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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Aprile 2008
 
   
  A VENEZIA IL 63° CONGRESSO NAZIONALE DI ASSOENOLOGI.

 
   
  Il Congresso nazionale di Assoenologi torna a Venezia dove si è già svolto altre due volte, nel 1987 e nel 1995. Quest’anno sarà ospitato nell’isola della Giudecca, nel centro congressi dell’Hilton Molino Stucky, dal 24 al 27 aprile. “Vino: rimanere competitivi per continuare a vincere la sfida dei mercati” è il titolo generale del congresso, che sarà sviluppato in due sessioni rispettivamente dedicate a “Vino: finanza, marketing e territorio” ed a “Vino: nell’export il futuro del settore”, per un totale di otto relazioni di grande attualità. La manifestazione è stata presentata oggi dal presidente dell´Associazione Enologi Enotecnici Italiani Giancarlo Prevarin e dal presidente dell’Unione Internationale des Oenologues Giuseppe Martelli. Il segretario regionale al settore primario Giuseppe Nezzo ha portato il saluto del vicepresidente Luca Zaia che non ha potuto essere presente. Il Veneto – ha sottolineato Martelli – è la regione che produce più vino in Italia ed esporta anche di più. Due dati che difficilmente si trovano accomunati in un’unica realtà, dove peraltro è nata – a Conegliano – la prima scuola di enologia. In una nota diffusa per questa occasione, il vicepresidente Zaia fa rilevare che “le esportazioni sfiorano i 4,5 milioni di ettolitri, su una produzione totale media annua di circa 7 milioni e mezzo di ettolitri, e fanno del Veneto la regione con la più alta vocazione all’export nel campo delle produzioni vinicole, con una percentuale che si aggira sul 28,5 per cento in quantità di tutti i vini italiani che prendono la strada dell’estero, per un valore complessivo valutabile sugli 815 milioni di euro, cioè pari a circa il 27,6 per cento del totale nazionale”. Il congresso – come ha detto il presidente di Assoenologi, Prevarin – toccherà temi importanti, non ultimo quello dei controlli sulla qualità del prodotto, e per alcuni aspetti anche innovativi, come l’interesse del mondo della finanza nei confronti del settore vinicolo e le aperture verso nuovi mercati. Ad esempio, quello dell’Estremo Oriente che – ha detto Martelli – “deve essere adeguatamente iniziato al vino”. Il vino italiano venduto all´estero cresce ad una velocità tripla rispetto agli altri prodotti del paniere agroalimentare (olio, pasta, formaggi). Una tendenza che fa presagire che tra qualche anno la produzione destinata al mercato domestico e a quello estero arriverà ad una sostanziale parità. Una sfida che richiede l´integrazione tra finanza, marketing, territorio e mercato. Ed è questo il tema di fondo del 63° Congresso Assoenologi, al quale è prevista la partecipazione del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e dei vertici della Regione del Veneto. Durante i lavori sarà assegnato anche il “Grappolo d’oro 2008”, riconoscimento istituito nel 1960 dall’organizzazione nazionale di categoria dei tecnici del settore vitivinicolo. .  
   
 

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