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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Aprile 2008
 
   
  IL PECCATO DI ADAM DI DUNCAN FOLEY

 
   
   Milano, 23 aprile 2008 - «Questo libro colto e vivo riconnette l’economia alla complessità e ai conflitti politici e sociali e potentemente ci ricorda che non esistono regole fisse e già date in natura a governo del mercato. Tracciando la storia del pensiero economico come una forma di unione fra valori e prassi, questo libro ci induce a mantenere sotto lo stesso sguardo la duplice sfida della comprensione scientifica e del ragionamento morale». (Ira Katznelson, Columbia University) Nel volume Il peccato di Adam. Una guida alla teologia economica, pubblicato da Libri Scheiwiller e in libreria da aprile 2008, l’economista Duncan Foley cerca di illustrare le idee fondamentali dei grandi economisti a partire da Adam Smith per finire con Joseph Schumpeter. Nel mezzo si svolgono i capitoli dedicati a Thomas Malthus, David Ricardo, Karl Marx, John Maynard Keynes, Friedrich Hayek e Thorstein Veblen. La convizione cardine in Foley è che l’economia al suo livello più astratto e interessante è un discorso speculativo e filosofico e non una scienza deduttiva o induttiva e per questo può generare pericolosi errori di giudizio. Smith e i suoi successori hanno argomentato che il mercato, e la divisione del lavoro favorita da esso, si esprime in strabilianti guadagni in produttività, che conducono a più alti standard di vita. Ma se il mercato non pone la questione della distribuzione dei proventi della produttività, come di fatto avviene, come potranno mai condividere tutte le classi e tutti i membri della società tali superiori livelli di benessere? Il “peccato originale” di Adam è subdolo almeno quanto quello di Eva: ci ha indotti con successo nella tentazione di barattare deliberatamente un male concreto e immediato, ovvero l’egoismo antisociale imposto dall’economia di mercato, con la presunzione di ottenerne un bene incerto e astratto: che il progresso prodotto da questo sistema avrà ricadute benefiche sulla collettività. Duncan K. Foley è docente di Economia alla New School of Social Research di New York. Tra le sue opere Understanding Capital: Marx’s Economic Theory (Harvard University Press 1986); Moneta, accumulazione e crisi (Giuffrè 1994) Classical Theory and Policy Analysis. A Round – Table, con P. Garegnani e M. Pivetti (Aracne 2004). .  
   
 

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