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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Aprile 2008
 
   
  STABILE IL MERCATO DEI MUTUI

 
   
  Milano, 29 aprile 2008 - Chi si aspettava una brusca frenata del mercato dei mutui è rimasto deluso. Il credito ipotecario destinato alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, nel 2007, presenta un volume di erogazioni in linea con quello del 2006. Una differenza negativa di soli 150 milioni di euro che tradotto in termini percentuali (-0,23%) conferma la stabilità del mercato. Il valore dei flussi erogati ha raggiunto la cifra di 62,7 miliardi di Euro. Nell’ultimo trimestre si evidenzia una crescita del volume dell’erogato rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente (+3%). A livello di macro aree sono in crescita le aree dell’ Italia Nord-occidentale (+3%) e l’area Insulare (+1,9%), quest’ultima conferma l’andamento positivo registrato già nei primi 3 trimestri del 2007 (+1,7%). Il decremento maggiore, invece, si registra nell’area Nord-orientale (-2,8%). Per quanto riguarda il valore delle consistenze dei mutui in Italia registriamo una crescita. Dopo le tre battute di arresto, l’importo mostra un aumento nei primi mesi del 2008. Considerando un arco temporale di un anno rispetto all’ultimo dato pubblicato da Banca d’ Italia otterremo una crescita dell’ 8% delle consistenze. Andando ad analizzare l’importo medio erogato osserviamo come continui la diminuzione di tale valore. Il mutuo medio, che nel corso del 2007 era pari a 123. 000 €, si è ridotto ancora arrivando a quota 121. 000 €. Il calo è frutto sia della diminuzione della capacità di spesa delle famiglie, sia della fase riflessiva del mercato immobiliare. Tale dato rappresenta la media di valori molto eterogenei che vanno dal mutuo medio più alto della Toscana (145. 000 €) a quello più basso della Basilicata. (86. 000 €). Raggruppando i dati per macroarea si nota come sia ancora ben marcata la differenza tra i prezzi degli immobili nelle varie aree italiane. L’incremento del costo del denaro, dovuto alle recenti tensioni dei mercati finanziari, ha portato i mutuatari a preferire il tasso fisso, scelto da 7 famiglie su 10 secondo i dati dei primi mesi del 2008. Il grafico dell’Euribor (parametro di riferimento della maggior parte dei mutui a tasso variabile) messo a confronto con l’Irs (uno dei principali parametri utilizzati dai mutui a tasso fisso), mostra come la forbice tra i due tassi si è assottigliata nel corso degli anni. Addirittura nei primi mesi del 2008 l’Euribor ha superato l’Irs. Se fino a poco tempo fa si pensava ad un taglio del costo del denaro, oggi l´inflazione, che corre ben oltre il 2% a causa dei prezzi delle materie prime, rende molto difficile prevedere come si comporterà la Banca Centrale Europea. In conclusione, non c’è stata che la frenata dei mutui che ci si aspettava, nel prossimo futuro, però, giocheranno un ruolo fondamentale le mosse della Banca Centrale Europea in merito ai tassi d’interesse. Fonte: Ufficio Studi Kìron (Gruppo Tecnocasa) .  
   
 

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