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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Maggio 2008
 
   
  GRUPPO UNICREDIT: RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2008 UTILE NETTO A €1 MILIARDO NONOSTANTE IL DIFFICILE CONTESTO DEI MERCATI FINANZIARI

 
   
  Milano, 12 maggio 2008 - Nel primo trimestre dell´anno i risultati consolidati del Gruppo sono stati influenzati dalla congiuntura negativa dei mercati finanziari; alle difficoltà che hanno in particolare riguardato la Divisione Markets & Investment Banking, la più colpita dalla fase di turbolenza di mercato, il Gruppo è riuscito a contrapporre un buon andamento delle attività di commercial banking che hanno registrato una performance positiva, confermando la bontà del modello di business in termini di diversificazione geografica e settoriale. Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre del 2008, che evidenziano un utile netto4 pari a €1 miliardo, in calo del 51% a/a, ma in crescita del 15% a/a nel commercial banking. Il risultato di gestione raggiunge €2. 311 milioni, in calo del 36,5% a/a, anche se registra una crescita del 4,1% a/a al netto della Divisione Mib. L’andamento del risultato di gestione riflette essenzialmente l’evoluzione del margine di intermediazione che si attesta a €6. 449 milioni (-16,5% a/a). La turbolenza dei mercati ha impattato negativamente sia il risultato di negoziazione, copertura e fair value, in calo di quasi €1,6 miliardi vs. 1trim07 (al netto di questa componente negativa, i ricavi sono in crescita del 4,1% a/a) che le commissioni nette (€2. 460 milioni, -9,3% a/a). La debolezza di questa componente reddituale riflette il calo delle commissioni legate ai servizi di gestione e amministrazione del risparmio5 (€1. 170 milioni, -15,6% a/a). A fine marzo 2008, i volumi complessivi di attività gestite dalle società di asset management del Gruppo registrano un calo del 19,6% a/a. Rispetto al 31 dicembre del 2007, il decremento è invece dell’11,6%, legato al persistere del trend negativo dei mercati mobiliari internazionali. Le altre commissioni (€1. 290 milioni) si riducono del 2,6% a/a. Gli altri proventi netti sono pari a €134 milioni, in aumento del 52,3% a/a. Il margine d’interesse mostra una crescita del +12,0% a/a, attribuibile prevalentemente all’aumento dei volumi, sia dal lato degli impieghi verso clientela (pari a €589 miliardi, +2,2% vs. Dic07 e +7,1% a/a) sia da quello dei debiti verso clientela (pari a €393 miliardi, +0,6% vs. Dic07 e +8,9% a/a). All’interno delle divisioni, tutti i segmenti di business hanno contribuito in maniera significativa all’andamento positivo degli interessi netti. In particolare, le divisioni Retail e Corporate hanno mostrato crescite rispettivamente del 5,9% e del 7,6% a/a, nel primo caso soprattutto per effetto dell’aumento dei margini sulla raccolta e, nel secondo, al sostenuto incremento degli impieghi (+0,7% nei tre mesi intercorsi dalla fine 2007 e dell’8,4% a/a). Dall’altro lato, le divisioni Cee e Poland’s Market hanno beneficiato del loro posizionamento in mercati ad alta crescita, conseguendo aumenti del +48,7% e del +21,1% rispettivamente, (nel primo caso occorre tenere conto dei nuovi consolidamenti delle banche acquisite in Ucraina e Kazakistan, non incluse nel 2007). I costi operativi ammontano a €4. 138 milioni e, a cambi e perimetro omogenei, risultano in riduzione dell’1,3% a/a, grazie agli effetti delle ristrutturazioni ed efficientamenti che più che compensano le iniziative di crescita del Gruppo. Le spese per il personale sono pari a €2. 496 milioni, in riduzione del 3,4% a/a su basi omogenee6, da ricondurre principalmente all’uscita di risorse legata all’integrazione con l’ex gruppo Capitalia e alla riduzione dei compensi variabili in relazione alla performance della divisione Mib, fenomeni che hanno controbilanciato gli incrementi di costo nei paesi dell’est europeo, derivanti dalle iniziative di espansione della rete e dalle dinamiche salariali. Le altre spese amministrative – inclusi i recuperi di spesa - sono pari a €1. 325 milioni (+2,4% a/a su basi omogenee). Tale risultato è ancora una volta principalmente frutto del bilanciamento delle iniziative di sviluppo nella Cee (apertura sportelli principalmente in Turchia, Ucraina, Kazakistan e in Russia) con azioni di contenimento delle spese realizzate nelle altre Divisioni. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (€317 milioni) si incrementano dello 0,7% a/a su basi omogenee. Il rapporto Costi/ricavi si attesta al 64,2% (contro il 52,9% dell’anno precedente). Considerando il Gruppo al netto della divisione Mib, il rapporto Costi/ricavi rimane invece in linea con lo scorso anno ed è pari al 55,7%. Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a €51 milioni (- €7 milioni a/a). Per quanto riguarda le rettifiche nette su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni, i dati del primo trimestre del 2008 (€755 milioni) evidenziano un incremento su base annua del 21,8%, solo in parte legato ad un aumento del costo del rischio sottostante, ma risultante anche dall’effetto della forte crescita delle masse impiegate nel corso dei trimestri precedenti. I dati relativi all’attivo creditizio mostrano che l’aumento delle rettifiche è da leggere in relazione alle stringenti politiche di Gruppo volte al contenimento del rischio e al mantenimento di un’elevata qualità dell’attivo. Il totale dei crediti deteriorati netti (€16,3 miliardi a fine marzo 2008) registra infatti una significativa riduzione rispetto alla fine del 2007 sia in termini di consistenze (-3,9%), sia in rapporto al totale dei crediti (2,76% contro il 2,95% di fine anno). La riduzione ha interessato in particolare le sofferenze nette (-7,5% nel trimestre e -17pb in termini di rapporto con il totale), mentre le partite incagliate si mantengono sostanzialmente stabili (-0,4% e -2pb) e i crediti scaduti registrano solo un lieve aumento in rapporto al totale crediti (2 punti base), segno che l’aumento del rischio rimane tutto sommato contenuto e più che controbilanciato dalla strategia di maggiore copertura adottata dal Gruppo. Il rapporto di copertura dei crediti deteriorati netti è aumentato di oltre un punto percentuale, passando dal 54,5% di fine 2007 al 55,9% del primo trimestre del 2008. Gli oneri di integrazione, a seguito dell’operazione con Capitalia, ammontano a €24 milioni (€16 milioni nel primo trimestre del 2007). L’utile lordo dell’operatività corrente è pari a €1. 683 milioni, in decremento del 48,1% rispetto ai €3. 241 milioni dello scorso anno. Al di là degli effetti riconducibili alla crisi dei mercati già analizzati in precedenza, si deve registrare un contributo negativo a questa differenza derivante dai minori profitti da investimenti realizzati nell’anno in corso (€202 milioni nel primo trimestre del 2008, tra cui la cessione dell’attività di securities services dell’ex Gruppo Capitalia e della controllata Hypo Stavebny nella Cee sono le operazioni maggiori) rispetto a quelli dell’anno precedente per €297 milioni. Le imposte sul reddito del periodo sono pari a €432 milioni (€995 milioni nel primo trimestre del 2007). L’utile netto dell’operatività corrente risulta pertanto pari a €1. 251 milioni (€2. 246 milioni nel primo trimestre del 2007). L’utile di pertinenza di terzi a fine marzo 2008 è in riduzione del 15,7% a/a (-€30 milioni a/a). L’utile netto di pertinenza del Gruppo nel primo trimestre del 2008 fa registrare una flessione del 51% a/a a €1 miliardo, con un impatto negativo relativo alla Purchase Price Allocation dell’operazione Capitalia di 83 milioni. Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo si attesta a €57. 995 milioni (€57. 724 milioni a fine dicembre 2007). Il Core Tier 1 ratio passa, a fine marzo 2008, dal 5,83% di fine 2007 al 5,51%. Quest’ultimo livello include l’impatto dell’acquisizione di Ukrsotsbank in Ucraina. Il Total Capital Ratio va al 9,90% dal 10,11% di fine 2007. A fine marzo 2008, la struttura del Gruppo risulta composta da un organico7 di 180. 658 dipendenti, dato in aumento rispetto alle 169. 816 unità di dicembre 2007. Tale andamento è frutto della combinazione di diversi fattori: da un lato, da una riduzione per oltre 2. 400 unità per operazioni di outsourcing e per la riduzione di 1. 464 unità in Italia, principalmente riconducibili al piano di incentivazione all’esodo connesso all’operazione di integrazione con l’ex Gruppo Capitalia; dall’altro lato, dall’aumento di risorse legato sia all’inclusione di nuove società nel perimetro di consolidamento, in particolare di Ukrsotsbank in Ucraina (+10. 740 unità) e dall’espansione in Kazakistan (+396), Turchia (+258) e Russia (+237). Al netto della nuova acquisizione in Ucraina e dell’inclusione nel perimetro di consolidamento di Hvb Leasing e Infotech Austria, gli organici di Gruppo risulterebbero in diminuzione di 602 unità (pur in presenza dell’espansione negli altri paesi della Cee). La rete distributiva del Gruppo a fine marzo del 2008 è composta da 10. 301 sportelli8, (9. 714 a dicembre 2007, +587 sportelli). .  
   
 

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