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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Maggio 2008
 
   
  FVG: TONDO VARA LA GIUNTA REGIONALE CON TRE DONNE

 
   
  Trieste, 5 maggio 2008 - - Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha nominato, il 30 april, undici giorni dopo la proclamazione ufficiale della sua elezione, i dieci assessori che scenderanno in campo da lunedì 5 maggio, giorno di convocazione della prima Giunta regionale (a Trieste, ore 15), con conseguente assunzione di pieni poteri da parte del presidente e della relativa squadra di governo. La 25. A Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, la seconda da quando è stata istituita l´elezione diretta del presidente, risulta così composta da Renzo Tondo (presidente), Luca Ciriani (vicepresidente) e dagli assessori Elio De Anna, Vladimiro Kosic, Vanni Lenna, Roberto Molinaro, Riccardo Riccardi, Alessia Rosolen, Sandra Savino, Federica Seganti e Claudio Violino. I relativi incarichi saranno assegnati nel corso della prima riunione della Giunta sulla base dell´attuale ordinamento giuridico, in attesa di ridefinire le deleghe funzionalmente al riassetto delle direzioni. "E´ una Giunta equilibrata - commenta il presidente - che sarà chiamata ad affrontare con estrema concretezza il difficile impegno che ci attende da subito e per i prossimi cinque anni". Spiegando di avere costruito un gruppo di lavoro in stretta collaborazione con i partiti che compongono la coalizione regionale di Centrodestra, Tondo annuncia che "sarà garantita la centralità del Consiglio regionale, in un´ottica di valorizzazione dei ruoli di ogni singolo consigliere come di tutti gli organi statutari". "Mi aspetto - afferma il governatore - una forte collaborazione da parte della Maggioranza ed un´altrettanto costruttiva e rigorosa Opposizione, votata anch´essa alla sostanza ed alla segnalazione di istanze propositive". "La democrazia è un elemento dinamico e competitivo - aggiunge Tondo - dove il consociativismo di chiaro stampo conservatore non è un segnale positivo per la comunità e non appartiene al mio concetto di democrazia. Preferisco - conclude - una competizione attenta e stimolante dove si può e si deve individuare, nelle giuste occasioni, la necessaria comunanza di interessi". .  
   
 

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