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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Aprile 2008
 
   
  IMPRENDITORIA GIOVANILE TOSCANA, 15 MILIONI DI EURO IN TRE ANNI FINO AL 2010

 
   
  Firenze, 23 aprile 2008 - Quindici milioni di euro in tre anni, fino al 2010, per dare impulso alla costituzione di imprese da parte di giovani sotto i 35 anni in settori ad elevato contenuto innovativo o tecnologico. È questo l’ammontare complessivo dello stanziamento previsto dalla nuova legge sull’imprenditoria giovanile che è stata approvata ieri pomeriggio in Consiglio regionale. Il testo di legge, presentato dall’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, prende il posto della vecchia legge 27 introducendo uno strumento decisamente più al passo con le profonde trasformazioni avvenute nello scenario economico. «Siamo soddisfatti – ha commentato l’assessore Simoncini – perché questa legge si inserisce nel percorso intrapreso dalla Regione per favorire l’occupazione giovanile. Un percorso che va nella direzione di promuovere la s! tabilizzazione, eliminare il precariato, inserire giovani qual! ificati e permettere la costituzione di nuove imprese. La nuova legge rappresenta un elemento di rottura con il passato perché da un intervento indistinto, come quello previsto dalla vecchia legge 27, si passa ad interventi più consistenti e mirati in settori fondamentali per lo sviluppo dell’economia regionale». L’assessore Simoncini ha voluto ringraziare il presidente della terza commissione attività produttive Vittorio Bugli. «Ed anche tutta l’aula per gli ulteriori miglioramenti introdotti nella legge durante la discussione del testo». Questi gli elementi prioritari della nuova legge: offrire opportunità ai giovani che intendono fare impresa nei settori dei servizi avanzati e in quello manifatturiero, essenziali per il rilancio; immettere nel sistema produzioni innovative e ad alto contenuto tecnologico; sostenere imprese che fertilizzino il campo della ricerca e dello sviluppo; favorire l’autoimpiego e i! l lavoro autonomo; offrire buone prassi in grado di orientare i giovani con alti livelli di istruzione, oggi sottoccupati, verso forme di lavoro più qualificate. Come funziona - La legge prevede agevolazioni per piccole e medie imprese con sede legale e unità operativa in Toscana. In particolare sono agevolate due tipi di imprese: quelle di nuova costituzione e quelle costituite non più di cinque anni prima della richiesta del beneficio che intendono espandersi con progetti di sviluppo tecnologico e innovativo. Titolari, rappresentanti legali e almeno la metà dei soci che detengono la maggioranza del capitale sociale non devono avere un’età superiore ai 35 anni al momento di presentazione della domanda o, nel caso di nuove imprese, al momento della costituzione. Gli incentivi consistono in un finanziamento a tasso zero per il 70% degli investimenti sostenuti, elevabile al 75% nel caso di registrazione di marchi e breve! tti. C’è poi una possibilità, decisamente ! innovati va, che prevede che il soggetto terzo che gestirà per conto della Regione la legge, possa entrare nel capitale di rischio della società, assumendo partecipazioni di minoranza per la fase di avvio dell’attività. Per la concessione delle agevolazioni è istituito un apposito fondo di rotazione che prevede un piano di rientro per un periodo massimo di 7 anni. Alle imprese agevolate sarà garantito un tutoraggio per i primi due anni di attività. Cosa cambia La vecchia legge, la 27 del 1993, prevedeva contributi in conto capitale, in conto interessi o in conto canoni, attivati da un apposito fondo costituito presso Fidi Toscana. La nuova legge proposta dalla giunta si pone l’obiettivo di far emergere i progetti più dinamici, in grado di dare una mano al riposizionamento competitivo della nostra regione. La legge 27 del 1993 va in pensione dopo aver finanziato 4. 848 imprese pe! r un volume complessivo di contributi pari a 47. 492 milioni di euro e consentendo la creazione di oltre 16 mila posti di lavoro, fra dipendenti e soci. Nel 2006 il tasso di disoccupazione dei giovani fra i 15 e i 24 anni è sceso al 15,4 dal 16,7% mentre il tasso di ccupazione è salito al 29,6 dal 27,9. Nella fascia di età 25-34, il tasso di disoccupazione è rimasto invariato, sul 6%, mentre l’occupazione è cresciuta dal 77,2% al 78,6%. .  
   
 

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