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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Aprile 2008
 
   
  EMILIA ROMAGNA: VIA LIBERA DELL´ASSEMBLEA LEGISLATIVA AI TRE ISTITUTI DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO. BISSONI: "LA RICERCA È UN OBIETTIVO STRATEGICO DI TUTTO IL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE"

 
   
   Bologna, 23 aprile 2008 - “La ricerca è un obiettivo strategico di tutto il Servizio sanitario regionale che si avvale comunque di una rete di eccellenza composta sia dalle Aziende Ospedaliero-universitarie sia dagli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Con la scelta di oggi l’Emilia-romagna rafforza la propria rete degli Irccs e quindi la possibilità di accedere in modo significativo al Fondo nazionale destinato a questi Istituti”. Così l’assessore alle politiche per la salute Giovanni Bissoni ha commentato l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa regionale della proposta della Giunta di istituire tre Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico: “Polo delle scienze neurologiche” (all’Ospedale Bellaria dell’Azienda Usl di Bologna), “Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia” (all’Arcispedale S. Maria Nuova-azienda Ospedaliera di Reggio Emilia), “Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori” (Irst) di Meldola. I soggetti interessati presenteranno specifica domanda di riconoscimento di Irccs secondo le procedure previste dalla normativa regionale e nazionale. “La Regione Emilia-romagna – si legge nella proposta approvata – ha da tempo individuato il tema della ricerca come strategico per garantire ai propri servizi sanitari un costante flusso di innovazione e la dinamicità necessaria per rispondere compiutamente alle esigenze dei cittadini e degli operatori attivando diversi progetti, anche in collaborazione con le Università della regione”. E’ in questo contesto, e in base alle indicazioni del nuovo Piano sociale e sanitario 2008-2010, che si è posta la necessità di un ampliamento della rete regionale degli Irccs, individuando le strutture da interessare, scelte sulla base di qualificanti caratteristiche: intensità e rilevanza delle attività di ricerca e potenzialità del loro sviluppo, disponibilità di risorse strutturali ed infrastrutturali per la ricerca comprese comprovate competenze professionali, partecipazione a network di ricerca regionali, nazionali ed internazionali. “Le tre strutture – si legge ancora nella proposta – perseguono infatti da tempo finalità di ricerca, unitamente a prestazioni di ricovero e cura ad alta specialità e presentano i requisiti che ne consentono il riconoscimento del carattere scientifico”. Diverse sono le forme giuridiche e le modalità di costituzione. Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori - L’istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori (Irst) di Meldola nasce nel 2000 quale sperimentazione gestionale come s. R. L. Composta dalle quattro Aziende Usl dell’Area vasta Romagna (Rimini, Forlì, Cesena, Ravenna) e da soggetti privati no profit: fondazioni bancarie e Istituto Oncologico Romagnolo. L’istituto oncologico dal 1979 collabora con il Servizio pubblico nei settori dell’epidemiologica, della prevenzione, della ricerca clinica, dell’assistenza domiciliare ad ammalati di tumore. L’irst è pienamente inserito nel sistema sanitario regionale: è nodo della rete oncologica dell’Area vasta Romagna, centro Hub per attività di eccellenza (ricerca e sperimentazione). L’inaugurazione della nuova sede si è tenuta il 22 settembre 2007 alla presenza del presidente del Consiglio, del Ministro della Salute, del presidente della Regione. Ospita, tra l’altro: laboratori di bioscienze, unità operativa di radioterapia con acceleratore lineare e tomoterapia, unità operativa di medicina radio metabolica, unità di diagnostica per immagini, reparto di degenza, Registro tumori della Romagna, day hospital. Manterrà la forma giuridica di s. R. L. Con i medesimi proprietari (53,27% pubblico, 46,73% privato no profit). Polo delle scienze tecnologiche - Come prevede la legislazione nazionale e regionale, gli Irccs possono essere strutture interne ad Aziende sanitarie, con specifiche forme organizzative e autonomia scientifica, organizzativa, contabile. Il “Polo delle scienze neurologiche” è dunque Irccs dell’Azienda Usl di Bologna, con sede all’Ospedale Bellaria, dove sarà anche costruito un nuovo edificio di 25. 000 mq (conclusione lavori nel 2009) dove saranno ospitate tutte le attività neurologiche, neurochirurgiche e neuroradiologiche ad alta complessità assistenziale sia per adulti che per bambini, con spazi dedicati alla didattica ed alla ricerca. Nasce come risposta all’esigenza di portare a sintesi i processi di alta qualificazione portati avanti dalle Unità di neurologia degli Ospedali Maggiore e Bellaria, dalla Clinica neurologica dell’Università (la cui gestione sanitaria dalla fine degli anni ’90 è affidata all’Azienda Usl). Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia - L’istituto nasce all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia. La sua costituzione nasce dall’evoluzione delle attività dell’Arcispedale S. Maria Nuova in particolare nel campo della ricerca rivolta allo sviluppo tecnologico e all’innovazione dei modelli organizzativi. Da un lato, infatti, l’Arcispedale si è caratterizzato per competenze rilevanti nel campo della diagnostica avanzata e per capacità di integrazione in rete con le altre strutture specialistiche regionali e nazionali; dall’altro, ha consolidato esperienze innovative di modelli assistenziali rivolti all’ammalato oncologico trasferendo le innovazioni cliniche ed assistenziali elaborate nell’ambito delle sue attività di ricerca. L’irccs reggiano consoliderà le collaborazioni con prestigiose realtà nazionali ed internazionali. Nel contesto del Servizio sanitario regionale contribuirà alla rete oncologica regionale, in relazione con altri centri, consolidando in particolare le potenzialità di ricerca e sviluppo presenti in Area vasta Emilia-nord, a partire dalla collaborazione strategica con la Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Modena e Reggio e con l’Azienda Ospedalierouniversitaria di Modena, in particolare il Dipartimento integrato onco-ematologico. .  
   
 

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