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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Maggio 2008
 
   
  ASSISTENZA SANITARIA POTENZIATA IN FIEMME E FASSA “UN ACCORDO STORICO PER LE DUE VALLI” PIÙ MEDICI PER L’OSPEDALE, POTENZIAMENTO DEL 118, CASA PER LA SALUTE A PREDAZZO

 
   
   Trento, 12 maggio 2008 (c. Z. ) – Una nuova organizzazione dell’unità di medicina dell’ospedale di Cavalese alla quale verrà assegnata da subito un medico in più, l’assegnazione di un terzo medico al Pronto Soccorso, l’adeguamento dell’elisuperficie ed il potenziamento della postazione 118 di Pozza di Fassa con assistenza sanitarizzata ventiquattr’ore su ventiquattro, tempi accelerati per la realizzazione della “casa per la salute” a Predazzo ed attività complementari a quelle già esistenti per l’assistenza medica ai turisti. Questi i contenuti del protocollo d’intesa (testo in allegato) sottoscritto il 9 maggio a Cavalese, nella sede del Comprensorio C 1, dall’assessore alle politiche per la salute Remo Andreolli e dai presidenti dei Comitati di distretto della Valle di Fiemme, Giovanni Zanon, e della Valle di Fassa, Elio Liberatore. Un accordo che punta ad una assistenza ospedaliera potenziata e più integrata con il territorio, che assicuri qualità, completezza e continuità delle prestazioni erogate in risposta alla globalità dei bisogni. “Si tratta di un accordo importante, potremmo dire storico – hanno affermato i due presidenti di distretto sanitario – perché per la prima volta Fiemme e Fassa hanno lavorato unite, per obiettivi comuni”. “Una concordanza di obiettivi e di azione – ha aggiunto l’assessore Andreolli – che ha portato ad un significativo risultato, grazie soprattutto al clima di fiducia e di collaborazione che si è sviluppato in questi anni tra i distretti sanitari di Fiemme e Fassa e l’assessorato. Il documento contiene impegni molto chiari e precisi, sia per quanto riguarda gli aspetti di programmazione futura, sia per quelli, altrettanto importanti, legati alla gestione quotidiana dei servizi sanitari”. Una collaborazione che porterà, lo ha annunciato lo stesso assessore, ad “altri interventi e progetti sui quali stiamo lavorando”. Particolarmente atteso è l’intervento, del quale si parla nel protocollo d’intesa sottoscritto oggi, che riguarda la “casa per la salute” che sarà realizzata a Predazzo. La localizzazione individuata è quella di Corso Degasperi, nei pressi del polo scolastico. “Sarà una struttura di eccellenza per l’assistenza sanitaria delle due valli” ha affermato il sindaco di Predazzo, Silvano Longo, intervenuto alla firma dell’intesa assieme ad altri primi cittadini delle due valli. Protocollo Di Intesa - Premesso Che - in questi anni gli investimenti aziendali, professionali, politici rispetto alla assistenza ospedaliera nelle valli di Fiemme e Fassa sono stati numerosi e hanno consentito un consolidamento dell’offerta sanitaria, non soltanto in termini di volume e delle attività svolte ma anche in termini di qualità delle prestazioni e degli interventi sanitari. Atteso Che - oggi lo sforzo deve rivolgersi in modo particolare verso il territorio, che va potenziato in relazione sia ai servizi sanitari offerti che alla loro qualità ed alle interconnessioni con gli altri servizi; tale potenziamento va perseguito e sostenuto prioritariamente con interventi di miglioramento della integrazione fra l’ambito ospedaliero e quello territoriale, garantendo una visione d’insieme del sistema sanitario nelle valli di Fiemme e Fassa, favorendo l’integrazione operativa tra i professionisti sanitari impegnati nell’assistenza territoriale e in quella ospedaliera, migliorando la qualità e la completezza e continuità delle prestazioni erogate e potenziando in definitiva l’offerta in risposta alla globalità dei bisogni; L’assessore Alle Politiche Per La Salute E I Presidenti Dei Comitati Di Distretto Delle Valli Di Fiemme E Di Fassa Convengono - intervenire nei seguenti ambiti e relativamente ai seguenti aspetti dei servizi sanitari: Attivita’ Ospedaliera A Supporto Del Territorio - Nella convinzione che per dare tempestive risposte ai nuovi bisogni di assistenza e per garantire la continuità nei percorsi di