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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Maggio 2008
 
   
  VENETO: IL MERCATO DEI MUTUI

 
   
  Verona, 13 maggio 2008 - Chi si aspettava una brusca frenata del mercato dei mutui è rimasto deluso. Il credito ipotecario destinato alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, nel 2007, presenta un volume di erogazioni in linea con quello del 2006. Una differenza negativa di soli 150 milioni di euro che tradotto in termini percentuali (-0,23%) conferma la stabilità del mercato. Il valore dei flussi erogati ha raggiunto la cifra di 62,7 miliardi di Euro. Nell’ultimo trimestre si evidenzia una crescita del volume dell’erogato rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente (+3%). A livello di macro aree sono in crescita le aree dell’Italia Nord-occidentale (+3%) e l’area Insulare (+1,9%), quest’ultima conferma l’andamento positivo registrato già nei primi 3 trimestri del 2007 (+1,7%). Il decremento maggiore, invece, si registra nell’area Nord-orientale (-2,8%). In particolare, il mercato dei prestiti per l’acquisto delle abitazioni destinato a famiglie consumatrici in Veneto fa segnare un calo della domanda di mutui (-3%) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il dato rimarca la flessione del mercato registrata in tutto il 2007. Esaminando la variazione del volume totale erogato nel 2007 rispetto al 2006 la decrescita diventa -4,3%. Questo dato scaturisce da una situazione provinciale variegata. Le province di Verona (6%), Padova (5%) e Venezia (1%) registrano una crescita, mentre le altre province presentano una diminuzione (Belluno -29%, Treviso -13%, Vicenza e Rovigo -8%).
Erogato Mutui Famiglie Consumatrici
Macroarea 2006 2007 var 07 - 06
Totale Nazionale 62. 872,8 62. 727,5 -0,2%
Italia Nord-occidentale 21. 899,0 22. 565,8 3,0%
Italia Nord-orientale 14. 528,7 14. 118,8 -2,8%
Italia Centrale 14. 459,4 14. 170,3 -2,0%
Italia Meridionale 8. 040,8 7. 853,7 -2,3%
Italia Insulare 3. 945,0 4. 018,8 1,9%
Fonte: Ufficio Studi Kìron su dati Banca d´Italia (valori in milioni di Euro) Per quanto riguarda il valore delle consistenze dei mutui in Italia registriamo una crescita. Dopo le tre battute di arresto, l’importo mostra un aumento nei primi mesi del 2008. Considerando un arco temporale di un anno rispetto all’ultimo dato pubblicato da Banca d’ Italia otterremo una crescita dell’ 8% delle consistenze. Andando ad analizzare l’importo medio erogato osserviamo come continui la diminuzione di tale valore. Il mutuo medio, che nel corso del 2007 era pari a 123. 000 €, si è ridotto ancora arrivando a quota 121. 000 €, nel primo trimestre 2008. Il calo è frutto sia della diminuzione della capacità di spesa delle famiglie, sia della fase riflessiva del mercato immobiliare. Tale dato rappresenta la media di valori molto eterogenei che vanno dal mutuo medio più alto della Toscana (145. 000 €) a quello più basso della Basilicata. (86. 000 €). Raggruppando i dati per macroarea si nota come sia ancora ben marcata la differenza tra i prezzi degli immobili nelle varie aree italiane. Il Veneto, che nell’arco del 2007 aveva visto una leggera flessione dell’importo medio erogato pari a -0,9%, passando da 128. 000€ del 2006 a 127. 000€ (2007), nel primo trimestre del 2008 è ritornata a 128. 000 €. L’incremento del costo del denaro, dovuto alle recenti tensioni dei mercati finanziari, ha portato i mutuatari a preferire il tasso fisso, scelto da 7 famiglie su 10 secondo i dati dei primi mesi del 2008. Fonte: Ufficio Studi Kìron Il grafico dell’Euribor (parametro di riferimento della maggior parte dei mutui a tasso variabile) messo a confronto con l’Irs (uno dei principali parametri utilizzati dai mutui a tasso fisso), mostra come la forbice tra i due tassi si è assottigliata nel corso degli anni. Addirittura nei primi mesi del 2008 l’Euribor ha superato l’Irs. Se fino a poco tempo fa si pensava ad un taglio del costo del denaro, oggi l´inflazione, che corre ben oltre il 2% a causa dei prezzi delle materie prime, rende molto difficile prevedere come si comporterà la Banca Centrale Europea. In conclusione, non c’è stata la frenata dei mutui che ci si aspettava, nel prossimo futuro, però, giocheranno un ruolo fondamentale le mosse della Banca Centrale Europea in merito ai tassi d’interesse. Fonte: Ufficio Studi Kìron (Gruppo Tecnocasa) .
 
   
 

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