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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Luglio 2006
 
   
  TRENTO: LE PRESTAZIONI SANITARIE SONO UN DIRITTO ANCHE PER I CITTADINI PRIVI DI FISSA DIMORA L’AZIENDA SANITARIA EMETTERÀ UNA SPECIFICA “SALUS CARD” DELLA VALIDITÀ DI SEI MESI.

 
   
  Trento, 13 luglio 2006 – Il Servizio sanitario nazionale deve garantire a tutti i cittadini il diritto, sancito dalla Costituzione, alla salute, indipendentemente dalle loro condizioni individuali e sociali. Gli eventuali impedimenti burocratici vanno superati, compreso quello relativo alla mancanza di una fissa dimora. Questa, in brevissima sintesi, la posizione dell’assessore alle Politiche per la salute Remo Andreolli, in merito ai problemi, recentemente segnalati dal Comune di Trento, relativi al rilascio della nuova tessera sanitaria. Le disposizioni dell’assessorato sono contenute in una lettera che Andreolli ha provveduto ad inviare al direttore dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari Carlo Favaretti, che alleghiamo. “Con riferimento alla nuova disciplina relativa alla emissione della tessera sanitaria, il Comune di Trento ha recentemente segnalato quale criticità la mancata emissione della tessera sanitaria a favore di cittadini italiani senza fissa dimora, ospiti in strutture di accoglienza. In merito alla problematica si rappresenta che ogni considerazione in ordine alla questione non può prescindere dall’indiscutibile presupposto che il nostro ordinamento riconosce in capo al singolo cittadino il diritto alla salute. Conseguentemente il servizio sanitario nazionale deve garantire a tutti i cittadini la promozione, il mantenimento ed il recupero della salute fisica e psichica, senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio (articolo 1 della L. 23 dicembre 1978, n. 833). Qualora sorgano impedimenti burocratici che impediscano la concretizzazione di tale diritto costituzionale, questi ultimi debbono essere superati nella prospettiva di concretizzare gli obiettivi che la legge citata bene riassume e che non possono essere elusi. Per quanto concerne la residenza anagrafica, le normative vigenti prevedono sia l’obbligo di richiedere l’iscrizione nell’anagrafe del Comune di dimora abituale, sia la presunzione che la persona che non ha fissa dimora, sia residente nel Comune ove ha domicilio, e in mancanza di questo, nel Comune di nascita. Tenuto conto delle particolari condizioni di vita a cui spesso sono sottoposti i soggetti in parola e nelle more che la questione trovi soluzione, anche alla luce dei recenti orientamenti di dottrina e giurisprudenza, tramite la promozione ad opera degli Uffici di questo Assessorato delle necessarie azioni di coordinamento con i Comuni del territorio interessati, si dispone che l’Azienda provinciale per i servizi sanitari attivi percorsi e procedure per permettere l’erogazione delle prestazioni sanitarie ai cittadini in parola, prevedendo l’emissione di specifica tessera sanitaria ‘Salus card Trentino’ per un periodo massimo di sei mesi”. .  
   
 

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