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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Aprile 2008
 
   
  IL TRENTINO DICHIARATO TERRITORIO LIBERO DAL “MORBO DELLA LINGUA BLU” ABOLITI I PROVVEDIMENTI DI RESTRIZIONE ALLA MOVIMENTAZIONE DEGLI OVINI

 
   
  Il Trentino non è più considerato un territorio a rischio per la diffusione della febbre catarrale degli ovini (Blue tongue) meglio conosciuta come “morbo della lingua blu”. Ad annunciarlo è l’assessore alle politiche per la salute Remo Andreolli, che rende noto come il Ministero della Salute abbia deciso oggi di limitare a sole tre province - quelle di Brescia, Verona e Mantova – i provvedimenti di restrizione alla movimentazione degli animali, dichiarando il territorio della Provincia autonoma di Trento non più inserito nel perimetro territoriale soggetto alle restrizioni. Già un anno fa, nell’aprile 2007, la Giunta provinciale aveva affrontato l’argomento dando il via ad un programma di controllo a livello basato sulla vaccinazione pianificata di tutti i ruminanti allevati. Tale programma è stato declinato per le regioni e province autonome del nord est (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino e Alto Adige) sulla base dei dati derivanti dalla sorveglianza sierologica ed entomologica effettuata sul territorio nel periodo 2002-2005. Le informazioni epidemiologiche ottenute avevano permesso di riprogrammare, in linea con le indicazioni della Comunità Europea e del Ministero della Salute, le attività di sorveglianza sierologica per il virus della febbre catarrale degli ovini, attività che sono state affidate all’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Obiettivi del Piano erano quelli di realizzare un sistema efficace di sorveglianza in una zona ancora indenne da tale malattia; rilevare e/o escludere la circolazione del virus sul territorio provinciale; individuare periodi stagionali che assicurino la non circolazione del virus per assenza di artropodi vettori. .  
   
 

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