Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Aprile 2008
 
   
  L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA ITALIANA STUDIA IL FUTURO: DALLA RICERCA AL MERCATO GLOBALE, RISULTATI E PROSPETTIVE

 
   
   Milano 23 aprile 2008 - L’industria italiana costruttrice di beni strumentali si è data appuntamento ieri mattina a Milano alla edizione 2008 della Conferenza nazionale della piattaforma Manufuture-it incentrata sul tema “l’industria manifatturiera italiana studia il futuro: dalla ricerca al mercato globale, risultati e prospettive”. L’incontro, aperto alla partecipazione di istituzioni, stampa, attori del mondo della ricerca e imprese del settore, è stato organizzato e promosso da Federmacchine, la federazione dei costruttori italiani di beni strumentali, in collaborazione con Manufuture-it, la piattaforma tecnologica italiana creata per sviluppare una coordinata attività di studio delle principali tematiche di interesse per le imprese del settore in materia di ricerca e sviluppo. Tra i relatori presenti alla Conferenza Manufuture-it: Alberto Maria Sacchi, presidente Federmacchine, Alberto Tacchella, presidente Manufuture-it, Adriano De Maio, sottosegretario Alta formazione, ricerca e innovazione, regione Lombardia. Obiettivo dell’incontro era fornire alle imprese del manifatturiero una panoramica esaustiva delle opportunità a loro disposizione per svolgere progetti di ricerca e innovazione in collaborazione con centri di ricerca, università, enti, istituzioni, italiani e stranieri. Per questa ragione, la sessione di lavoro è stata arricchita da una tavola rotonda, moderata da Emanuele Scarci, giornalista de Il Sole 24 Ore, cui sono stati invitati i rappresentanti dei principali portatori di interesse dell’industria manifatturiera: dalla Comunità europea, alle autorità di governo, dalle istituzioni, alle associazioni di categoria, dagli istituti di ricerca, al mondo accademico. L’attività di ricerca e sviluppo - ha affermato Alberto Maria Sacchi, presidente Federmacchine rappresenta infatti uno degli asset ormai imprescindibili per il mantenimento della competitività delle imprese di un settore caratterizzato da un forte contenuto high-tech, quale quello del bene strumentale”. Con 3. 000 imprese, 170. 000 addetti e un fatturato che nel 2006, secondo i consuntivi elaborati dal Gruppo Statistiche Federmacchine, si è attestato a 34 miliardi di euro, pari al 2,3% del prodotto interno lordo nazionale, l’industria italiana del bene strumentale rappresenta uno dei settori strategici per l’intero sistema economico del paese. “D’altro canto - ha rilevato Alberto Tacchella, presidente Manufuture It - l’attività di ricerca e sviluppo svolta dalle imprese contribuisce in maniera determinante all’avanzamento del livello di competitività dell’intero settore. Occorre però che le imprese imparino a collaborare nella competizione, confrontandosi apertamente con i diretti concorrenti sulle azioni da intraprendere in materia di R&s”. “Finalità di Manufuture It - ha proseguito Tacchella - è stimolare le imprese del settore a discutere e condividere una strategia che contempli iniziative di comune interesse utili allo sviluppo dell’intero comparto. La forza di un’impresa non può infatti prescindere dalla forza del settore cui questa appartiene, ecco perché la Federmacchine sostiene l’attività della piattaforma e intende stimolare la partecipazione delle aziende affinché si aggreghino intorno a comuni progetti di ricerca”. L’individuazione di progetti di ricerca di interesse comune è scelta imprescindibile per poter ottenere spazi, visibilità e, di conseguenza, finanziamenti utili alla crescita e allo sviluppo dell’impresa costruttrice di beni strumentali e del settore considerato nel complesso. Alberto Sacchi ha affermato: “Accogliamo con favore i provvedimenti oggi a disposizione delle imprese che intendono svolgere una seria e articolata attività di ricerca. In particolare mi riferisco al Piano Industria 2015 che prevede, nell’ambito del progetto di Innovazione industriale nuove tecnologie per il made in Italy, uno stanziamento di 190 milioni di euro, di cui 25 milioni riservati alle piccole e micro imprese, da sempre penalizzate nello svolgimento di tale attività a causa della limitata dimensione della struttura aziendale”. “Analogamente, i costruttori italiani di beni strumentali plaudono all’introduzione del provvedimento di incentivazione alla attività di ricerca e sviluppo previsto dalla legge 296/06 (modificata dalla legge Finanziaria 2008). Tale provvedimento offre alle imprese contributo a fondo perso, sotto forma di credito d´imposta, pari al 10% delle spese sostenute e pari al 40% per contratti sviluppati in collaborazione con università o enti pubblici di ricerca. Certi del valore della collaborazione tra mondo dell’industria e mondo della ricerca, chiediamo comunque - ha concluso Sacchi - che sia previsto un innalzamento del credito d´imposta dal 10% al 20% delle spese sostenute dalle aziende che operano alla realizzazione di progetti di R&s in autonomia, per incentivare in ogni modo il mantenimento della competitività dell’industria manifatturiera italiana”. Federmacchine è la federazione cui fanno capo 11 associazioni di categoria: Acimac (macchine e attrezzature per ceramica), Acimall (macchine per la lavorazione del legno), Acimga (macchine per l´industria grafica, cartaria e affini), Acimit (macchine per l´industria tessile), Assocomaplast (macchine e stampi per materie plastiche e gomma), Assomac (macchine per calzature, pelletteria e conceria), Confindustria Marmomacchine - Assomarmomacchine (macchine e attrezzature per la lavorazione delle pietre naturali), Gimav (macchine e accessori per il vetro) , Ucima (macchine per confezionamento e imballaggio), Ucimu-sistemi Per Produrre (macchine utensili, robot e automazione), Unacoma (macchine agricole) I Consuntivi Federmacchine
2004 migliaia di euro 2005 migliaia di euro 2006 migliaia di euro 05/04 06/05
Produzione 31. 584 31. 930 34. 046 +1,1% +6,6%
Export 20. 262 20. 987 22. 482 +3,6% +7,1%
Consegne interne 11. 322 10. 943 11. 564 -3,3% +5,7%
Import 5. 409 5. 502 5. 922 +1,7% +7,6%
Consumo apparente 16. 731 16. 445 17. 486 -1,7% +6,3%
.
 
   
 

<<BACK