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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Maggio 2008
 
   
  DRYARN. SECONDA PELLE PER GLI ATLETI DI BEJING

 
   
  Dryarn E Slam Di Nuovo Insieme Per Raccontare Ancora Una Volta Una Storia Di Made In Italy E Di Grande Sport. La tecnologia Slam si unisce alla ricerca Dryarn per creare Area 51, un capo eccezionale dedicato al mondo della vela che sarà presentato in anteprima a Turin Word Capital Design (Teseo. Piazza Castello. Torino. 7-14 maggio 2008) in segno di riconoscimento dei grandi valori di ricerca e innovazione che possiede, già pensando a Pechino 2008. C’è grande attesa per le performance di questa microfibra, la più leggere al mondo, che offre innumerevoli applicazioni e prestazioni eccezionali. L’appuntamento a Torino è con i grandi nomi dell’architettura e del design, in un evento – Teseo - dove solo i materiali più innovativi possono competere e trovare spazio. Dove la fantasia non ha limiti né confini. E da Torino si vola a Pechino. L’evento sportivo più importante dell’ultimo quadriennio si avvicina. Gli atleti di tutto il mondo stanno vivendo ormai da mesi in funzione di Beijing 2008, che vedranno le discipline della vela impegnate nelle acque di Qingdao dal 9 al 21 agosto prossimo. Slam, che affianca ormai da anni la Federazione Italiana Vela come fornitore ufficiale, ha concentrato le sue ricerche per fornire il massimo supporto agli atleti dal punto di vista dell’abbigliamento tecnico, date le condizioni climatiche assai difficili, previste con alta temperatura (25-38°), molta umidità e vento leggero. Ed ha scelto Dryarn. Così come gli atleti si preparano da mesi e mesi in funzione di “Pechino/qingdao”, così il reparto Ricerca & Sviluppo Slam ha studiato per oltre un anno le soluzioni più idonee da far indossare agli atleti impegnati in regata. In particolar modo gli sviluppatori hanno lavorato in stretta collaborazione con il Politecnico di Milano e di Torino per studiare nuovi filati, nuovi tessuti, nuove soluzioni, che rispondano al meglio sia alle condizioni climatiche cinesi che alla biomeccanica dell’atleta in barca a vela. Straordinari i risultati ottenuti in fase di test, che hanno dimostrato come questo capo tecnico risponda in maniera ottimale nelle condizioni ambientali calde e umide previste sul campo di regata di Qingdao. Le modalità dei test: la camera climatica I velisti intervenuti hanno svolto attività fisica sul cicloergometro posto all’interno della camera climatica, che misura il consumo metabolico, la frequenza cardiaca e la potenza sviluppata durante la pedalata, a cui è stata via via aumentata la resistenza. Durante lo svolgimento di ogni singola performance sono state applicate otto sonde per il rilevamento della temperatura cutanea in altrettanti distretti cutanei (mano, fronte, scapola, torace, coscia, deltoide, polpaccio, gomito), mantenendo anche una fascia sul torace per rilevare la frequenza cardiaca. Il test si è svolto in quattro fasi: riposo iniziale (5 minuti), attività fisica sia aerobica che anaerobica (20-30 minuti), defaticamento (5 minuti) e riposo (20-30 minuti). Al termine della fase di defaticamento è stata misurata con un’apposita sonda la quantità di vapore che traspira attraverso la maglietta in tre zone (schiena, scapola e deltoide). Dopo queste prove non invasive i ricercatori hanno messo in relazione la sensazione di comfort percepita dalla persona con alcuni parametri fisiologici, quali la temperatura media cutanea, la perdita di acqua transepidermica, il grado di idratazione, il pH e l’indice di eritema. A completare il quadro dei parametri fisici del tessuto la resistenza termica, la resistenza al passaggio di vapore, l’indice di permeabilità, la permeabilità all’aria, la capacità di assorbimento di vapor acqueo. La combinazione dei dati fisiologici della pelle, le caratteristiche chimico fisiche del tessuto e i giudizi soggettivi del gruppo di velisti impegnati nei test, hanno consentito l’elaborazione di correlazioni specifiche per la valutazione del comfort con il trasferimento in un computer dei dati raccolti. Tutto questo per fornire agli atleti la massima tecnicità disponibile oggi nell’industria dei filati, che Slam trasferisce con la sua esperienza ormai trentennale nei capi d’abbigliamento, per contribuire alla migliore performance dell’atleta. Anche questi test effettuati da Slam nell’ambito della vela per le squadre nazionali, saranno presentati dal laboratorio Latt al prossimo convegno internazionale Autex2008 che si svolgerà dal 24 al 26 giugno presso Città Studi a Biella. I risultati dei test della maglia “Area 51” in camera climatica Per quanto riguarda la valutazione soggettiva del comfort, in generale sia la sensazione termica che quella di umidità sono state valutate più favorevolmente indossando la maglietta hi-performance “Area 51” Tutti i soggetti sottoposti a test, hanno dichiarato di sentirsi asciutti dopo 30 minuti dal termine dello svolgimento della prova indossando la maglietta “Pechino” mentre la sensazione di umidità va da “appiccicaticcio” a “bagnato” indossando la maglietta di confronto (in cotone) anche 30 minuti dopo il termine della prova. .  
   
 

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