cura, necessitano una sempre maggiore integrazione e sinergia fra i professionisti dell’ospedale e del territorio nonché maggiori risorse di personale, si riconosce la necessità di potenziare l’operatività medico-specialistica della Unità operativa di Medicina dell’Ospedale di Cavalese, necessità dettata dal notevole aumento di attività che tale Unità operativa svolge anche sul versante dell’assistenza rivolta al territorio e quindi non solo nel contesto delle attività connesse con il ricovero; in questi anni, infatti, l’Unità operativa ha dovuto far fronte sia ad un forte incremento della domanda di attività specialistica ambulatoriale (cardiologia, diagnostica strumentale cardiologica, diabetologia, pneumologia . ) sia ad un crescente impegno in ambito oncologico (ambulatoriale ed in day hospital) rispetto al quale si registra una sempre maggiore complessità e durata della presa in carico con tutte le necessità assistenziali; esistono inoltre attività il cui svolgimento si è cumulato nel tempo a quelle ordinarie come nel caso del supporto all’unità di raccolta sangue; a questo ultimo riguardo oltre a tutta l’attività di prelievo in collaborazione con l’Advsp, vi è stato anche un incremento dell’impegno per le autotrasfusioni legate in particolare all’attività di artroprotesi con ben 133 sacche prelevate nel 2007 e destinate specificatamente a questa attività; ancora va evidenziato il forte impegno richiesto a tale Unità operativa a supporto ed integrazione dell’assistenza domiciliare, anche nell’ambito del progetto di cure palliative domiciliari che è in fase di avvio; a tutto ciò si aggiunga l’aggravio di assistenza medica per i pazienti con patologie cardiovascolari che vengono riaffidati nella fase post-acuta all’Ospedale di Cavalese per le necessarie cure di stabilizzazione. Per Questi Motivi Si Conviene Che - l’Azienda provinciale per i servizi sanitari disponga una specifica revisione del modello organizzativo e funzionale dell’Unità operativa di medicina dell’Ospedale di Cavalese, al fine di assicurare un adeguato livello di continuità delle cure, assicurando comunque da subito il rinforzo di una unità di personale medico. Servizi Di Urgenza Ed Emergenza - Si riconosce che in ordine allo sviluppo dei servizi di urgenza ed emergenza molto è stato fatto sul fronte ospedaliero, consolidando l’esperienza dei medici che turnano dai diversi reparti presso il Pronto soccorso, e, sull’esterno, aprendo l’ambulatorio di primo soccorso traumatologico in Fassa che evidenzia dati di attività e di soddisfazione degli utenti crescenti di anno in anno; si è peraltro assistito nel corso degli anni ad un crescente ricorso al Pronto soccorso di Cavalese, in particolare nelle stagioni invernali ed estive in ragione dell’elevato afflusso turistico e delle attività sportive praticate (specie sci alpino); sempre più frequentemente inoltre nelle nostre valli vengono ospitate competizioni sportive anche di livello mondiale che richiedono risposte tempestive, professionali e all’altezza di un’utenza internazionale; l’attuale risposta assistenziale pare quindi non essere più sufficiente per reggere la sempre più necessaria offerta di qualità né la sempre maggiore complessità dell’utenza specie straniera nelle stagioni invernale ed estiva; atteso nello specifico che il potenziamento strutturale e organizzativo dei servizi di urgenza ed emergenza presso l’ospedale garantirebbe la creazione di un forte punto di riferimento nonché una crescita di tutte le professionalità grazie a costanti e continui scambi professionali, di approfondimento clinico, di discussione organizzative e, in ultimo, di continua revisione della qualità, Con Riguardo Ai Servizi Ospedalieri Di Urgenza-emergenza Si Conviene Che - venga confermata come nelle previsioni l’assegnazione di una terza unità di personale medico all’Unità operativa di Pronto Soccorso E venga assicurato il superamento entro il corrente anno degli ostacoli che ancora si frappongono alla razionalizzazione delle strutture per un ottimale utilizzo dei locali destinati ai servizi di Pronto soccorso e ne venga data formale comunicazione ai Comitati di distretto; Con Riguardo Ai Servizi Territoriali Di