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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Aprile 2008
 
   
  POLITICHE SOCIALI. VALDEGAMBERI: “REGIONE HA 28 MILIONI € PER 2007 E 49 PER 2008 DESTINATI A FAMIGLIE MA NON PUO’ SPENDERLI A CAUSA VINCOLI NAZIONALI. GOVERNO TOLGA IL SOCIALE DA PATTO STABILITA’”

 
   
  Venezia, 28 aprile 2008 - “Abbiamo a disposizione oltre 28 milioni di euro per il 2007 e quasi 50 per il 2008 provenienti dallo Stato per finanziare i servizi sociali del Veneto. Ma non possiamo utilizzarli, cioè spenderli, per obblighi nazionali derivanti dal patto di stabilità. Il denaro, in pratica, c’è ma solo sulla carta. Credo che tali impedimenti vadano oramai superati se non vogliamo compromettere gravemente l’attività dei servizi sociali e penalizzare le famiglie venete, i soggetti deboli che sono i diretti destinatari di questi finanziamenti nei settori dell’infanzia, dei giovani, della non autosufficienza. Perciò, come coordinatore degli assessori regionali alle politiche sociali, appena insediato il nuovo Governo tornerò a chiedere, come fatto invano con il Governo uscente, un incontro urgente ai ministri del Welfare, della Famiglia e dell’Economia per sollecitare l’esclusione della spesa sociale dal patto di stabilità e l’immediato sblocco dei fondi ancora trattenuti presso il ministero della Famiglia”. Lo annuncia Stefano Valdegamberi, Assessore alle politiche sociali della Regione Veneto e coordinatore nazionale della Commissione Politiche sociali della Conferenza delle Regioni, il quale precisa che i finanziamenti 2007 riguardano la famiglia-infanzia (9,2 milioni € nel 2007 per gli asili nido e 7 milioni per consultori, badanti e famiglie numerose), i giovani (4,3 milioni € per il 2007) e la non autosufficienza e il potenziamento delle politiche per la domiciliarietà (7,5 milioni € per il 2007). “E’ un’azione da fare subito - sottolinea Valdegamberi - se si vuole dare concretezza al federalismo e rappresentare gli interessi dei soggetti più deboli, delle famiglie già ora alle prese con le difficoltà della crisi economica. Si tratta di fondi che sono destinati ai bambini che devono andare all’asilo, ai giovani veneti, agli anziani e ai disabili non autosufficienti. Ad oggi questi finanziamenti non siamo in grado di utilizzarli, per diversi vincoli nazionali: tra tutti il patto di stabilità, per cui abbiamo potuto iscrivere l’entrata a bilancio (per competenza), ma non usare la somma, cioè spenderla effettivamente. Nel 2008 ci spettano addirittura 22 milioni di euro per la non autosufficienza e 13 milioni per il potenziamento dei nidi: cosa succederà al nostro sistema dei servizi sociali se non sarà superato quest’ostacolo?. E’una situazione dalla quale bisogna uscire. Pertanto – anticipa l’Assessore veneto - proporrò alla Giunta veneta e alle Regioni (alla Commissione Politiche Sociali della Conferenza delle Regioni, che presiedo a Roma) di chiedere urgentemente al Governo di togliere il comparto delle politiche sociali dal patto di stabilità, dove era stato inserito nel 2006 dal Governo Prodi, perché le Amministrazioni regionali devono essere messe in grado di poter utilizzare queste risorse che sono destinate ai bisogni primari e irrinunciabili delle famiglie ”. Inoltre, Valdegamberi chiede la rimozione di un’altra norma che rende difficilmente gestibile l’attività in ambito sociale: l’articolo 48 bis del Dpr 602/1973 (reso esecutivo dalla circolare Padoa Schioppa del gennaio 2008) che prescrive che le pubbliche amministrazioni, prima di erogare un importo superiore a 10. 000 euro verifichino per via telematica se i beneficiari sono stati inadempienti nei confronti del fisco. “Il rispetto di quest’articolo – aggiunge l’Assessore – da parte delle amministrazioni pubbliche porterà quanto meno ulteriori ritardi nell’erogazione dell’assegno di cura per i familiari che assistono in casa i parenti non autosufficienti. Senza dire del fatto che essa si applica in modo del tutto penalizzante anche agli enti non profit operanti nel sociale, in particolare i nidi e le scuole d’infanzia, che sono i più numerosi”. .  
   
 

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