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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Aprile 2008
 
   
  BASILICATA: INCONTRO SU SANITA’ VETERINARIA E QUALITA’ DEGLI ALIMENTI

 
   
  “Oggi i consumatori mostrano grande attenzione alla salubrità e qualità degli alimenti, in ossequio al principio di “sicurezza alimentare”, entrato prepotentemente nel quotidiano di ciascuno di noi. Si tratta di una richiesta che non può restare inevasa, soprattutto in ragione di alcune emergenze sanitarie che negli ultimi anni (“mucca pazza”, alimenti alla diossina, etc. ) hanno occupato le cronache di giornali e delle televisioni, provocando danni economici enormi e causando gravi debacle, anche in termini di immagine, alle filiere produttive di tale settore”. Lo ha detto il 22 aprile l’assessore regionale alla Salute, Antonio Potenza, aprendo il convegno sul tema “Sanità veterinaria e qualità degli alimenti in Basilicata”. “Emergenze zootecniche come quelle della Diossina, Bse, blue tongue, influenza aviaria possono essere devastanti quando si affacciano sul territorio. Tuttavia – ha aggiunto Potenza - abbiamo gli strumenti per circoscriverle, arginarle e debellarle poiché ne conosciamo gli aspetti eziologici scatenanti: la scarsa coscienza ambientale nel caso della diossina; la produzione di mangimi non conformi per la Bse; modifica dei fattori climatici e diffusione degli insetti vettori per la Blue tongue”. Obiettivo del convegno è quello di far conoscere la figura del medico veterinario, sia pubblico che aziendale, quale: garante della salubrità degli alimenti di origine animale e protagonista indispensabile dell’efficienza dei controlli sanitari sugli alimenti. Per questo – ha concluso l’assessore - abbiamo riunito intorno ad uno stesso tavolo tutti quegli organismi dove operano i veterinari impegnati sul fronte della sicurezza alimentare, partendo dagli enti pubblici Ministero della Salute, Asl, Istituto zooprofilattico, passando per il privato (Associazione Allevatori) per arrivare, infine, all’ordine dei veterinari”. Al convegno hanno partecipato: Gerardo Salvatore, responsabile ufficio veterinario regionale; Angelo Bochicchio, Direttore dipartimento di prevenzione Ausl n. 1 Venosa; Giuseppe Valerio, Presidente Istituto zooprofilattico Foggia; Augusto Calbi, Direttore Associazione provinciale allevatori di Potenza e Matera; Franco Roperto, Preside facoltà di Medicina Veterinaria — Università Federico Ii di Napoli; Angelo Niro, Tesoriere della federazione nazionale degli ordini veterinari; Loredana Candela del Ministero della Salute. “Da alcuni anni il Dipartimento Salute Sicurezza Solidarietà Sociale Servizi alla Persona e alla Comunità – è stato detto nel corso del convegno sul tema Sanita’ veterinaria e qualità degli alimenti in Basilicata - è impegnato in iniziative e progetti di ricerca finalizzati a studiare e a valorizzare i prodotti tipici regionali, e, in genere, tutte le produzioni alimentari lucane, al fine di fornire ai cittadini consumatori della nostra collettività la certezza di avere in tavola un prodotto monitorato lungo tutta la filiera produttiva, in conformità a quanto stabilito dalle norme igienico-sanitarie in materia di sicurezza alimentare e di salubrità degli alimenti”. Inoltre, nell’ambito di questi studi “si è focalizzata l’attenzione sulla valutazione della qualità nutrizionale delle produzioni tipiche della Basilicata (d’origine animale e vegetale) per mettere in campo strategie adeguate alla prevenzione delle principali disfunzioni/patologie derivanti dalla cattiva alimentazione”. Con questo approccio scientifico è stato, altresì, possibile attivare delle campagne di comunicazione sul rapporto cibo-uomo, volte a migliorare la qualità della vita e la prevenzione delle malattie derivanti dalla stessa distorsione di tale rapporto. Già dal 2000 sono stati attivati e conclusi progetti come “Alimenti tipici della Basilicata: Strategie nutrizionali di prevenzione e miglioramento della qualità della vita” e “Non mangiamoci la salute: campagna di comunicazione istituzionale per la corretta alimentazione dei cittadini” che comprovano la costante attenzione riposta dalle istituzioni regionali sui seguenti temi: il miglioramento degli stili alimentari; la salubrità degli alimenti; il controllo delle filiere produttive; la diffusione delle informazioni in materia di nutrizione. Oggi, ponendoci nel medesimo solco e con necessaria continuità, proponiamo un nuovo progetto intitolato: “Sistemi di Controllo Veterinario, Qualità ed Educazione Alimentare In Basilicata” con il quale vogliamo raggiungere ulteriori obiettivi in tema di igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati. I principi chiave intorno ai quali le attività si struttureranno sono: La Sicurezza e controllo delle filiere alimentari; La Qualità degli alimenti; L’educazione alimentare. Si tratta di aspetti di assoluta preminenza al fine di proteggere l’intera popolazione dal rischio di sofisticazione dei cibi e dalle carenze nutrizionali rivenienti da modelli comportamentali ispirati da un “esotismo alimentare” di dubbio valore sociale, molto distante dal contesto tradizionale lucano. L’obiettivo del progetto sarà quello di assicurare un elevato livello di protezione dei consumatori lungo tutta la filiera alimentare, al fine di garantire ai cittadini la certezza e la cogenza dei controlli sugli alimenti d’origine animale. L’implementazione di una nuova strategia di preservazione dei valori e delle tradizioni alimentari parte proprio dalla messa in campo di procedure “definite e certe” atte a verificare la qualità e la salubrità degli alimenti di origine animale, identificando sistemi integrati di controllo della filiera: dalla produzione delle materie prime sino al consumo dei cibi da parte dei cittadini (dal campo alla tavola) secondo il principio dei Km “0”. Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso la valorizzazione dei prodotti a marchio lucano rispondenti ai requisiti sui sistemi di produzione e di mantenimento ed assicuranti la genuinità dei prodotti alimentari della nostra terra. La definizione di un sistema di sorveglianza sulle filiere degli alimenti di origine animale permette di migliorare la programmazione degli interventi sanitari basati sull’analisi del rischio e su un’efficace e corretta comunicazione nei confronti dei consumatori. I punti critici su cui concentrare l’attenzione saranno, pertanto, i seguenti: alimentazione degli animali; l’igiene di allevamento e la profilassi diretta delle malattie trasmissibili; provenienza degli animali e dei prodotti alimentari; materie prime utilizzate; benessere animale. Infine, l’attribuzione di un ruolo ai medici veterinari libero-professionisti (veterinari aziendali) che già operano presso le aziende zootecniche favorirà la predisposizione di programmi di controllo sanitario per la gestione degli allevamenti. .  
   
 

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