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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Aprile 2008
 
   
  LE CARTE FANTASTICHE DI OLIVIA SIAUSS ALLA SALA COMUNALE D’ARTE DI TRIESTE

 
   
  Trieste, 23 aprile 2008 - S’inaugura alunedì 28 aprile 2008 alle ore 18. 00 nella Sala Comunale d’Arte (piazza dell’Unità d’Italia, 4) la mostra personale della pittrice triestina Olivia Siauss intitolata Carte fantastiche 2003-2008, che sarà presentata dall’architetto Marianna Accerboni. La rassegna, che propone una ventina di opere, realizzate dall’artista tra il 2003 e il 2008 a tecnica mista con pastelli acquerellabili, rimarrà visitabile fino al 18 maggio. Pausa d’artista o licenza poetica – scrive Accerboni - potrebbe essere definito l’intervallo creativo, che sottende l’opera della pittrice Olivia Siauss da un quinquennio a oggi. Il risultato di tale sperimentazione - che riporta l’autrice sull’onda di una ricerca espressiva quanto mai attuale, poichè si situa nell’ottica di quel filone neofigurativo, che rappresenta uno degli indirizzi stilistici più interessanti dell’arte contemporanea – costituisce il filo conduttore di questa mostra, che accogliamo con sorpresa e con piacere, perché testimonia la continua capacità da parte dell’artista di evolvere e rinnovare il proprio linguaggio: un itinerario creativo, quello della Siauss, che prese il via nel 1970 con l’approfondimento dello studio di figura svolto al Museo Revoltella sotto la guida di Nino Perizi, e con i corsi di incisione e stampa tenuti a Trieste da Marjan Kravos e a Saciletto (Udine) da Federico Righi. Esperienze che portarono la pittrice ad attestarsi su un’interpretazione gradualmente sempre più essenziale, svolta in chiave espressionista, della realtà, rappresentata dal paesaggio naturale: una sintesi felice, esplicitata sul piano pittorico e grafico e spesso arricchita da raffinate intersezioni di carta velina e di collage su tela e su carte preparate con una tecnica personale acquisita nel tempo, che lascia tracce di eloquente matericità sul fondo pittorico. Evolvendo dalle morbide, geometriche forme essenziali cui era pervenuta negli ultimi anni precedenti al 2003 – conclude il critico - Siauss si libra ora verso il confine evanescente di illimitati spazi fantastici, in cui l’artista ci accompagna alla scoperta di una poetica onirica, che assembla, talvolta con un pizzico d’ironia, reminescenze fiabesche rappresentate da antichi castelli ad animali da favola, frutti, foglie e stendardi al vento e a un quarto di luna rossa, che traluce in un’atmosfera giocosa e incantata, declinati a mezzo di pastelli a cera acquerellabili su fondo di carte preparate: un intermezzo ludico di figurazione fantastico/simbolica, creato per un appuntamento di prestigio – quello della Sala Comunale d’Arte – in cui la pittrice è presente con una personale per la settima volta. E un racconto incantato, che certamente lascerà una traccia di morbidezza nella creatività futura dell’artista. .  
   
 

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