali piani di prelievo. ” .  
   
 

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