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Notiziario Marketpress di
Giovedì 08 Maggio 2008 |
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LEGAMBIENTE PARTECIPA A MEDITERRE 2008 LA FIERA DEDICATA AI PARCHI ED ALLE AREE PROTETTE HA LEGAMBIENTE FRA I PROTAGONISTI DELL´ATTIVITA´ CONVEGNISTICA
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Bari, 8 maggio 2008- Si è appena concluso il convegno "La programmazione comunitaria per i parchi del sud", a cui ha partecipato anche Antonio Nicoletti, Responsabile Nazionale Aree Protette e Biodiversità di Legambiente. L´intervento di Nicoletti ha focalizzato l´attenzione sulle criticità della passata programmazione comunitaria, e sulla necessità di attuare l´aggiuntività delle risorse economiche regionali a quelle comunitarie. "Nella passata programmazione comunitaria le aree protette hanno avuto una straordinaria occasione attraverso i progetti previsti dalla rete ecologica, una misura che ha interessato il tre percento delle risorse comunitarie, circa 900 milioni di euro, pari al 3% del totale stanziato". Nicoletti evidenzia poi i problemi emersi nella fase attuativa "Cosa è emerso, che è mancata la pianificazione delle aree della Rete Natura 2000 sono ancora senza piani di gestione, e questo limita le azioni all´interno di queste aree". Altra criticità "l´inadeguatezza progettuale, non c´è stata una selettività dei progetti, e nessuno aveva dentro un obiettivo strategico. Assente anche l´integrazione con le altre misure, le misure della rete ecologica non dialogavano con quelle delle dello sviluppo locale, o dello sviluppo rurale. L´altra cosa è che delle risorse messe a disposizione la gran parte sono state utilizzate su progetti che richiamavano strategie del turismo, molto della conservazione della biodiversità è venuta meno" "In merito al sistema regionale pugliese, è stato recuperato lo storico ritardo nell´ambito delle aree protette, che hanno avuto una grande spinta negli ultimi anni", commenta Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia, e aggiunge "è ora auspicabile una corretta programmazione, un inserimento di progetti strategici, come un progetto per le coste, un progetto per il mare, un progetto per le aree interne che richiami Piccolagrandeitalia o Ape Appennino Parco d´Europa. Questo può dare impulso straordinario al sistema regionale pugliese, che è cresciuto ma ha ancora margini di miglioramento". In conclusione, è opportuno utilizzare la grande esperienza maturata e metterla a valore nella prossima programmazione, tenendo ben presente quelli che sono stati i rischi, le criticità emerse, e consentire ai parchi di avere un ruolo attivo sui territori. . |
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