Urgenza-emergenza Si Conviene Che - vengano accelerati gli adempimenti necessari per l’adeguamento dell’elisuperficie presso l’Ospedale di Cavalese, tenuto conto della sua importanza strategica per la tempestività degli interventi nei casi di emergenza; E vengano verificate da parte dell’Azienda sanitaria, con urgenza e comunque entro il mese di giugno, la necessità e la possibilità di assicurare presso la postazione del 118 di Pozza di Fassa il modello di assistenza sanitarizzata ventiquattro ore su ventiquattro e di ciò sia dato riscontro ai Comitati di distretto Strutture Per Servizi Territoriali - Si condivide l’importanza di rendere visibili all’utente le funzioni sanitarie del distretto facilitando l’accesso ai servizi anche attraverso una migliore distribuzione delle offerte ambulatoriali sul territorio rispetto a quelle offerte a livello ospedaliero; ciò agevolerebbe l’utente nella fruizione dei servizi e inoltre in questo modo verrebbero recuperati spazi importanti a livello ospedaliero mentre si renderebbe davvero più confortevole e funzionale, in termini logistici, l’erogazione delle prestazioni a favore degli utenti ambulatoriali e territoriali (ambulatori con dignitose aree di attesa, con privacy garantita e chiari punti di riferimento circa i servizi disponibili); si riconosce che in un simile contesto si potrebbero ospitare anche le preziose e importanti attività delle associazioni di volontariato, ed in particolare dell’Associazione Donatori (Advsp) che, fra l’altro, coinvolge le tre Valli (Fiemme – Cembra – Fassa); in proposito è giusto e doveroso prendere atto dell’impegno e della proficua collaborazione, anche sul versante organizzativo, dell’ospedale di Cavalese con questa Associazione, il cui ruolo è fondamentale per lo sviluppo di una coscienza civile basata sull’attenzione al prossimo in un ambito rilevante come quello della salute: è, infatti, grazie al lavoro di reclutamento dell’Associazione che si è potuto garantire la raccolta nel 2007 di 1715 sacche di sangue donato; e sempre nell’ottica di migliorare le risposte sul territorio si potrebbe valutare la possibilità di organizzare il trasporto di utenti, in particolari condizioni cliniche o sociali, dai paesi più isolati (in giorni stabiliti, in orari concordati…) per rendere più agevole il raggiungimento di alcuni ambulatori (ambulatori prelievi – infermieristico…), Tutto Ciò Premesso Si Conviene Che - venga accelerata l’attuazione del programma per la realizzazione della istituenda “casa per la salute” a Predazzo, quale sede principale dei servizi territoriali del distretto della Valle di Fiemme e in ordine ai tempi di avanzamento del programma venga data debita informazione ai comitati. Servizi Di Continuita’ Assistenziale E Di Medicina Turistica - Si osserva che l’attuale organizzazione del servizio di continuità assistenziale, già denominato guardia medica, va ripensata in un’ottica complessiva dei servizi territoriali; si osserva inoltre che il servizio di assistenza turistica, oggi parzialmente garantito da alcuni medici di medicina generale nei distretti, non appare sufficiente a rispondere al volume delle richieste di assistenza nei periodi di flusso turistico; ciò premesso, nel mentre si sollecita l’avvio della revisione organizzativa funzionale del servizio di continuità assistenziale mediante un ottimale impiego delle risorse professionali mediche dedicate allo stesso, per assicurare una adeguata soddisfazione delle necessità assistenziali dell’elevato numero di turisti ospiti nelle valli di Fiemme e di Fassa, Si Conviene Che - l’Azienda sanitaria, anche avvalendosi delle indicazioni e delle proposte dei rappresentati del territorio nonché delle risorse finanziarie che saranno poste a disposizione dalle Amministrazioni ed eventualmente da altri enti o soggetti privati, é autorizzata ad organizzare attività di assistenza medica per turisti complementari a quelle già assicurate dai medici di medicina generale, in modo che venga garantito a tutti i turisti l’accesso in orari ragionevolmente estesi e presso luoghi facilmente accessibili alle prestazioni di assistenza primaria. .  
   
 

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