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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Aprile 2008
 
   
  LA FONDAZIONE DELLE PROVINCIE DEL NORD OVEST È UNA REALTÀ MERCOLEDÌ 23 APRILE LA FIRMA DELLO STATUTO

 
   
   Piacenza, 23 aprile 2008 - La Fondazione delle Province del Nord Ovest esce dalla dimensione dialettica in cui è stata calata finora per diventare una realtà concreta. Venerdì 23 aprile le 25 Province aderenti approvano infatti a Torino, nella sede della locale Amministrazione provinciale, lo statuto dell´organismo, statuto che sarà poi sottoposto al voto dei venticinque consigli provinciali. E´ un momento importante, per molti versi un un passaggio epocale, come ha tenuto a sottolineare oggi il presidente della Provincia di Piacenza Gianluigi Boiardi, alla conferenza stampa di presentazione dell´evento. “La Fondazione coinvolge un´area chiave del Paese, con 25 province, tremila comuni, 16 milioni di abitanti, poco meno di 1 milione e mezzo di aziende. Il documento che verrà approvato mercoledì è il frutto di un lavoro di tre anni. Si pone per obiettivo la promozione dello sviluppo di diversi settori: le infrastrutture e la logistica; l´economia e le produzioni locali; il marketing territoriale integrato; uno sviluppo rispettoso della sostenibilità ambientale; la ricerca, l´innovazione e il trasferimento tecnologico; la promozione del turismo, della cultura e dei grandi eventi; i rapporti con l´Europa e lo sviluppo delle misure comunitarie; la tutela e la valorizzazione del fiume Po e dei suoi affluenti; l´Università e l´alta Formazione; le Politiche del mare. Si crea una rete organizzata di relazioni essenzialmente di tipo politico, che puntano direttamente agli obiettivi elencati”. Ma l´incontro di mercoledì sarà importante non solo per l´approvazione dello Statuto. “Il comitato promotore della Fondazione – ha ricordato il presidente Boiardi in conferenza stampa - ha già lavorato in passato su temi particolari, come quello della Fondazione come nuova Food Valley, affrontato l´anno scorso a Lodi. A Torino, mercoledì, la Fondazione confermerà il suo impegno a sostenere il grande appuntamento di Expo 2015. Gli obiettivi che la Fondazione , del resto, coincidono sostanzialmente con i temi che saranno affrontati nella grande esposizione milanese: come Province del Nord Ovest, faremo ogni sforzo per contribuire al successo della manifestazione. Il tema di Expo 2015, come si sa, è nutrire il pianeta, ovvero le energie per la vita: biotecnologie alimentari, zootecnia, packaging , smaltimento e valorizzazione dei rifiuti, dietologia, benessere e fitness, ristorazione, turismo. Sono questi gli assi portanti della manifestazione e le nazioni coinvolte porteranno il meglio di cui possono disporre su questi temi. Far parte della Fondazione del Nord Ovest consentirà allora a Piacenza, ed anche a Parma, di mettere in vetrina le loro eccellenze nel campo dell´agroalimentare: Parma è sede, come noto, dell´Efta, Piacenza può vantare una Facoltà di agraria all´avanguardia in Europa, il comparto agtroalimentare di questa parte di Emilia, nel suo complesso, è tra i più progrediti, anche a livello scientifico, in Europa. Con questi settori di eccellenza pensiamo di poter dare un contributo significativo al sucesso dell´Expo 2015”: “Stiamo vivendo un momento storico- ha concluso il presidente -, e nel contempo complesso: un periodo di cambiamento, nel quale a governare i processi non sono più gli organismi tradizionali ma le reti metaterritoriali. Far parte di queste reti è, perciò, fondamentale. L´expo 2015 offre l´opportunità di una prima esercitazione pratica di come si può lavorare per comunità di funzioni, quelle che oggi scovano le opportunità e i mercati nelle varie realtà. Un esempio in quel che le comunità di funzioni possono ottenere ci viene dalla Consulta delle Province del Po, che ha generato investimenti costanti, per i prossimi sette anni, per le Province coinvolte, dell´ordine di svariati milioni di euro, in diversi settori. E´ un precedente che viene a confermarci che se si opera insieme, si è più credibili ed è più agevole attivare le fonti di finanziamento più importanti. Occorre agire localmente ma pensare globalmente. Questa è la strada”. .  
   
 

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