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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Aprile 2008
 
   
  VERSO UNA ZONA EURO-LATINOAMERICANA INTEGRATA, NEL 2012

 
   
  Strasburgo, 29 aprile 2008 - Il Parlamento europeo chiede un partenariato strategico con l´America latina e i Caraibi che culmini, nel 2012, in un´area in cui beni, servizi, capitali e persone possano circolare liberamente. La cooperazione dovrà includere le sfide comuni quali i cambiamenti climatici, la crisi alimentare mondiale e la lotta al terrorismo. Al riguardo chiede la liberazione di tutti i prigionieri delle Farc in Colombia. Nella lotta alla povertà occorrerà avere particolare riguardo per le popolazioni indigene. Con 542 voti favorevoli, 12 contrari e 12 astensioni, il Parlamento ha adottato una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi politici (eccetto l´Ind/dem) con la quale ribadisce l´impegno ad appoggiare i lavori dei diversi organi di integrazione regionale in Europa e in America latina e a fare tutto quanto in suo potere affinché il Vertice Ue- America Latina e Caraibi, che avrà luogo a Lima il 16 maggio prossimo, «rappresenti un effettivo passo avanti per il partenariato strategico». In proposito, il Parlamento propone «una visione strategica d´insieme per il partenariato» con l´obiettivo ultimo di creare, intorno al 2012, una zona euro latinoamericana di associazione interregionale globale «che comprenda un vero partenariato strategico in ambito politico, economico, sociale e culturale, nonché la ricerca comune di uno sviluppo sostenibile». Tale partenariato, dovrebbe basarsi «su obiettivi realistici e su programmi comuni ispirati alla comune scelta a favore del multilateralismo». I deputati sottolineano infatti che l´impostazione multilaterale «è quella più idonea per affrontare le minacce e le sfide comuni che riguardano i partner euro-latinoamericani». E, in proposito, citano, il cambiamento climatico, la sicurezza energetica e la lotta contro il traffico di stupefacenti, la criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro, il traffico di esseri umani (comprese le organizzazioni mafiose che sfruttano l´immigrazione illegale) e il terrorismo. Nel ribadire che la lotta contro il terrorismo deve svolgersi «nell´ambito del più rigoroso rispetto dei diritti umani, delle libertà civili e dello Stato di diritto», il Parlamento chiede la liberazione «incondizionata e immediata di tutte le persone sequestrate in Colombia, e in primo luogo degli ammalati». Ritiene peraltro che tale liberazione «debba avvenire mediante una decisione unilaterale delle Farc . O, in mancanza di una simile decisione, nel contesto di un accordo di scambio umanitario d´urgenza». In ambito economico e commerciale, il Parlamento propone la creazione di una zona euro latinoamericana fondata su un modello compatibile con l´Omc e il regionalismo. In una prima fase, spiegano i deputati, sarà caratterizzata dalla conclusione dei negoziati dell´accordo di partenariato interregionale Ue-mercosur, Ue-comunità andina e Ue-centroamerica nei termini più brevi possibili, così come dall´approfondimento degli accordi già esistenti tra Ue e Messico e tra Ue e Cile. Nella seconda fase, che dovrebbe culminare nel 2012, andrebbe concluso un accordo che preveda la libera circolazione delle persone e scambi commerciali biregionali, mediante l´approfondimento degli accordi di integrazione in America latina e del processo di associazione dell´Unione con tutti i paesi e gruppi regionali. Riguardo alle politiche migratorie, il Parlamento propone di definire, entro il 2012, disposizioni e norme comuni di portata generale volte ad agevolare la circolazione delle persone, oltre che di merci, servizi e capitali. Raccomanda inoltre la creazione, già proposta in precedenza, di un "Osservatorio delle migrazioni" incaricato di seguire in modo permanente e da vicino tutte le questioni connesse con i flussi migratori nell´area euro-latinoamericana. Per quanto concerne una delle grandi aree tematiche che saranno affrontate nel corso del Vertice di Lima, la lotta alla povertà, il Parlamento raccomanda di prestare una particolare attenzione alla riduzione delle disuguaglianze sociali e all´integrazione dei gruppi che attualmente si trovano ai margini della società e difettano di opportunità, «in primo luogo le popolazioni indigene». A quest´ultimo proposito, peraltro, sollecita i partecipanti al Vertice a includere sistematicamente negli accordi biregionali la Dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni delle Nazioni Unite. Inoltre, reputa indispensabile andare al di là di un approccio puramente assistenziale nella cooperazione allo sviluppo con l´America latina, privilegiando la cooperazione nel settore tecnologico, dell´istruzione superiore e dell´innovazione. Il Parlamento, infine, chiede al Vertice di Lima di elaborare iniziative congiunte in settori quali il cambiamento climatico, la desertificazione, l´energia (in particolare le energie rinnovabili e i biocarburanti), l´acqua, la biodiversità, le foreste e la gestione dei prodotti chimici sulla base dell´Accordo di Bali. Ma anche di affrontare e analizzare la crisi alimentare mondiale e di apportarvi possibili soluzioni. .  
   
 

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